I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
Chi sono io, di Angela Davis
Chi sono Io di Angela Y. Davis Chi sono io Io non lo so So cosa sono le etichette che mi hanno dato Sono un essere umano -cosiddetto- Ma tu ora dimmi qual è una specie non umana che non abbia in sé un che di umanitario - che diresti? Sono lesbica Si, amo le donne ma ora scelgo con attenzione e sebbene stanca di dar fiducia, sono affamata d’amore Sono una vecchiaccia Anziana avvizzita dalla vita Mi sento così attempata e stanca a volte E tanto addolorata da ciò che io vedo e altri no Anche se raramente vedo cosa è giusto di fronte a me Sono una bambina Mi guardo con stupore la società mi blocca la mente Sono felice delle piccole cose della vita Ho poca esperienza ma ho visto anche troppo Credo ancora all’amore, tanto sono ingenua in cose di cuore Sono una che scrive Autrice di varie storie d‘ amore, di vita, di cose da capire anche se non le capisco ancora bene Sono una poetessa così almeno mi dicono Di raro la mia penna tocca la carta e penso a cos’è importante in cuor mio I miei sentimenti scorrono liberi in versi e a volte no Sono una pacifista Aborro l’odio e la violenza che distrugge amore, vita e anima Convinta che ci possa sempre essere una via pacifica se si è disposti a cercare il proprio cuore e la propria anima Ma so che può riuscire difficile rinunciare all’orgoglio e provare Sono una sopravvissuta Tante battaglie ho affrontato Comunque ne sono sempre venuta fuori ma non del tutto perché non è così semplice Strada facendo nella vita ho dovuto fare sacrifici ma qui io resto, in calmo rifiuto e così per sempre Pur essendo trascurata, sbattuta e a volte disorganizzata Chi sono io Penso soprattutto di essere un individuo < < < <
Who am I; ho tradotto per La Recherche questa poesia in cui Angela Davis si presenta. Ma chi è Angela Davis oltre “le etichette”, le definizioni attribuitele via via fin da giovane. Dall’infanzia nel sud razzista dell’ apartheid, all’impegno giovanile politico, fino a scrittrice e politologa. La poesia è di dieci strofe che iniziano con una breve frase che via via si complica in versi sempre più lunghi, complessi e forse contraddittori. Adolfo Sergio Omodeo
Id: 40457 Data: 30/11/2016 17:00:21
*
Lungo scioglilingua delloca al miele
LUNGO SCIOGLILINGUA DELL’ OCA AL MIELE di Adolfo Sergio Omodeo L’ochetta giuliva spalmata di miele si crede una crema condita ai canditi Il laido maniaco la spalma con calma si mostra compìto ma è un tipo ambiguo Più lunghe le unghie con cui l’accarezza più miele raccoglie che poi se lo lecca Così che si dice candito che additi ti allunga le dita e addolcisce la vita Più laido è il maniaco che gioca con l’oca più piace a quell’oca che lui se la giochi Più sciocca è l’ochetta più miele ci metti e più è dolce il gioco del suo lecca- lecca Poesia inviata nell'Agosto 2016 per il concorso di poesia erotica del Salotto Erotico italiano, concorso rimasto senza seguito alcuno, malgrado la quota di iscrizione pagata.
Id: 40263 Data: 16/11/2016 16:49:42
*
Ambasciator non porta pena
AMBASCIATOR NON PORTA PENA Con una stella rossa di traverso sul berretto \ di quelli di pelliccia \ con le orecchie (dono della Delegazione di Ritorno) Venne di corsa e gridò evviva ( o forse sfiga!) Compagni abbiamo perso …la partita! E maledisse lo stress, il consumismo, l’arrivismo e le masse, e l’odio di classe e chi lo fomentasse E poi predisse - che tutti ci si unisse nel nome del progresso E chi è fesso a sue spese si estinguesse ! Adolfo Sergio Omodeo Concorso di poesia satirica 1° Giugno 2014 “I FIORI DEL BENE” III EDIZIONE attestato speciale per la sua interpretazione del concetto di satira offerto con la sua opera “Ambasciator non porta pena”. Il Presidente Nomedia onlus taranto Carmen D’Incecco Il Presidente del concorso Manuel Di Bartolo
Id: 39339 Data: 12/09/2016 17:40:09
*
Il taumaturgo
IL TAUMATURGO Tu dimostra un miracolo in pieno mercato e tutti rimpiangeranno di non averti adorato Per esempio baciare la bambina lebbrosa senza dire alla mamma che non è velenosa E che vedano tutti come sei virtuoso O di dargli uno schiaffo che nessuno si aspetta allo storpio che arranca ogni passo più stanco e vedrai con che slancio si prosterna nel fango E poi fatti pregare finché paghino il doppio e non sembri arroganza che non sveli i tuoi trucchi … e si tenga lo sciocco il proprio malocchio Adolfo Sergio Omodeo
Id: 39244 Data: 05/09/2016 16:16:27
*
Concerto tzigano
IL CONCERTO TZIGANO Sotto il palco, le ruote delle sottane delle gitane come grandi corolle di fiori che la musica scuote Ma perchè tante pantere
acquattate nell’ombra? Ma chi smetterà di suonare se tutti battono le mani...
Adolfo Sergio Omodeo "Concerto Tzigano", è pubblicata in "Zingari e NO" di Adolfo Sergio Omodeo, (ed. sensibili alle foglie, 2016).
Id: 38966 Data: 10/08/2016 17:00:29
*
Miracolo sinto
MIRACOLO SINTO … E il pellegrinaggio ritorna, di nuovo nei giorni del Santo - ma cosa credevi che un santo ci faccia apprezzare i pezzenti? - io non credevo più niente, da tempo ma costi che costi ero lì per ripetere un voto fatto dalla mia gente Ma non chiederò scusa a nessuno \ se per questa ragione ho dovuto pagare con la mia umiliazione Adolfo Sergio Omodeo "Miracolo Sinto" è stata premiata al festival "Amico Rom", Lanciano (CH) 1994.
Id: 38965 Data: 10/08/2016 16:55:37
*
new york ’77
New York 1977 ad Angela Davis Se \ non avessi mai giurato il falso per un visto (o\oh ! non fossi mai stato comunista) mai avrei visto New York e le sue belle e snelle \ Torri Gemelle seppure piatte come fanciulle troppo piatte che ben disse “Stetson” E la fiumana di giacche cravatte tailleurs e tacchi a spillo che ne usciva dagli uffici \ torva incontro ai turisti con l’occhio perso \ alla volta del cielo . . . Né avrei mai visto la piazzetta dove belli e bulli bivaccavano i pompieri volontari in posa con le loro vecchie autopompe \ rosso acceso … Né (ancora \ allora) la vetrina all’incrocio dove il Duce grande in foto accanto alla bella Sofia Loren truce mirava verso Cina Town che avanza\va lenta \ verso la nostra cara \ Little Italy Ma chi pianse Harlem minacciata da una folla di vestiti senza testa… Io la vidi gloriosa di teste \ con la cresta Adolfo Sergio Omodeo New York 1977 to Angela Davis If \ I had never committed perjury for a visa (or\oh ! I had never been a Communist) never would I have seen New York and its beautiful and slender \ Twin Towers though slender like maids with no breasts well said “Stetson” And a crowd of jackets and ties tailleurs and high heels flowed out of offices \ surly towards the tourists with their eyes lost to the vast sky… Nor would I have seen the widening where the good and the bad camped out the volunteer fire fighters posing with their old vibrant red \ fire engines . . . Nor (still \ then) the shop window at the crossing where the Duce, large in photo next to the beautiful Sophia Loren menacingly gazed toward China Town that advance\d slowly \ toward our dear \ Little Italy But who cried Harlem threatened by a crowd of clothes without heads... I saw it proud of heads \ with crest Adolfo Sergio Omodeo Translated in collaboration with Magda Sampson and Giovanni Menegalle.
Id: 38622 Data: 13/07/2016 15:47:45
*
Mal d’ Africa
MAL D’AFRICA In piena Africa all’equatore in mezzo a un piazzale deserto e assolato vidi uno \ scuro in volto con un cappotto pesante blu scuro, stile beneficenza nostrana, fermo e teso come fosse stato in attesa di prendere un bus troppo pieno. Con in mano una spada masai nella sua guaina color rosso sangue. Forse anche lui curioso di me. Io, però lo evitai. Karen Blixen disse che l'Africa è una più pura civiltà di valori ma ahi, come lei non vi tornai! Adolfo Sergio Omodeo Pubblicato in "Una poesia per l'Africa" ed. l'Africa chiama onlus
Id: 38038 Data: 30/05/2016 16:20:03
*
Quasi Ulisse
QUASI ULISSE (Il proco e l'ancella) Che trami la regina le sue trame infinite nelle sue segrete stanze superiori purch'io veda ancora la sua bella ancella quando sale ilare e ardita su per l'erta scala ... Io, che per quanto fossi stato vecchio e stanco e incattivito dalle ferite della vita o reso arguto dagli scherzi del Fato Avrei creduto anch'io d'essere Ulisse se al momento di partire anch'io trovassi una ragazza in fiore che mi dica che mi amerebbe per sempre se restassi e mi sorrida fino a che perfino io \ ci creda ..... Ma cos'hanno da urlare con tanto furore stasera questi cani alla luna?! Tanto più che stasera nel cielo la luna non compare neppure Ho paura che accada qualcosa o che arrivi qualcuno Ma tu non mi credi e ancora sorridi ..... Ma chi tese il grande arco obsoleto e disuso alle mie spalle ... e chi rise !? E chi appese la mia bella tra le ancelle appese come colombelle su un carniere ... E chi non rise ?! Adolfo Sergio Omodeo Pubblicato in Aa. Vv. "Trofeo Umberto Montefameglio 2012-2013" ed. Montedit
Id: 37976 Data: 26/05/2016 17:23:54
*
Cave Canem
I CANGATTI ( a Spartaco, 1° sec. a.C)
Quando assemblarono geneticamente i primi can-gatti da combattimento tutti scommisero con entusiasmo su questo nuovo gioco d’azzardo Ma can-gatto non mangia can-gatto neppure giocavano a scacchi A noi ci chiamavano fiches Le sperperarono in poche manches Adolfo Sergio Omodeo <><><> AMORE non AMORE (a Bruna Sartena, psicologa) L’amore non corrisposto è come un cane depresso che guida il suo buon padrone al supermercato a comprare croccantini cattivi e avariati … per vedere se quello perplesso li assaggiasse anche lui Cosicché ne muoiano insieme contenti \ tra atroci tormenti Adolfo Sergio Omodeo <><><> CANI E CAMION Quando i vecchi cani combattono contro i camion Chi li conobbe da giovani non dice nemmeno Che strano \ stamani sembrava star bene Adolfo Sergio Omodeo Presentato al concorso “che bel cane” 2016 di Les Cahiers du Troskij Café, ed. Montegrappa
Id: 37083 Data: 29/03/2016 18:24:39
*
X Haiku
X HAIKU Rana medita sul loto Il serpe spia Salto in ascesa § Bravo l’allievo La freccia non mirata centra il maestro § Bambina buona lecca i sali da bagno rosati & piange § Bambina triste dispersa al mercato cerca la mamma § Mappa: Voi non siete qui!
Mandala errato o \ è la Via… § Sotto i bonsai del grande giardino zen or vedo il Drago § Trema la viola Urlo di falciatrice rabbiosa incombe § Origami di pace nella ventola Nessuno scampo § Mai più equinozi Neon nei sotterranei Ruspe a Stonhenge § Si schiude l'uovo di drago. Coccodrillo piangerai poi... Adolfo Sergio Omodeo Finalista ANPF Premio Nazionale di Filosofia "Le figure del pensiero" 2013-2016.
Id: 37082 Data: 29/03/2016 18:20:11
*
Bucolica urbana
BUCOLICA URBANA
Dovrei comperare dei grossi fiori di plastica rossa per cercare di rallegrare le piante riarse in terrazza
Che sembrino un po’ più vivaci se non proprio vive e felici recluse nei vasi assolati
Solo l’agave tende con le unghie e coi denti ad acchiappare il sole prima che faccia sera
… e chi brucherà questa poca erba-gatta rinsecca se la gatta scappa ?
§
Ma laggiù cosa tirano su quelle gru ? la città !?
Ma valà \ quella cresce da sola cercandosi il sole e la gloria lasciandoci in fondo nell’ombra
E quando tutte le gru avranno ripiegato le ali sulle loro ruote dentate
e se ne saranno anche andate Allora vi accorgerete che non avranno lasciato nemmeno un prato
§
… Ma cosa sarà del nostro amato giardinetto sul terrazzo assolato
con la secchia con le bucce di frutta e le erbacce tritate con cura per fare il terriccio migliore
Quando il Sole esploderà sulla Terra divorandosi mezzo Sistema Solare disperdendo gli avanzi in distanza
Adolfo Sergio Omodeo
Id: 35430 Data: 19/12/2015 20:39:50
*
Bambini scampati e/o a rischio di naufragio
BAMBINI SCAMPATI e\o A RISCHIO DI NAUFRAGIO
Mendicanti \ bisognosi \ profughi e\o clandestini \ senza reddito fisso \ senza fissa dimora bambini non accompagnati e \ o non - abbandonati attenzione!! attenzione… .
attenti alla fila incalzante della mensa dei poveri
attenti ai cancelli automatici ai loro passaggi vietati con responsabilità declinate
…E tu mia lontana amica gitana \ attenta ( come sempre sei stata)
a non dare a nessuno nemmeno l’impronta della piccola mano della tua bambina ridente o impaurita
che vada domani regina tra pescatori di perle, anche lei come te .
Attenta! che formiche feroci assaltano ancora i muri grigi di piastrelle sbrecciate di infide accoglienze \ voraci.
Adolfo Sergio Omodeo
Id: 35429 Data: 19/12/2015 19:28:36
*
Homo homini lupus
HOMO HOMINI LUPUS
( Per l’ambigua stella dei suoi occhi d’oro in distanza mi sarei perso nella notte al Polo e non solo da solo…)
… Senza più slitta né cani arrivai appena in tempo per cena all’appuntamento all’accampamento lontano
però nessuno di loro seduti si fece da parte scansandosi un poco perché mi scaldassi le mani e i piedi gelati alle ultime braci del fuoco
e neppure nessuno mi offrì un po’ di zuppa di cane per alleviare la fame per arrivare a domani
Poi ripartirono tutti di fretta per non smarrire la pista nella bufera imminente e qualcuno ( sfottendo) mi disse \ sta’ attento che senza slitta \ sei lento
Rimasi solo in un lampo …….. Ma adesso che arrivano i lupi mi porteranno con loro andremo correndo nel vento urlando alla luna d’argento in mezzo a distese e dirupi e crepacci di ghiaccio
inseguendo noi \ loro
i cacciatori d’oro!
Saremo felici alla fine dormendo abbracciati in un mucchio sotto le calde pellicce . Adolfo Sergio Omodeo Curriculum: L’autore è psicologo, impegnato come operatore sociale, scrive poesie persuaso che possano esprimere situazioni dell’animo umano meglio della psicologia. Vive e lavora a Padova
Id: 35428 Data: 19/12/2015 19:23:21
*
Le preghiere dei bambini
LE PREGHIERE DEI BAMBINI poesia di Adolfo Sergio Omodeo
Le preghiere dei bambini sono come le letterine a Gesù Bambino, ci sono quelle belle e colorate, ma pure quelle scritte con la biro, oppure scritte con una matita spuntata come fossero graffiate su un muro, altre bisbigliate timidamente e altre urlate disperate… A tutti risponderà Gesù Bambino… Anche al bambino che gioca a salvarsi, con un camioncino di legno che perde le ruote correndo, e gli ricorda la sua fuga in Egitto Anche alla bambina che tiene stretta la sua piccola bambola rotta e non vuole deporla, per paura di averla persa per sempre, come morta Anche al bambino incerto nei gesti o nella mente, come forse si sentì a suo tempo Gesù bambino, nel Tempio coi sapienti Gesù Bambino scende dal Cielo per tutti i bambini del mondo, ma soprattutto per quelli che sono più in difficoltà nel nostro mondo… Per il piccolo profugo, disperso da solo sulla terra di nessuno, che ha terrore di tutti ma spera che qualcuno lo ritrovi Per la bambina, triste di vergogna, venduta al mercato degli schiavi, con ancora soltanto gli orecchini d’oro della nonna Per il bambino impedito, cui si confonde la mano con cui scrive, e che dice a sé stesso: Dio mio dove sarai mai ora, ma poi dov’ero io? A loro Gesù risponderà: non vi ho abbandonato, io vivo in voi…. e a tutti i bambini del mondo dirà: non abbandonate mai più nessuno al mondo, ed io sarò con voi.
Id: 35427 Data: 19/12/2015 19:17:58
*
Chiarastella di halloween
CHIARASTELLA DI HALLOWEEN Suona a festa \ stanotte ridesta anche chi è morto ! Noi, vecchi gnomi stanchi grigi spettri anelanti maschere senza denti di rimorsi e\o rimpianti speravamo dolcetti In \ vece che sberleffi Ci accogliessero al desco per questa mesta festa Se nessuno risponde suona \ suona più forte forse lo zombi è morto per questo non ha aperto Ma forse si diverte chiuso dietro la porta lasciandoci nel fango di gelide pozzanghere finché non scada il tempo e via ci porti \ il vento Ma non ci strazi omai tanta malinconia per questo \ per far festa diventiamo \ molesti Suona ancora più forte Suona \ a tutte le porte ! Adolfo Sergio Omodeo Pubblicata su Quaderni, Montegrappa edizioni 2015 L’autore: Psicologo e saggista, scrivo poesie, persuaso con Freud che la poesia possa dire prima, quello che la psicologia capirà dopo. Così nel mio ultimo libro Zingari e No, (Ed. sensibili alle foglie) intreccio l’analisi dei problemi, con poesie altrui e mie. Scrivendo poesie, coltivo parallelamente sia il contenuto (trama, immagini ecc.), sia la forma espressiva (dalla sintassi alla metrica). Per es. il lamento dei revenants respinti come mendicanti, si esprime in una serie di assonanze, qualche rima interna, e finalmente un distico rimato. Si può cantare su diverse arie popolari a seconda dell’effetto desiderato.
Id: 34808 Data: 30/10/2015 14:39:34
*
W i topi
Noi che abbiamo passato l’inverno \ rinchiusi come pantegane chiuse in cantina L’estate ci sorprese come se fosse stata una mina Come se Gesù Salvatore fosse sceso all’Inferno a cercarci alla fine del mondo O come fossimo stati i topi del Titanic o del Potiomkiin che pochi o tanti ….. vengono fuori tutti quando la nave va a fondo !
Id: 32941 Data: 06/06/2015 19:53:19
|