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Da vicino hai mai osservato
un piccolo fiocco di neve?
Sceso da carrozza di vento
a cercare di un bimbo il balcone
si è posato candido e lieve 5
sul vetro pulito e ghiacciato:
il tuo viso vigila intento,
aguzzi l’occhietto e che vedi?
Nel piccolo fiocco traspare …
una reggia di cristalli, 10
di brillanti mai uguali,
fra baleni e luci astrali
che di fate sembran balli!
Ma tu il suo segreto gli chiedi,
vuoi saper perché è così bello. 15
Spalanchi il balcone e il ditino
allunghi per cogliere di luci
quel fiocco, l’hai preso, lo scruti …
ma adesso dov’è? Più non c’è
che una goccia d’acqua sciocca, 20
che svapora indispettita!
E così - ti avviso - pure fa
la martire cieca dagli occhi
lucenti la notte, che passa
con piede più lieve di neve 25
e mentre tu dormi sorride.
Se la vuoi vedere, svanisce,
come un usignolo spiato,
un niveo cristallo toccato …
Lei è amore e non vuol grazie: 30
è felice se ogni bimbo
dai suoi doni la conosce,
dai suoi doni e niente più!
Al patto vuoi starci anche tu?
* Poesia per quei bambini diffidenti che vorrebbero conoscere la concreta identità di Santa Lucia.
L’acqua l’aria la terra
intessute di luce
fine come capelli
si sciolgono l’una nell’altra
e il piede posa cauto 5
sugli incerti confini
dei colori, ove il corpo
ritrova il primo impasto
della sua forma antica.
L’airone aguzzo in volo 10
muto va per traccia invisibile:
l’occhio inerme lo segue,
si appaga di un senso quieto.
Bimbi su barene rosate
fanno grida in stormo di folaghe 15
e si sente il silenzio.
L’acqua l’aria la terra
intessute di luce
fine come capelli
si sciolgono l’una nell’altra
e il piede posa cauto 5
sugli incerti confini
dei colori, ove il corpo
ritrova il primo impasto
della sua forma antica.
L’airone aguzzo in volo 10
muto va per traccia invisibile:
l’occhio inerme lo segue,
si appaga di un senso quieto.
Bimbi su barene rosate
fanno grida in stormo di folaghe 15
e si sente il silenzio.
Avventura in laguna
L’acqua l’aria la terra
intessute di luce
fine come capelli
si sciolgono l’una nell’altra
e il piede posa cauto 5
sugli incerti confini
dei colori, ove il corpo
ritrova il primo impasto
della sua forma antica.
L’airone aguzzo in volo 10
muto va per traccia invisibile:
l’occhio inerme lo segue,
si appaga di un senso quieto.
Bimbi su barene rosate
fanno grida in stormo di folaghe 15
e si sente il silenzio.