I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Tra le fronde della vita
si posano giorni soavi come passeri
o nefasti come cornacchie.
A volte cantano usignoli
con voce delicata
ringraziando la luce,
altre volte piangono pettirossi
sussurrando lamenti.
Aggraziati tra i rami si adagiano,
variopinti come l'esistenza.
Ma al calar della notte,
si poggia per ultimo il corvo.