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Dove saremo
Quando poi tutto questo avrà una fine sarà bello ridere ancora a squarciagola cedere, nudi, alle braccia protese con l'eterno che spalanca le sue porte.
Sarà gioioso ascoltar l’erba che cresce bevendo ambrosia da grappoli dorati nell’aria rarefatta dell’empireo con stelle fortunate a farci strada.
Ma dove saremo, dove saremo noi, quando tutto questo avrà una fine?
Id: 61712 Data: 10/01/2021 17:53:43
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Confinato
Voglio tornare a frugare la notte per sentirne nelle vene la fragranza e togliere la sabbia dalle scarpe per farmi trasportare nel mio mare, scomparire libero nel vento che oggi non soffia ma respira confondermi e toccare la tua pelle ed ascoltare assorto il rumore delle stelle. Ma certo, torneremo a farci avvolgere dall'amore con tutte le sue spire e sarà di nuovo nascere, di nuovo capire che l'essere no, non si confina nello spazio angusto della mente fino quasi a non sentire più niente.
Id: 58590 Data: 15/05/2020 18:52:40
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Egoista cosciente
Son padrone di niente son servo di nessuno mi lascia indifferente il giudizio di ognuno
cinico quanto basta voglio spesso stupire ma son di buona pasta per chi lo sa capire
libero pensatore egoista cosciente porto però nel cuore l'amore per la gente.
Id: 58260 Data: 25/04/2020 19:11:47
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Cogito ergo sum (divertissement)
E quel che rimane pensavo stamane è un senso di noia vestito da foia l’olfatto disfatto gustoso disgusto represso ed oppresso ma vivo lo stesso pur senza strafare dormire mangiare ma senza pensare restare a guardare la luna che sale per quello che vale può farti anche male diceva quel tale…
…pensavo stamane a quel che rimane…
Id: 56631 Data: 08/02/2020 11:30:13
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Orizzonte
Sollevo l'ombra di un sorriso sulla linea che a confine si pone tra gli occhi affaticati al sole e la calma del mare, esistenziale. Certo eravamo giovani, ricordi, quando improvviso si calmava il vento e l'occaso ci coglieva impreparati sorprendendo noi stessi e i nostri sensi. Impalpabile l'onda con la brezza e le tue mani la tua bocca l'emozione e il battito del cuore... Ci si calmava a stento e rimaneva la voglia di non farci sopraffare dalle nuvole scure all'orizzonte.
Id: 56470 Data: 01/02/2020 10:51:00
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Abbozzi di meraviglie
Nell’incedere elegante di una piuma che cadendo ammortizza pesi e vuoti questo tempo ci ammalia e ci deprime decadente e sfrontato
Il senso di ogni cosa mi fa senso: mescolando un pensiero di morte con profferte di sbalzi d’amore tu gridavi ch’è vero
Distruggiamo semantiche alcove castelli di rabbia cesellati con sabbia gli amori non vivono altrove se non nell’estremo saluto di un attimo muto fiorenti e morenti nell’ultima Thule che tutti ci illude
Teisti agnostici atei cerchiamo rifugio nel bello che avanza nel timido sguardo di un fiore che vince il rancore nascendo in mezzo al cemento.
Id: 56325 Data: 25/01/2020 18:02:24
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Bello dentro
Son bello dentro, che ci posso fare ? L’involucro si sa, è dura legge, subisce ingiurie dal passar del tempo ma l’anima nessun la può toccare.
La ruga appare, ma per darci un tono si dice sia soltanto d’espressione; la panza incalza e noi, ma che furbetti, diciamo che fa rima con sostanza.
La pelata incipiente è poi una manna per ribadir nostra virilitate con l’eccesso del sessuale ormone.
Ma la bellezza vera è quel giardino che trovi dentro te se sai guardare questo mondo con gli occhi di un bambino.
Id: 53447 Data: 16/05/2019 19:30:45
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In tre minuti
Improvviso ci sorprese l’autunno: deviando dal percorso stabilito l’ombra del sole passeggiò sull’erba facendo da corona all’imbrunire
ed una coltre di nuvole assassine si levò dando contro al divenire della terra screziata di colori; poi rosseggiando l’alba se ne andò.
Rimanemmo, attoniti e stressati, ad aspettare il tempo dell’amore.
Id: 53362 Data: 09/05/2019 17:43:01
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La chiglia sincaglia
Nocchiero stai attento, il buio ci vince, ci assale. La rotta, la rotta… Ormai abbiam perso la rotta. Nocchiero che fai?
Oh Padre Enea, la perfida dea ha mandato Morfeo che con arti sinistre portò Palinuro nel mondo dei sogni, ed il mare lo inghiotte. Oh Padre, e adesso noi siamo in balìa di gran flutti nel gurgite vasto.
La rotta si è persa, la chiglia s’incaglia su scogli sporgenti che segnano, qui tra le onde, il luogo ove sorse fastosa la mitica isola bella che il mare ingoiò.
Il faro, il faro di Atlantide è spento, la nave si sfascia, fasciami e sartie si perdon nel mare; chissà se la fantasmagorica isola ancora salvar ci potrà…
Id: 51497 Data: 07/12/2018 18:05:56
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Fuori stagione
Con sei mesi d’anticipo - o sei mesi di ritardo – l’altro giorno è fiorito il lillà!
Profumata Syringa Vulgaris sfruttando il caldo anomalo hai dato ricettacolo alle fate - antica credenza - che allontaneranno, così pare, gli spiriti del male dal giardino.
E allora mi conviene piantare lì una tenda godendomi beato quest’aura di bene che latita da tempo in questo tempo che, vile traditore, mi sfugge e se ne va.
Id: 50884 Data: 13/10/2018 11:25:45
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Er mejo figo
Nun so’ romano, questo lo so bbene ma fateme, armeno pe’ stavorta, cimenta’ ner dialetto de noantri essendo er mejo figo der bigonzo. E si me sbajo, me coreggerete amichi mia che sete tanto bboni, scusateme fin d’ora e si ve piace dite senza probblemi: “Me cojoni!”
Id: 50561 Data: 14/09/2018 19:37:29
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Di nuovo
Ricomincio da dove ieri il vento ha fermato le lancette del tempo: il bisogno di avere tra le mani queste tue mani ancora. E due occhi innocenti di bambino.
Id: 49892 Data: 28/07/2018 11:52:49
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Giochi di ruolo
Un ruolo, quale ruolo mi si addice? Sono la sfinge che non ti risponde. Invisibile plano al terzo atto della commedia che voi recitate. Coscienza sporca in guanti di velluto. Convitato triviale a queste nozze tra supponenza e invidia: immagino che figli saranno generati! Non vi conviene amarmi. Sono il sorriso beffardo di Gioconda. Sono l’irrefrenabile battito di ciglia. Il Faust che per gioco vi seduce rubando i vostri anni per farne mercanzia di scambio. Son buono come il pane quando altro non v’è nella dispensa. Sono l’attore che non usa maschere. Anche se non vi piaccio sono solo me stesso. E lo sarò per sempre.
Id: 49799 Data: 21/07/2018 10:11:20
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Mariposas
Libertà che ostaggio dei saccenti sei costretta da fili arrugginiti a cedere al ricatto dei potenti torna a librarti in alto multicolore farfalla in sciame strabordante ed agile posarti sulle antiche strade e nei cuori anche ruvidi di chi del tuo sapore ha fatto una bandiera.
Id: 49706 Data: 14/07/2018 17:22:00
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Attimi
Segue la vita il corso degli eventi negli incerti scenari del suo tempo mai gli attimi saranno sempre uguali fiori d’amore ed odio variegati .
Piaceri, e poi doveri, pregiudizi, dialoghi, influenze, intelligenza marea di dubbi e un punto là lontano fermo dove s’incrociano le onde e le illusorie certezze mentre la barca insegue la sua rotta innalzando le vele arriva il tempo in cui le foglie al vento si lasciano cadere senza chieder perché.
Cosa mai potrà rimaner costante in questo parabolico mutare ?
L’essenza dell’umano andirivieni, cassetti di memorie da svuotare, e il cielo che mai smette il suo respiro.
Id: 49621 Data: 07/07/2018 10:58:27
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Dalla mia casa
Accozzaglia grigia e rossa di tetti e macchie di verde a risaltare sfumate come volute che salgono a rispecchiarsi nell’acqua fangosa. Ordinaria stagione di vento ocra e arancio di terre bruciate dai solchi scalfite e ferite le zolle voltate a guardarsi nel cielo.
Le nebbie ancor calde al mattino tra mille e non mille parole lanciate agli spazi e ai cortili vivevo la voglia smaniosa di andare.
Dalla mia casa non vedo il mare.
Id: 49515 Data: 30/06/2018 11:57:44
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Ad occhi chiusi
Nel punto esatto della notte dove arcani estremi si toccano
proprio là sarò ad aspettarti
e ti regalerò il sentire d’incanto di una giravolta sulle nuvole, l’acerbo mistero che governa il moto incessante del tempo, ed una carezza che il mondo potrà soltanto invidiare.
Id: 49421 Data: 23/06/2018 12:01:09
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Dettaglio
Non basterà dividere il pensiero per dedurre il tempo intercorrente tra la coscienza e l’insorgere del sogno:
manca soltanto il dettaglio dei tuoi occhi e sarà festa perfino dove il sole brucia e scortica la faccia della terra.
Id: 49355 Data: 19/06/2018 11:43:18
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Oublier
Fiori di loto intrinseci nei campi di papaveri nel tempo che, sospeso, muta in un batter di ciglia.
Stanchezza nelle mani mentre la vita passa, ti sfiora, ti accarezza, ti disarciona e ride.
Se ne va via lontano col treno della notte la voglia di combattere per lei, o contro di lei.
Id: 49289 Data: 13/06/2018 19:55:49
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Lapparenza inganna
Movimento infame e disonesto l’oscillare di un pendolo arcano dissonante di giorno disarmante di notte Io non seguo più il ritmo stridente non mi chiedo perché infiocchetto una scatola vuota con colori sgargianti sfacciati smaglianti.
Sconosciuta al mio tatto l’escrescenza che erompe come vena si gonfia esplodendo tutt’intorno uno sciame di niente Si sa vendere bene il [poeta] spacciatore di sogni e emozioni porta in giro uno straccio di cuore ricamato con fili d’organza.
Pare quasi una danza fatta con eleganza ma è una falsa speranza senza alcuna sostanza.
Id: 49233 Data: 09/06/2018 19:07:23
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Primo Aprile
Povero pesce dei bei tempi andati quando nel cuore innocenza albergava e sui banchi di scuola era un fiorire di fogli pisciformi colorati.
Burle, scherzi, bugie meravigliose, risate cristalline mai cattive facendo a gara con circospezione ad attaccar più pesci sulle schiene.
Ormai si è perso il gusto di quel gesto siam diventati quanto mai guardinghi perché purtroppo, come tutti sanno, ci prendon per il culo tutto l’anno.
Id: 37138 Data: 01/04/2016 14:32:12
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Ah, La Noia!
Deliquio effluviante, conato asfissiante nel sole nascente la speme si pente. Del tutto coerente si adorna di niente di fuoco abbagliante, di umore grondante.
Leggera arrapante ma in fondo scostante si spande silente e, invero, capiente disturba la mente con fare avvilente, un piccolo istante, e tutto è fuorviante.
Ti pare ottundente, la senti snervante, in fondo è urticante: è noia fetente.
Id: 35804 Data: 15/01/2016 19:01:42
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Re-Set
Se raschio il fondo del barile trovo soltanto il mio cuore di riserva. Mi servirà mi dico per quando avrò poi voglia di farmi male di smettere di scrivere e sfibrarmi. E resettare il corpo (per l'anima non so)
Id: 35646 Data: 08/01/2016 17:13:45
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La Vita E Circo
La vita è sogno… (diceva Calderon); la vita è circo, e tutto si dipana tra equilibristi che danzano sul filo, animali purtroppo ammaestrati che si vendono per uno zuccherino.
Il re leone perde qua la sua criniera, mentre cavalli docili e servili rimpiangono perenni praterie e gli elefanti fingono di voler bene agli uomini e non schiacciano loro le teste.
Volano sul trapezio, lassù in alto senza rete i funamboli dell’aria, mentre a terra snodati si esibiscono contorsionisti bulgari e romeni.
Ma poi ci fanno ridere le lacrime del clown, che sotto tre dita di cerone finge un’allegria che non alberga nel profondo dell’animo: ma si mette una maschera, così come alcuni [poeti] che si senton leoni, ................. e sono clowns
Id: 35408 Data: 18/12/2015 22:03:03
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Licenze Poetiche
Mi chiedo spesso se il dirsi poeta consenta ogni licenza nello stile; per carità, sembrar non voglio ostile, ma sono della lingua grande esteta.
Vorrei pensar soltanto positivo, solo refusi e un po’ di distrazione, ma quando c’è, d’error, reiterazione, diventa il mio pensiero più cattivo.
Costrutti problematici e parziali, l’acca che spesso manca al verbo avere, accenti messi là, quasi per caso, mi fan proprio saltar la mosca al naso. Poetiche licenze? Per piacere! Certi “poeti” perdono le ali…
Id: 35203 Data: 30/11/2015 10:42:03
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Se Io Avrei Avuto
Ahi congiuntivo, quale mal facesti? Caduto ormai in disuso per i molti che, bontà loro, pensan d’esser colti, in disparte nell’angolo tu resti.
Fior di poeti su webbiani siti usano sol presente indicativo eppure non sei stato mai cattivo ma pegno pagan solo i troppo miti.
Leggonsi cose da strappar capelli, costrutti costruiti alla rinfusa ma pare sia moderno: oggi s’usa del congiuntivo fare tristi orpelli. Dispiace dirlo, ma con convinzione preghiam per evitarne l’estinzione.
Id: 35135 Data: 24/11/2015 18:37:31
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L Amore Che Non Vive
C’è un che di assurdo nelle mie parole austere e scarmigliate; un volo senza rete un disperato traguardo di giorni senza mete.
Caracollano flebili e s’arrestano frementi in sillabe sfuocate: trovano intonso spazio nell’angusto pensiero ormai privo di ratio.
Affastellate in mazzi si rincorrono grevi; poi tra concavi specchi si nascondono schive.
Scrive sempre il [poeta] l’amore che non vive.
Id: 35017 Data: 16/11/2015 17:20:06
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Il Muso Ispiratore
Da qualche giorno sto al settimo cielo; per par condicio sono diventato il Muso Ispirator di una poeta! Finalmente è caduto questo velo
che separava i sessi e le carriere: anche il maschio oramai potrà ispirare la memoria e l’ardor delle signore che nell’arte si voglion cimentare.
Sarà perché in me lei ha trovato il perfetto connubio, il non plus ultra, tra il fisico perfetto e l’alto ingegno, insigne meraviglia del creato!
Ecco, scusate, or mi sta chiamando. Però, non so, qualcosa non mi quadra: che sia veneta la mia poetessa? Sento una doppia esse: dice “musso!”
Nota: nella dolce parlata veneta musso sta per asino
Id: 34967 Data: 13/11/2015 11:09:42
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Senso Perduto
Alla ricerca del senso perduto il viaggio continua perenne nei contrasti tra fede e ragione nei discorsi più astrusi che ascolti nel non senso che trova riscontro dentro idee che si sciolgono al sole. Non saranno due occhi e nemmeno due braccia due gambe due seni a dissolver le nebbie del tempo, non saranno tre libri che leggi d’un fiato a scalfir l’intelletto ossidato. Non sarà proprio niente che vive al di fuori di te ma soltanto quel senso perduto che il non senso dell’essere uomo ancora, mistero, ti cela.
Id: 34855 Data: 04/11/2015 11:18:17
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Feroce Amore
Nel gioco perverso della mente si rincorrono l’essenza e la tua assenza un pensiero irreale eppur corposo fragile come un sogno fragrante come un nuovo amore. Feroce la forza che ci attrae quando incrocio il velluto della lingua e bevo il tuo sapore, e dico t’amo mentre respiro la tua bocca schiusa. Inarchi il dorso, getti gli occhi al cielo, centellinando ogni goccia di piacere. Graffiami l’anima, non sentirò dolore se coi tuoi baci curerai ferite trasformandole in gioia. Regalami ogni giorno questo gioco, regalami un inferno di passione, un pensiero concreto, corporeo, anche malato, senza chieder s’è sogno o s’è realtà.
Id: 34763 Data: 26/10/2015 17:22:54
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Non Chiamatemi Poeta
Parola incomprensibile è poeta se dell’etimo andiamo a dare conto originando dal greco “poieo” che tradurre possiamo come “fare”
Normalmente il poeta cosiddetto scrive, s’angustia, piange, si dispera ma in genere si guarda ben dal fare sperando nell’aiuto delle stelle.
Magari è pure bravo a suscitare, in chi legge, uno straccio d’emozione; però lo fa col fin di farsi amare e muovere gli utenti a compassione.
Lo so, sono un po’ cinico e bastardo (come direbbe quel mio amico sardo). Bischerate io scrivo senza meta: vi prego, non chiamatemi poeta!
Id: 34697 Data: 20/10/2015 19:23:44
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Modestia A Parte...
E' l'invidia il motor che fa girare l'universo e le sfere della gente; per scatenarla basta quasi niente ma se parte non la puoi più fermare. Troppo facile, questo lo so anch'io, invidiarmi pel fisico stupendo, l'animo nobile, e, se no mi offendo, l'alta cultura e l'ingegno mio. Per non parlar del fascino che emano accentuato dal capello grigio: tutte le donne metto a loro agio e so ben carezzarle con la mano. Non potete negarlo, o vado in bestia: il mio pregio più grande è la modestia!
Id: 34603 Data: 14/10/2015 17:22:35
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Roma (Acrostico A Tre Vie)
Per il turista innamorato:
Romantica Ognora Mi Appare
Per l’osservatore disincantato dell’italica politica:
Ruberie Organizzate Maledettamente Attuali
Per chi come me deve andarci talora per conventions e/o stucchevoli riunioni di lavoro:
Rotture Ossessive Mannaggia Allamiseria!
Id: 34522 Data: 07/10/2015 17:32:18
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Mar Della Melassa
Oh quant’è bello leggere ‘sti versi ed affogar nel Mar della Melassa la loro forza tosto mi sconquassa da tutti gli altri sono assai diversi.
Si parla sempre d’un amato amore occhi di nebbia corpo di velluto stridio d’impulsi sull’animo muto che a piene mani seminan dolore.
Mentre nel dolce mare già mi perdo la glicemia mi schizza a centotrenta l’insulina nel pancreas disperdo e il glucagone subito s’avventa. In tal modo si turba la mia quiete: codesti versi provocan diabete!
Id: 34407 Data: 26/09/2015 11:41:12
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Soltanto Allora
Affinerò i miei sensi sopiti solo quando ne varrà la pena e se mai ci sarà qualcuno - o qualcosa - a inebriarmi il quieto vivere.
A malincuore potrei scrivere di vènti che non siano stati nostri e di tempeste cavalcate sul filo dell’onda.
Farò ritorno in campo da solo - passato l’intervallo - senza tirare indietro il piede nei contrasti nell’area di rigore.
Soltanto allora, se alla fine della corsa ci saranno altri inverni di fuoco, avrò da raccontarti tante cose
- forse troppe, perché tu mi creda -
Id: 34386 Data: 23/09/2015 17:21:14
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Pensieri Migratori
Rinascere al centro del tuo mondo dove adombrati e sterili ricordi tumultuosi narrano ridendo di verbali battaglie e dolci paci.
Depurato da scorie e da tossine corre e pulsa il sangue nelle vene, fertile limo dove nasceranno rigogliosi gl’impulsi dell’amore
quali pensieri migratori stanchi di volteggiare tra ventose spire, planando dolcemente sopra il sogno di due anime belle ma dannate.
Id: 34300 Data: 16/09/2015 09:55:42
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Nato In Settembre
Settembre torna alfin ed io con lui rinasco in questo mese di passaggio tra spiccioli d’estate e dolce autunno.
Mentre il fico dall’albero ben pende l’aria si fa più fresca a mane e sera e la notte i minuti al dì contende.
Chissà se i bei pastori di D’Annunzio ancor volgon le greggi verso il mare seguendo il segno del tratturo antico.
Ma il tempo ha fretta, tempo non concede: si anticipan le scuole e la vendemmia ch’eran l’antonomasia dell’Ottobre.
Rimangono i ricordi, questo è certo, quella smania di crescere, esser grande, di camminare con le proprie gambe.
Venti di pioggia, brezza in riva al mare, giorni di noia, giorni d’avventura, l’amore vero trovato in questo mese.
Oggi mi guardo attorno e trovo bello questo dolce sereno scollinare che veloce mi porta verso sera.
Id: 34220 Data: 10/09/2015 10:08:49
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Illogica Tenzone
Si affrontano con fare anche arrogante Amore e Psiche, illogica tenzone, sostenuti ognun da una fazione di gente scarmigliata e delirante.
Amor non vuol mostrare il proprio volto Psiche si sottopone a prove immani: chissà chi reggerà fino a domani, chissà se il segno infine sarà colto.
Io fermo me ne sto ad osservare degli eventi lo svolgersi feroce: con lentezza mi sposto e fo sciamare l’orda selvaggia, e dico sottovoce “restiamo calmi, tanto tutti sanno che Amore e Psiche insieme sempre vanno”.
Id: 34195 Data: 08/09/2015 10:16:18
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Paradigmatica Notte
Eccelso paradigma di emozioni che s’apre al solo strofinar la notte
notte che adunca svicola nel volo di auspici mai letti e mai fermati cospicuamente avvolge case e tetti che solo al rimirarla ti confondi e più ne senti e più ne vuoi vedere e più ne vedi e più ne ascolti il tonfo
quel tonfo sordo che richiama il colpo di percussione sopra pelle tesa e il battito frequente che scatena la voglia di obliarsi dentro l’onda di oceanici effluvi e controcanti che s’intonano al ritmo del tuo cuore.
Id: 34113 Data: 01/09/2015 17:40:56
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Vendesi
Di diverso da ieri è solo un oggi che senza infamia si concluderà e pure senza lode, ma mediocre come l’onda che lambisce piano la riva senza oltrepassare il segno delle onde già andate, già passate. Il ritmo antico di gesti e parole a far da contrappunto al ticchettio dei secondi che sfuggono alle mani, al suono delle ore che proviene dal vecchio campanile diroccato, al latrato di una notte da cani in questo vecchio borgo abbandonato dove ciò che risalta più sgargiante è il vivido colore dei cartelli appesi alle porte delle case.
Id: 34031 Data: 24/08/2015 10:15:52
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Senza Ferie (settenari ungarettiani)
Si sta come d'estate negli orti le formiche
Id: 33916 Data: 12/08/2015 11:19:39
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Tutto Fa Rima Con Cuore
Tutto quanto fa rima con cuore
Lo penso mentre guido il mio trattore con l’orecchio attento a quel rumore che proviene dal suo carburatore Oppure mentre come un grande attore le dichiaro tutto il mio amore da grande e pure falso adulatore Ogni poeta poi è un fingitore e pure quando dorme dieci ore sogna sempre un benevolo editore Perfino delle tasse l’esattore in fondo prova un senso di dolore consegnando l’ingiunzione all’evasore E il prete umilissimo pastore mostra un sentimento di pudore venendo nominato monsignore.
Tutto quanto fa rima con cuore Lo dice pure questo albergatore che affitta le sue stanze per due ore.
(e si potrebbe continuare ad libitum)
Id: 33900 Data: 10/08/2015 10:50:15
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Catatonico Agosto
Mi chiedevo quanto fosse lontano quel tempo delle bocche di rosa rasenti e sarmentose e delle fragole sfrangiate saporose sul tuo petto.
Nessuna spiegazione uscì dai tuoi occhi così pieni di sudore e afa.
-La mente obnubilata da nubi ombrose e nembi oblianti.-
Nessun commento udirono silenziosi orecchi protési ad ascoltare il vento.
Mi chiedo quanto sarà lontano il tempo dello schioccare scrosciante di un sorriso - intriso di purezza - dal tuo cuore.
Id: 33834 Data: 03/08/2015 10:34:08
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Decadenza, Rinascimento... e Fregatura!
Decadenza
Decade il nostro Silvio, che disdetta come zimbello ormai ci resta Letta che però pare uomo molto schivo di certo non sarà granché lascivo.
Silvio, Silviuccio, non ci abbandonare tu ci ami, non farci trepidare: dell’esilio la strada è troppo lunga torna a danzar con noi il bunga-bunga.
Scòrdati dell’ingrato Angelino che designasti allor come delfino; pensa invece alla dolce e bella Mara che con te non è stata mai avara. Resta sì dritto, non decader giammai con la pillola blu che tu ben sai!
Rinascimento
Passato è un po’ di tempo e il buon Enrico che sereno peraltro mai è stato con il culo per terra s’è trovato cacciato a schiaffi e spinte giù dal fico.
Adesso qui comanda un ragazzetto erede degno di tal Machiavelli che usando strani trucchi e grimaldelli prese il potere ed or lo tiene stretto.
La cosa singolare (tutto ha un costo) è che il nostro per rimanere a galla con Silvio ha stretto un patto sottobanco dimodochè, qualora fosse stanco, potrebbe Renzi a lui passar la palla e il Cavalier risorgerebbe tosto.
Fregatura
Trattandosi però di birbantelli tal che l’uno dell’altro pare figlio il buon Matteo con ruvido cipiglio Silvio vuole pigliar per i fondelli.
Ecco allora che il putto fiorentino dice di star sereni tutti quanti e intanto, come ladro, mette i guanti e prepara lo scherzo sopraffino.
Disattendendo il patto scellerato che con Silvio aveva stipulato, gongolando nel far cosa non bella impone al Quirinale Mattarella. Da tutto questo traggo la morale: mai fidarsi di chi a te è uguale!
Id: 33729 Data: 24/07/2015 18:31:53
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Antitetica
L'incostanza di un essere normale: ecco quel che fregava il nostro dire propedeutico eppure anche morale tanto serio da non poterne uscire. Bella ma triste l'ombra del lenzuolo promuove impulsi che non raccogliamo giriamo il capo dall'opposta parte. Stiamoci accorti che la notte arriva senza che se ne possa udire i passi e niente sarà quello che sembrava negli occhi che non vollero vedere.
Id: 33676 Data: 21/07/2015 12:20:14
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Gulp Und Gasp
Implose d'improvviso la lunga attesa estate sudando avidamente liquide file di formiche al sole sminuzzando le ali roteando le piume evitando con cura di passare su sabbie arroventate. Sogni di bagni alghe e meduse cappelli di paglia ed esotici foulard pronti a rincorrere i venti delle Hawaii sulle acque stantie delle morte coscienze.
Id: 33661 Data: 20/07/2015 11:32:05
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Fahrenheit
Urlava l'upupa lassù sfarfallandosi lenta tra fiori di limoni bianchi come gigli e ruggine abrasa dagli stantii cimieri con vezzose criniere a sventolare indarno sulle pozze d'argento. Non senti anche tu che cambiano d'intorno l'aria e il cielo?
Id: 33631 Data: 17/07/2015 18:54:11
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I Poeti And(a/e)lusi
Che dicono i poeti andalusi di adesso?
Di certo come allora sono soli delusi abbandonati annichiliti la loro voce si scontra col deserto. Parlano a uomini che proprio non ci sono cantano ad alta voce per se stessi e cantano più forte e sono soli e più son soli e più parlano forte tra i monti, il mare, i campi di una terra riarsa ed assetata.
Che dicono i poeti andelusi di adesso?
Nessuno che si unisca al loro canto nessuno che capisca il loro cuore, quegli occhi che vedono più in alto, quella voce che stentorea si leva per risvegliar le sopite coscienze e cerca ascolto negli uomini di oggi.
Che rispondono però “cari andalusi ben si capisce che voi siate an-delusi, ma il mondo cambia, e, per com’è adesso, è d’uopo dire: ccà nisciuno è fesso!”
Id: 33574 Data: 14/07/2015 12:51:21
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Dura La Vita Del Correttore Di Bozze
La penna rossa, rossa mi raccomando, tenuta sempre nel palmo della mano; l'occhio attento al refuso ed ogni volta un colpo al cuore all'approssimarsi dell'errore, marchiano errore di logica, sintassi, grammatica, o solo spaziatura. Giri di bozze, certo, almeno tre perché l'umano è portato ad errare e sei occhi son meglio assai di due. Par che sia dura la vita di chi scrive sempre a spremere cuore e fantasia: avesse almeno il garbo di rileggere! Ancor più dura direi che è la vita di chi le bozze deve riguardare e stendere sull'altrui ignoranza un velo.
Id: 33527 Data: 10/07/2015 17:11:16
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Ma Tu Sei Al Mare...
Ah, quel bikini nero che fa invidia di certo al mondo intero! Mi crogiolo al pensiero…
Ma tu sei al mare, amore, ed io già sudo ai 30 gradi del mio insulso ufficio.
Lo stesso caldo, è vero, ci accomuna, ma quel bikini nero ritorna spesso in ogni mio pensiero.
Mi sento tanto Conte (il cantante, ovviamente, non l’allenatore: ohibò) e in questo cielo azzurro sogno un treno che velocissimo mi porti lì da te, dal tuo bikini nero.
Id: 33489 Data: 07/07/2015 18:54:06
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Ieri
Al vento garrivano bandiere quando eravamo giovani e tu ridevi in controluce tra rumore, megafoni, cortei. Ideali contorti, poco chiari, occupando gli spazi ed i silenzi di notti interminabilmente sveglie al sapore di noi. Cresceva questo amore tra sirene, carezze, polizia, scontri di piazza e baci. Noi c'eravamo. Perduti insieme a cento scoprivamo il sesso e l'utopia, l'eterna giovinezza che ci manca adesso in tempi amari, come brandelli di stoffa scoloriti che non agita il vento.
Id: 33408 Data: 03/07/2015 10:34:43
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Il Grande Poeta
Dall'alto del suo scranno il Gran Poeta pontifica e disserta senza fallo si erge sopra un grande piedistallo e ben chiara rifulge la sua meta: essere faro per le altrui coscienze esempio insigne di specchiata vita che sempre gira tra le proprie dita ma in fondo, spesso, scrive poi scemenze.
Id: 33347 Data: 30/06/2015 10:17:17
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Acherontia Atropos
La macchia biancastra sul dorso e i due puntini neri teschiformi la dicono lunga... Sbatti le ali che hai sull'addome (Attraversi l'Acheronte per accedere) come gli spioventi di un tetto (al regno dell'Ade) mentre, da brava falena, esci di notte (mentre la moira Atropos recide) per i tuoi giri di morte. (il filo che ti lega alla vita). E' il tuo destino vagare nella notte per essere attratta i r r i m e d i a b i l m e n t e dalla luce. Ma anche troppa luce può fare morire.
Id: 33268 Data: 25/06/2015 18:17:10
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Libero Pensatore
Morale non morale cos’è giusto tutti lo sanno sì ma a modo loro; peccati son le cose che dan gusto e le fan di nascosto, di straforo.
Ciò che gli torna utile è permesso è lecito qualsiasi compromesso coi principi che al sol promulgheranno ma che col buio all’incontrario vanno.
Io che son stato sempre un gran coglione dico una cosa e quella porto avanti fregandomi di chi, qual pecorone, s’accoda poi al sentire degli astanti. Penso liberamente e vado fiero d’esser un uomo solido e sincero.
Id: 33202 Data: 22/06/2015 12:05:21
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Neghittoso
Proprio là dove si frastaglia l’onda voglio pascer neghittoso le membra occhieggiare di sbieco la fronda del palmizio che immobile sembra.
Un bel tiro ed in buca di sponda va la palla, la numero otto, quella nera, che sembra una fionda, con un colpo ad effetto da sotto.
Assetato mi crogiolo al sole negligente svogliato indolente; una donna da sogno mi vuole? Me ne sbatto un po’ colpevolmente.
Batte la lingua dove il dente duole e tutt’altro consente il presente. Mi consolo col dir, come si suole, che sognare non costa poi niente.
Id: 33156 Data: 19/06/2015 11:54:29
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Amore Di Nicchia
Il nostro è un amore di nicchia; risuona di effluvi di bosco, di tacite intese, di giorni infiniti, di aspre certezze e pertugi indifesi. Scarmigliati riordina in fretta capelli, mette sandali a piedi ancor nudi, toglie sogni alle notti più impervie di scoscese ansimanti passioni. Testimone, pur muto, è quel cuore che ondeggia incessante tra spine di rose, tappeti di fragole e baci improvvisi nel tempo che avanza... e si tace.
Id: 33101 Data: 15/06/2015 18:34:05
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Prolegomeni Del Giorno
Ode all’alba che rischiara prolegomeni del giorno di programmi tutt’intorno questa vita non è avara.
Ecco adesso per esempio devo alzarmi da ‘sto letto comportarmi in modo retto e non fare qualche scempio.
Preparar la colazione pure a lei che ancora dorme fare tutto nelle norme calcolare la razione.
Poi andare un poco al cesso far le cose più usuali inforcare questi occhiali anche se vedo lo stesso.
Tutti uguali questi giorni mi dimentico del sesso meglio rider di me stesso: vo su feisbuk e dintorni!
Id: 33044 Data: 12/06/2015 12:11:54
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Er Poeta E La Mosca
Disse ‘na vorta ‘n poeta de gran fama “nun ce sta gnente da fa’, la poesia quella bella, quella de’ tempi mia, al giorno d’oggi nun è più apprezzata.
Se leggheno sconcezze d’ogni sorte parole che giammai furon censite tra quelle che poetica alma mite sperar potea che je fosser rivorte”
‘Na moschetta che stava lì a ronzare se fermò e je disse tutta assorta: “amico mio, ma come, nun lo sai? Ar monno d’oggi tutto è relativo;
se fa quer che ce passa pe’ la testa e manco se spostamo d’una tacca. Er massimo pe’ me, pe’ fa’ ‘n’esempio, sarebbe strafogamme nella cacca!”
Id: 33007 Data: 10/06/2015 12:34:32
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Essenziale
è parlarti con gli occhi andar via con la testa le campane i rintocchi come un giorno di festa poi stupirsi di nuovo e fermarsi un momento dirti quello che provo trasportarti nel vento è l'intarsio dei cuori sopra il rosa del pesco l'alchimia dei colori quando fuori non esco mentre il mondo si muove e mi spezza le trame ne disegna di nuove ma è soltanto catrame è una pioggia che scende senza farsi sentire è l'umore che prende e che vuole tradire è una mano gentile che mi afferra la mente in quel gioco sottile dove noi siamo niente essenziale è soltanto l'essenza di te.
Id: 32915 Data: 05/06/2015 18:36:55
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Momenti
Benvenuta questa vita portentosa che mi srotola davanti il suo carnet fatto di appuntamenti con l'inconscio che per pudore non rispetto mai, di schemi preconcetti e allineati che schivo a passi lenti e cadenzati in una vita che fa rima con amore in mezzo a un'altra che urla di dolore, di conti anche salati da pagare che onoro solo con falsa moneta, di agguati maldestri dei cattivi maestri, d'improvvisi momenti conservati con cura, di una scorza dura sull'anima sincera per non aver paura della sera.
Id: 32864 Data: 03/06/2015 10:26:35
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Pensiero In Sul Meriggio
Schiuse le labbra al tempo dell'amore, disarcionato me ne sto aspettando un segno, un colore, un suono, che smozzicato apra la porta al centro di un pensiero, nell'ora in cui calmo il mondo si riposa e il suo confine sei tu.
Id: 32785 Data: 30/05/2015 12:27:04
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Come Un Ornitorinco
Troppo facile dedicar fior di poesie a delfini, gabbiani e compagnia. Perciò mi piace cantare ed esaltare dell'ornitorinco le tremule virtù. Strano animale questo, che depone, pur mammifero, uova in quantità e solo, poveretto, oggi rimane di sua famiglia nel continente australe. Simpatico il suo nome (ornitos rincos) che dell'uccello chiama tosto il muso. Piedi ha palmati, e veleno nelle zampe, vive di notte, e dentro stagni e fiumi caccia vermi, e d'insetti fa man bassa. In fondo sembri proprio, ornitorinco, il prototipo dell'uomo che, si sa, se togli uccello, resta solo... rinco!
Id: 32763 Data: 29/05/2015 11:36:19
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Sonetto Metas(c)emantico
Che cosa ci sarà di più lepposo d'un glitto verdenero e mallavetto? Non certo l'abbalasse dermasetto e neppure un vil frangero barloso. Forse un'arsolle con il viso gnoso che senza strigidare il filo netto rifrosca e spinge il suo bruscamaretto verso un trippio di vita bastamoso. Di certo eran più trogli i barbaleffi con megarre e bestarde disegnate; ma senza alcamerazzi non si parte e allora, disbussando le gramarte, frallavano i progetti e le smerate cullando divoretti e poltromeffi.
Id: 27145 Data: 30/08/2014 12:01:21
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Bello Dentro
Son bello dentro, che ci posso fare? l'involucro si sa, è dura legge, subisce ingiurie dal passar del tempo ma l'anima nessun la può toccare. La ruga appare, ma per darci un tono si dice sia soltanto d'espressione; la panza incalza e noi, ma che furbetti, diciamo che fa rima con sostanza. La pelata incipiente è poi una manna per ribadir nostra virilitate con l'eccesso del sessuale ormone. Ma la bellezza vera è quel giardino che trovi dentro te se sai guardare questo mondo con gli occhi di un bambino.
Id: 26656 Data: 25/07/2014 11:20:09
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Impressionista
Mi sono perso mentre guardavo il sole. Gli spicchi colorati di un tramonto oppure il rosa tenue dell'alba senza una prospettiva prefissata stavano insieme con tocchi virgolati pennellate decise e non studiate quasi a voler confondere il pensiero quasi a volerlo spingere più in là di quel che l'occhio possa percepire fuori dal tempo fuori dagli spazi dalle forme usuali dalle ombre là dove insieme giocano i riflessi nascenti da due specchi calmi d'acqua. Mi sono perso mentre assaporavo le mille sfumature del tuo amore.
Id: 26369 Data: 03/07/2014 17:38:30
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Ocra
Ocra uggioso colore quando i campi di foglie sono invasi. Tengo basso il profilo. Polimorfico sproloquio d'amore prova a farmi cambiare il gusto di una sfida primordiale. Senza ormai più decoro quanta umana bassezza ci rimane. Sarà che qui non c'è più proporzione tra l'aspro vento e l'aria salmastrosa per noi che un dì navigammo nell'oro. Tra l'umana passione e il vivere così senza pensare per chi del tempo non vuol far ricordo. Ma siamo troppo uguali per amarci, troppo diversi per dimenticarci.
Id: 26294 Data: 27/06/2014 12:23:45
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Scogliera
Metto all'occhiello il blu del tuo colore quando il canto perduto roco diventa e la sirena si adagia smorta sullo scoglio astioso concatenato ai tigli e agli altri spogli rami della macchia antistante. Solo, allora, mi perdo nel gurgite tuo vasto navigo meglio a vista senza alzare le vele statico fermo immobile sulla parete rocciosa. Sabbia ciottoli e ghiaia ne erodono la base a mo' di solco battente.
Id: 25175 Data: 05/04/2014 12:33:56
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Crete
Il rincorrersi snello dei cipressi
a far da corollario a strade bianche
di sassi, di argilla e brecciolino
che snodano le curve sinuose
nel grigio azzurro lunare delle crete.
Rocce bruciate, bucate dai fontoni,
dossi biancastri inframezzati da calanchi:
aspra teoria di ferite ed erosioni
che lo scorrer del tempo ha regalato
all'anima nascosta della terra.
Solitaria la quercia
si staglia a dominare la scena
dalla scarna collina tondeggiante.
Id: 24814 Data: 15/03/2014 11:17:45
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Ros Maris [Rugiada Di Mare]
In pieno sole contro quel muretto
che tiepido dal vento ti ripara
rosmarino, tra sassi e terra smossa,
allunghi i tuoi rametti verdescuri
e i fiori corollati indaco viola.
Le patate a cubetti già tagliate
ben oliate ti aspettan nella teglia.
Id: 24793 Data: 13/03/2014 19:56:18
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Il Buon Piccione
Grazie perché hai creato la natura
il mare, i monti, la terra, il deserto,
il fuoco, l'aria, l'acqua e anche il cielo
dove scorrazzan liberi gli uccelli;
liberi di volare lassù in alto
e scendere in picchiata (porca vacca)
come quel buon piccione, tanto caro,
che il suo escreto piazzò sulla mia giacca.
Id: 24786 Data: 12/03/2014 19:40:42
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Artigiano Paroliere
E quando poi ti arrivan le parole
così belle, ancor neutre, da sgrezzare
quando un tema nella mente si trastulla
già da giorni, comincia il tuo lavoro.
Nell'ora che si sporge sul tramonto
la penna corre e verga segni neri
e così, senza pensare scrivi tutto
quel che il sinistro emisfero ti reclama.
Dopo, con calma, tagli, limi, cuci
ogni singolo verso, ogni lemma,
usi sinonimi per non appesantire
e non ripeter concetti uguali a prima.
Il poeta lavora con il cuore?
Può darsi: io ci metto anche il cervello.
Scrivo con l'anima, cesello con la mano:
in fondo sono solo un paroliere artigiano.
Id: 24710 Data: 08/03/2014 12:28:26
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Esse
S'increspa la luna stasera.
Scogliere d'amore scoscese
Salmastre d'odore silvestre
Sublimano canti suadenti.
Spogliata la vita sognante
Sottende pensieri silenti
S'adagia ansimante smarrita.
S'acquieta nell'alba straniera.
Id: 24642 Data: 04/03/2014 20:03:11
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Mandorlo Disattento
Biancheggia il mandorlo in questo autunno che pare senza fine e transita bypassando l'inverno a piedi pari (o almeno così sembra) Perché l'inganno come sempre è lì in agguato e subdolo nasconde una gelata improvvisa una grandine improvvida un temporale inaspettato Ma le gemme apicali imperterrite ed ignare fanno ancora bella mostra di sé
Id: 24582 Data: 28/02/2014 19:24:41
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Panta Rei
Naufraga la mente affoga nel mare del logos parole parole parole immagini di spazio circoscritto dal mistero del non spazio. Tutto passa, panta rei; eracliteo è il senso della memoria che non sa trattenere quell'attimo del nostro continuo divenire. Parole corrono, e mai saranno le stesse di ieri a ferirti due volte l'anima. a farti battere il piede sulla nuda terra. Sprezzante il tempo spazza via dorate certezze, prepara giorni ammalati di ruvide e disperate carezze, prepara giorni ammalianti di aspettative e boccioli di rose che forse non sapremo odorare.
Id: 24525 Data: 25/02/2014 11:10:11
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Un Amore
Era vento il tuo bacio e pioggia la carezza nell'interminato silenzio di un amore fatto di chiaroscuri e graffi sulla pelle di rilassati giorni e parole slabbrate attorcigliate addosso attanagliate a noi abbarbicate al cuore è il soffio del tuo fiato sul mio collo che dà un senso d'azzurro all'esistenza.
Id: 24454 Data: 20/02/2014 10:51:35
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Vintage
Odor di mora quel profumo antico
fruttato sulla pelle ancor ti esalta
aulica la figura algida bella
che zittisce l’ardore del momento
Le braccia tue conserte verginali
pudìca fuori fuoco sotto pelle
non so dir quanto consapevolmente
cadenzi il passo sbilanciando l’anca
Ancor risuona quel rumor di mare
accostando l’orecchio alla conchiglia
che da lontano narra del tuo mondo
dove traesti mitici natali
Vezzosamente scosti con le dita
quei capelli corvini pura seta
timida eppur padrona sei del gioco
mi fai un sorriso come ad un bambino
E altera vai lasciandomi in regalo
solo la scia del tuo profumo antico.
Id: 22541 Data: 04/10/2013 12:05:03
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Strascichi Di Vento
Cocci di cuore in assemblaggio frammenti di luce dissolventi e sparsi steli ingialliti e riarsi di velenose viole cieli di nuovo tersi sogni indecenti di amori dispersi notti di maggio sassi di torrente volti ambrati cicale assordanti donne di passaggio pensieri discordanti neve di primavera vagabondi erranti
Strascichi di vento dimenano l’anima. Il bello della vita: un sorriso, una lacrima.
Id: 20707 Data: 28/05/2013 09:56:26
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Good Luck
Il vento alzava riccioli e cappelli mentre passavi la mano sul mio petto “Good luck, my friend” dicevi all’ombra di una luna che sbiadiva.
Restava il tuo colore rosso acceso negli occhi che non vollero capire il senso di quell’ultima emozione e si persero dietro alla tua scia.
Schiumava sullo scoglio un mare nero falso di rotolanti promesse e di ritorni, silenzi come stille quiescenti di lava dalla bocca di un vulcano ormai sopito.
“Good luck, my friend; buona fortuna amico!”
Id: 19648 Data: 19/03/2013 12:16:27
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Le Parole Che - Non - Ci Diciamo
Hanno uno strano sapore le parole che ci corrono addosso quando usi la tua bocca per dar vita ai pensieri. Sanno di miele e di sangue vengono giù diritte, pulite, raggiungendo stretti meandri dove la mente non sa più seguirle.
Si dicono senza pensare e risuonano vuote o taglienti: come lame colpiscono i sensi o scorrono via quali ospiti non invitati. Sono le parole che non ci diciamo a bucare l’anima e il corpo, a lasciarci, animali feriti , intravvedere quel niente che avanza.
Id: 19571 Data: 13/03/2013 18:20:55
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Dormire/Sognare/Levarsi
Era bieco lo sguardo del tempo che ammaliava e rapiva i tuoi gesti
dormire/sognare/levarsi
aveva il sapore un po’ ruvido come certe giornate appassite
dormire/sognare/levarsi
e combattere contro l’amore che indecenti ti urlava parole.
Era come un gran suono di liuti, di preghiere, di arcani presagi, capovolti equilibri del cuore rimbombanti in eterni frastuoni.
dormire/sognare/levarsi
fare finta che fosse normale fare finta di odiare fare finta di amare aspettando la fine del gioco
e così te ne andasti pensando di esser stata con lui la più forte senza accorgerti anima illusa che ogni giorno perdevi qualcosa.
Id: 19538 Data: 11/03/2013 17:43:51
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