I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Non dovrà posarsi sulle sue labbra alcun soffio,
né le calde brezze del mio profumo;
e non posso:
scivolare sul collo in tiepidi fremiti,
sfiorare le sue morbide schiene,
superare col bacio la soglia del ventre.
Soltanto dedicare un tocco
come ad infrangibile legno dorato:
da contratto è prevista questa unione incompleta
e preserva da adulterine canizie,
e avvilisce il languido balbettio della mano,
e appassisce il sapore dei mesi trascorsi
nel suo desiderio.
Ho intrappolato nell'ultimo bacio di ottobre
il colore chiaro dei tuoi occhi socchiusi;
e anche tu spargi il suono del tabacco acceso:
balbettando questo vento assolato
attendiamo insieme.
Giacevo sugli spigoli dell'incuria
appena un anno fa: ti amavo;
oggi trascino invece
il mio collo
su un'unica piazza: nell'altra stanzanessuno.
Le lenzuola han smarrito
il profumo delle parole
con cui spesso t'accompagnavo,
l'aria fredda delle macchine ora brucia
sulla pelle umida di sale.
E non riesco più
a visualizzarti il viso,
come all'esterno appaio e scompaio:
senza che nulla sia da giustificare
a questo tremendo senso
di nostalgia
scolato
sui sali e sulle pietre.