I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Mia madre
Mia madre me l’hanno portata via un paio di forbici affilate affidate alla mano di chi di lei non sapeva niente Pagato per spogliarla e rivestirla Mia madre era ancora mia madre prima che le forbici cominciassero a tagliare l’ultimo indumento indossato nella notte Era ancora mia madre prima che cominciassero a denudare la pelle E io ho sentito il gelo calare su quel corpo che non poteva più provare pudore Il gelo blasfemo di quelle parole che lo osservavano e commentavano quanto fosse ancora giovane e bello In quel momento il corpo di mia madre ha smesso di essere mia madre Il cordone è stato reciso nuovamente definitivamente Un rigurgito di nausea e dolore mi ha lacerato il ventre Il mio corpo nato dal suo scosso da un irrefrenabile pianto E da quel momento ho smesso di essere figlia Ho smesso di essere Flavia Novelli
Id: 60063 Data: 04/09/2020 09:09:17
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Qualcuno un giorno ce lo dirà
Non provavano più pena l’uno per l’altro Nessuna compassione ed empatia La miseria e la disperazione non apparteneva alla loro nazione La morte la portava da lontano il mare non era cosa da cui farsi angosciare Meglio pensare ai propri giardini e ai propri bambini che gli altri non erano affar loro Finché un microscopico nemico li ha mostrati indifesi atterriti dai bollettini di guerra che questa volta riguardavano loro Con la tragedia della pandemia riscoprirono la pena la compassione e l’empatia Si sentirono nella disperazione un’unica popolazione E quando l’emergenza finì... La storia si ferma qui Il finale non è ancora stato scritto Non ci è dato di sapere se tutto tornò alla cinica normalità o se ci fu il risveglio di una nuova umanità Qualcuno un giorno ce lo dirà Flavia Novelli
Id: 57660 Data: 27/03/2020 19:08:55
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Il tempo sigillato
In questa sgomenta attesa di chi lotta in trincea e di chi vive in una tregua sospesa si sigilla il tempo infetto Il tempo malato in cui ci si guarda con sospetto mantenendo le distanze ognuno rintanato sotto il proprio tetto Dai balconi e dalle finestre scorre la vista sul mondo silenzioso e inanimato Anche le ambulanze attraversano le città deserte con le sirene spente mentre i telegiornali contano le assenze al quotidiano appello Flavia Novelli
Id: 57586 Data: 24/03/2020 12:05:32
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Torneranno i giorni
Ci sono stati i giorni dei contatti carnali degli abbracci e delle strette di mano come gesti quotidiani normali Ora viviamo giorni di distanze imposte e di affettività composte nelle nostre case rintanati in città inanimate e ovattate Delle nostre parole possiamo regolare il volume dei nostri sguardi la risoluzione ma non possiamo trasmetterci l’odore o testare la morbidezza della pelle Ma torneranno i giorni dell’umana fusione e saranno più consapevoli dopo essere passati attraverso il setaccio della ragione dell’astinenza che ci arricchirà della comprensione del valore profondo di ogni abbraccio di ogni stretta di mano di ogni carezza di ogni bacio Flavia Novelli
Id: 57388 Data: 13/03/2020 20:03:50
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in silenzio ti risponderò
Amore mio come riposerai stanotte sotto lo sguardo vigile di questa luna storta che inclemente ci osserva e giudica rapportandoci allo spazio celeste Riposi in pace o ti tormentano le nostre umane debolezze Non lo rivelerò alla luna puoi confidarmelo sottovoce senza svegliare la notte e io in silenzio ti risponderò Flavia Novelli
Id: 57367 Data: 12/03/2020 16:13:30
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Brava bambina
Brava bambina obbediente ed educata lavata e improfumata inquadrata come una tela nella cornice Bella da guardare bella da toccare bella da far male da farti male con sguardi e mani pesanti Brucia la cornice ed esci dal quadro Risorgi come un’araba fenice imbrattata di colore Conquistati l’amore di chi ti sa guardare e accarezzare senza farti del male Insegna al mondo quanto vali e non permettere a nessuno di spezzarti le ali Flavia Novelli
Id: 57303 Data: 09/03/2020 13:56:17
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Lisoformio
Il lisoformio strofinato sulla superficie dei desideri sfregando con accanimento gli aloni lasciati dalle passioni disinfettando le ferite procurate dalle illusioni ha assottigliato lo strato di pelle che ci divide dal mondo che ci separa dalla vita che ci rende contagiabili e fragilmente umani Flavia Novelli Foto da coreografia di Pina Bausch, Barbe Bleue di Béla Bartók
Id: 57210 Data: 05/03/2020 09:03:29
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Nuca
E della testa chinata e avvolta in un panno di cera non ricordi il volto solo la nuca pesante nudamente esposta alla lama delle tue dita che un tempo ne accarezzarono la pelle di cuoio spesso profumato di tabacco e ora rabbiosamente graffiano quella virile assenza che scivolava d’estate lungo la schiena sudata desiderata amata Flavia Novelli
Id: 57193 Data: 04/03/2020 15:32:19
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Marina e Ulay
Di amore e arte Di sguardi rubati all’infinito Nell’eterno istante in cui si realizzò la fusione foste un’opera d’arte che si distrusse nel contatto delle mani nell’umano lacrimare Nella vampa corporea si sciolse la pubblica messa in scena e restituì alla non ingannevole realtà un uomo e una donna Flavia Novelli
Id: 57167 Data: 03/03/2020 09:19:30
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L’entropia dei sentimenti
L’entropia dei sentimenti e delle umane passioni che ti trasforma e disorienta in un continuo trasferimento di calore di eccitazione e dolore fino all’equilibrio completo fino a che nulla può più accadere nulla può più cambiare fino alla morte fredda dell’annunciato finale Flavia Novelli
Id: 57080 Data: 28/02/2020 12:52:33
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Questa strana patologia
Non so se abbia un nome questa strana patologia che mi induce sempre più a prediligere la parola scritta a quella orale a rintanarmi in una solitudine afona infastidita dall’inutile parlare Se ho bisogno di dire qualcosa scrivo altrimenti taccio preferisco osservare e ascoltare piuttosto che balbettare parole che non sarebbero comprese Mi spoglio di tutte le attese del colloquiare e in silenzio scrivo senza pretendere risposta Flavia Novelli
Id: 56996 Data: 24/02/2020 11:41:02
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Il rosario dellattesa
Ogni giorno ho sgranato il rosario dell’attesa consumando le dita maledicendo ogni ferita L’ho indossato sul petto con benevolenza e con sensuale diletto oltraggiandolo con l’impudico calore della carne Questa notte con veemenza ho reciso il filo e ogni grano liberato ha violato il suo destino scivolando come l’antica cesta sul Nilo sino al delta fertile del mio inesplorato bacino
Flavia Novelli
Opera di Rosario Catino
Id: 56931 Data: 21/02/2020 11:09:57
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La luminosa lama oscura
Con passi lenti e pesanti ci siamo avvicinati alla porta socchiusa Con occhi sognanti ma stanchi abbiamo scrutato la luminosa lama oscura che dalla fessura filtrava orizzontale e tesa sotto la nudità indifesa dei nostri archi plantari Le articolazioni della mia spalla sinistra della tua spalla destra si sono all’unisono attivate le braccia sollevate le dita delle mani allungate verso la maniglia su opposti versanti Per un attimo esitanti poi inesorabilmente decise Una ad aprire L’altra a chiudere Flavia Novelli
Id: 56742 Data: 13/02/2020 16:10:35
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Ci vediamo ieri
E tu che dicevi non andare mentre il treno già fischiava e gli affilati binari tagliavano la vostra distanza fatta di alibi paure inconfessabili desideri incauti pensieri Ci vediamo ieri al solito posto dove non ci siamo visti mai Flavia Novelli
Id: 56640 Data: 08/02/2020 17:55:51
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Il narcisista
Con il suo copricapo dorato il narciso baldanzoso avanza circondato dal suo fedele esercito di scimmie volanti A distanza annusa la sua nuova preda empatica e gentile da lusingare e poi schernire con accurate pause tra presenze e assenze Con un guinzaglio di parole la porta a spasso la conduce dove vuole e poi si volge altrove verso un nuovo odore più forte e acre con cui condire la sua incapacità di dare e ricevere amore Flavia Novelli
Id: 56611 Data: 07/02/2020 14:21:03
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Insonnia
Invidio il tuo corpo e la tua mente che si abbandonano al sonno in un istante senza opporre resistenza mentre io dibatto con membra smaniose e pungolanti pensieri che non riesco a far tacere Quando poi si fa strada una poesia allora sì che è un vero tormento I casi sono due La ripeto a mente con la speranza così di ricordarla al mattino finché non mi addormento e al risveglio l’ho dimenticata con la frustrazione e la convinzione di aver perduto quella che sarebbe stata la poesia più bella mai scritta in vita mia Oppure dopo lungo tentennamento cedo maledicendo questo e quello mi alzo e scrivo la benedetta poesia che ovviamente al mattino mi appare la più brutta mai scritta in vita mia E anche ora tu sei qui accanto a me che hai chiuso gli occhi e dopo un secondo hai cominciato a russare Ed è perfetto così Sei perfetto così Vorrei anch’io saperlo fare invece di rimanere sveglia a pensare a scrivere e a scrivere pure male Flavia Novelli
Id: 56595 Data: 06/02/2020 19:21:21
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Il ragno
C’è sempre una tela C’è sempre un ragno C’è sempre una mosca che nella tela del ragno resta imprigionata attratta dalla sua bellezza La mosca si lascerà mangiare perché è nella sua natura lasciarsi catturare dal ragno ... Ma questa volta la mosca ha sconfitto il ragno È sfuggita al suo abbraccio mortale Si è liberata dalla tela tessuta con calcolata maestria ed è volata via
Id: 56414 Data: 30/01/2020 11:59:45
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Ametista
Una pietra dura incastonata con un filo di rame a un anello troppo stretto Un’ametista di scarso valore riposta nel cassetto in attesa di ore più sottili per lasciarsi indossare Flavia Novelli
Id: 56286 Data: 23/01/2020 13:57:46
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Duole
Duole il silente rancore e l’impossibilità di esprimere l’amore Duole il silenzio e l’eccesso di inutili parole Duole l’amore quand’è perso e quand’è disperso nel tempo Duole il diverso senso dato alle ore al tempo e alla distanza Duole questa stanza e questo letto che si nutrono di penombra e di sonno per cercare di cancellare il sogno
Id: 56259 Data: 22/01/2020 10:20:01
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Il lustrascarpe
Lustrami le scarpe mi dice l’uomo col cappello e io inginocchiato diligentemente obbedisco Sono un professionista della pulitura e lucidatura Le tue scarpe faccio tornare come nuove Mi accontento di una moneta per farti camminare con lucido orgoglio Tu pensi sia tutto ciò che voglio Tu pensi sia tutto ciò io possa meritare Tu pensa a camminare con le tue scarpe pulite Io con la coscienza pulita con orgoglio mi inginocchio
Id: 56228 Data: 20/01/2020 12:14:50
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Preme la notte
Preme la notte contro le palpebre assottigliate dal tempo Un frammento di memoria si insinua nell’arco cigliare e lo fa lacrimare Scocca la freccia dei ricordi dritta puntuta precisa verso il bersaglio che fa più male Trafigge il punto centrale ed è un lento sanguinare Mentre la notte resta a guardare Flavia Novelli
Id: 56124 Data: 14/01/2020 13:24:42
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