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Raccolta di poesie di Scanferla Adriana
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Candele e stelle

CANDELE E STELLE

Potere nemico oscuro della vita,
che snaturi la mistica dell'essere
imbrigliando i gemiti dei poveri;
caos di burattini in palma di mano,
tu semini dolori pungenti come cardi.

Il gioco di vento e pioggia si è verificato
e soffia sulle montagne e sotto gli alberi,
assecondando i bombardamenti del tuono
che rimbomba nel vuoto in ogni valle.

Viene l’inverno, la nebbia d'inverno,
inverno la neve, la pioggia d'inverno.

Il ricordo dei capitoli e la visione della vita,
candele e stelle che alimentano il pensiero,
estendendo l'universo in una strana magia,
dove i fantasmi svaniscono nella nebbia.

Non deve essere spezzata
o strappata la vita,
né abbracciata con nostalgia.

E l'universo vive, ama la vita,
chiaro è lo spazio e la luce del mattino,
i sogni della giovinezza , la fragranza
dei fiori di speranza a primavera
e la bellezza del profondo di corallo.

Nella struttura di un sognatore,
il fascino può
abbandonarsi alla dolce melodia
dell’usignolo che insegue l’alba;
così il sangue nel cuore dei giovani,
dimenticando cautele alla luce dei suoi sogni,
alimenta dalla cenere fiamme libere.

Ecco, la bellezza che non muoia,
immortalata nel solco e nel seme,
nel gusto di frutta,
nel profumo dei fiori
sopra ai campi.

27 Dicembre 2010
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CANDLES AND STARS
(by Adriana Scanferla)


Power, you are the dark enemy of life,
you distort the mystique of existence
stifling the groans of the poor;
you hold a bunch of puppets in your palm,
you sow pain stinging as thistles.

The play of wind and rain has been confirmed,
it blows in the mountains and under trees,
favoring the bombardment of thunders
that resound in the air of every valley.

Come winter, the fog of winter,
winter with snow, the rain of winter.

The memory of life’s vision and its chapters,
the candles and stars that feed the mind,
extends the universe in a strange magic
where ghosts vanish into the mist.

It must not be broken
or torn away from life,
nor embraced with nostalgia.

And the universe lives and loves life,
space is clear and the morning light,
the dreams of youth, the fragrance
of the flowers of hope in spring,
the beauty from the deep of corals.

In the structure of a dreamer,
fascination may
surrender to the sweet melody
of a nightingale chasing sunrise;
thus the blood in the heart of the young,
forgetting caution in the light of their dreams,
feeds on ashes to free the flames.


This is the beauty that should not perish,
immortalized in earth and seed,
in the taste of fruit,
in the scent of flowers
all over the fields.

Translated by:
Ute Margaret Saine & Adriana Scanferla

Id: 17111 Data: 21/10/2012 23:22:12

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La Clessidra




Su attonito fondale denso
di declinanti nuvole
più su dei marosi spiccano
piccoli scafi.

Superflui gemiti e prolungate angosce
stipano la barca tana ormai incerta
dal chiarore dei fulmini irradiata
inondata dalla pioggia e scossa al vento.

Ora che trabocca già la notte
Il troppo sopportare è disumano
poiché è del male l'attesa inquieta
Il peggiore degli affanni.

Libra un gabbiano sopra alla battigia
dove il bimbo frugando nella rena
fantastica castelli inespugnati
che il perenne flusso di marea
spietato distoglie.

Così io volando sull’onda
Invento l’ istante trascorso
e dai fantasmi assorta trascuro
di rimandare la clessidra al tempo
così che sabbia di vita resta al fondo
Racchiusa e inerte sotto vetro.

1 Dicembre 2010
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THE HOURGLASS (by Adriana Scanferla)


On an astonished bottom dense
with declining clouds
small boats stand out above
the waves.

Superfluous moans and prolonged anguish
clutter the boat a now uncertain lair
of light illuminated by lightning
flooded by rain and rocked by the wind.

Now that the night is overflowing
suffering too much is inhumane
because the restless expectation of evil
is the worst of all troubles.

A seagull hovers above the water's edge
where the child digging in the sand
daydreams unconquerable castles
that the perennial flow of the tide
ruthlessly destroys.

So flying on the waves
I invent the elapsed moment
and absorbed by ghosts I neglect
to reset the hourglass for the time
so that the sand of life stays at the bottom
Enclosed and inert under glass.

Translated: Ute Margaret Saine




Id: 17049 Data: 18/10/2012 18:49:14

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Maschera Bifronte

Dietro la prima fattezza
il sangue filtra mischiato a sudore
conseguenza del faticare
su bocca contorta da ghigno impaziente
incombe fronte sdegnata.

Altra maschera è dolce e appassionata
partecipe e misericordiosa in Dio
come chi ha appreso il dolore e l’assenza
Dolci baci profusi alle tenere carni
nei frammenti di istanti
trafugati alla cura di vivere
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TWO-FACED MASK

Behind the first feature
blood is filtered mixed with sweat
a consequence of the effort
over a mouth twisted by an eager grin
hangs an indignant forehead.

The other mask is sweet and passionate
sharing and merciful in God
one who has learned suffering and absence
Sweet kisses lavished on tender flesh
in the fragments of instants
stolen from life’s cares.

Translated by Ute Margaret Saine & Scanferla Adriana


Id: 10957 Data: 08/11/2011 19:55:29

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Illusa

Hanno ingrassato la sposa nera
come l’oca per il pranzo di Natale.
Sfilano manichini anoressici
testimoni di un’eleganza artificiosa.
Illusa non sei padrona, ma solo schiava
di parole sciupate e sdruciti pensieri.
Vorrei farmi riassorbire dal tempo
e insieme a lei la Prima tragica
addentare la mela e sopprimere
per smoderato amore il mio rivale.

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DELUDED (by Adriana Scanferla)

They fattened the Black bride
like a goose for a Christmas dinner.
Anorexic mannequins parade
testifying to artificial elegance.
Deluded, you are not the mistress,
but only the slave
of wasted words and worn-out thoughts.
I want to be swallowed up by time
and with her the First tragic one
bite the apple and suppress
my rival out of immoderate love.

Translated by
Ute Margaret Saine (California, U.S.

Id: 10956 Data: 08/11/2011 19:45:52

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Gli occhi della notte


Vieni notte o mia cara
A livellare nostalgia
Sul litorale dei miei dubbi
Dove lento frange il suo ricordo

Ho il cuore martellante
Sopra l’incudine del desiderio
Mentre furente vaga il pensiero
Tra sperma intellettuale ed ombre

Larve del rimpianto acquetatevi
Inutile il lancinante lamento
Non voglio tornare a voi

Non importa quanto il mio cuore pulsi
Troppo ho sperimentato l’incertezza
Ed il sapore amaro del suo amore
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EYES OF THE NIGHT
(by Adriana Scanferla)

Come, o my dear night,
to level the nostalgia
on the coast of my doubts
where slowly its memory crests.

My heart is pounding
on the anvil of desire
while my thoughts furiously roam
between intellectual sperm and shadows.

Be quiet, larvae of regret,
your stinging lament is of no use,
I will not return to you.

No matter how much my heart is beating,
I have experienced too much uncertainty
and the bitter taste of this love.

The light in the eyes of the night,
is vanishing in my misty tears.

They slowly drip
and sink,
on me,
on us.

Translated by: Ute Margaret Saine




La luce negli occhi della notte
Sta svanendo in nebbiose lacrime
Lentamente colano
e affondano
su di me
su di noi




Id: 10886 Data: 05/11/2011 00:11:45

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Rifugio alpestre

Nel mezzo del catino di montagna
s’eleva indomito il campanile
il cui tocco di campana scandisce
la cadenza del lavoro.

Nella baita alpestre rifugio all’agnello
s’ode un Sanctus…scampanio cadenzato
ignaro l’innocente poppa e slatta
mite da subito arreso
al sacrificio pasquale.

Al pari noi docili rassegnate pecore
strappiamo coi denti all’erba verde
l’incerto domani
e senza sosta attorciamo
all’ordito di filo spinato
le nostre impazienze

Quale affanno di bimbo poco amato
che incedendo mesto a testa china
Scalcia i sassi e già soppesa
il fardello della vita.
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ALPINE REFUGE (by Adriana Scanferla)

In the middle of the mountain basin
stands the indomitable bell tower,
its tolling bell marking
the cadences of labor.

In the Alpine hut, a refuge for the lamb,
a Sanctus is heard... in a cadenced peal;
unsuspecting the innocent creature suckles
and is weaned, then humbly subjected
to a sudden Paschal sacrifice.

And thus are we, like docile, resigned sheep,
tearing out the green grass with our teeth,
feeding on an uncertain future,
while incessantly
our impatience gets tangled up
in the twists of the barbed wire.

Ours is the grief of an unloved child
which walks unhappy, with bowed head,
kicking the stones and already weighed down
by the burden of life.

Translated by :
Ute Margaret Saine



Id: 10850 Data: 02/11/2011 20:20:47

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I tuoi fiori






C’è un’ampia chiazza viola porporina
nel minuscolo giardino a cui m’affaccio
tra ventagli di palme ed il banano
che infruttifero si spegne alla brina

Tra le azalee dalle lustrate foglie
le rose imbastardite nei colori
bianche screziate rosse e gialle-arancio
mirabile armonia ammantata di spine

Mi donasti quella tua rara semenza
avvolta in vecchia carta di giornale
dopo che avevo espresso dei tuoi fiori
il mio stupore a rimirar pazienza

Alda mi hai salutato e lo sapevi
Terra nel cimitero di montagna
vicino al cuore del fratello partigiano
trucidato dai tedeschi a sedici anni

Andava su pel monte mi dicesti
a consegnare pane e informazioni
e quando fu agguantato coi compagni
a non tradire furono in tre eroi

Anche tu inerpicavi alla montagna
a pascolare mucche e raccattare fieno
e mai ti passò l’idea di contemplare
senza la gerla e con le mani in mano

Presso al torrente dove io sovente
a contar sassi vado e a rimirar farfalle
il sole il cielo e l’ acqua cristallina
e i verdi i monti a sorvegliar la valle

Tu sulla selce ghiacciata dall’inverno
lavavi i panni di chi alla miniara
strappava oro e vita e la rendeva
che ancora zeppo ne è il camposanto


6 Luglio 2011

Id: 10011 Data: 13/09/2011 00:35:44

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Ultimo tragitto




Ti ho conosciuto privo di vita
steso sul gelido marmo
di un disumano obitorio
in un dicembre senza sole.

E freddo faceva davvero
da farti morire così
per strada coricato
presso il muro dei giardini.

Ultimo tragitto all’isola quieta
la lancia scava l’onda in laguna.
Mia madre taceva afflitta
e io nemmeno ti conoscevo.

Ti era stata matrigna la guerra
undici anni di azzardi e paure
e nemmeno uno straccio di pensione
da potere tirare i remi in barca.

Successe qualche tempo prima
procedendo di sera sulla riva
un’ombra discosta intabarrata.
Lei si arresta sgomenta e dice
“Quello è tuo padre”.

Id: 9205 Data: 11/07/2011 00:44:39