I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Padre dell uomo, che guardi ad Occidente
Uomo, che conoscesti il mare
ed ogni terra vedesti.
Tu che hai accecato il selvaggio Polifemo,
tu che hai vagato
nel regno delle ombre
ed udisti delle sirene il dolce canto,
del veggente il vaticino.
Molto ti condusse
fra le onde,
il Ponto divino,
e molto naufragasti
per volere del destino.
Ma è grazie a te, alla tua sete,
che ora noi tutti sappiamo
il Vero nume
che muove ogni cosa.
Possano, gli uomini di questi eoni
ove tutto è dimenticato,
perseverare di te
memoria perpetua,
oh Odisseo, padre dell' uomo
che guardi ad Occidente.
Id: 23949 Data: 17/01/2014 20:34:45
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La menade
Va menade,
ove Bacco ti chiama,
dai tuoi crespi nidi
l' ebrezza si dirama.
Danza, nel fatuo bosco bruno,
disciogli il tuo volto e le tue membra,
oh arpia soave,
con satiri
su allori.
Cavalca centauri, emblemi di furia, e bevi,
dai calici della vittoria,
l' essenza di Dioniso Nostro Signore.
I tuoi occhi riflettano,
nell' ombra di un olimpico fantasma,
un vortice eterno di secoli:
il cieco volere che, croce crespa,
nel cielo ti appende e regina ti fa
di questo mondo.
Id: 20292 Data: 04/05/2013 15:55:10
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Lontani dagli albori
LA DANZA MACABRA:
Danzano
in una sala dai vaghi sapori
fantasmi
lontani dalla gloria degli albori
immersi
fra miriadi di opachi/dorati colori
in un' atmosfera di languidi odori.
Nebbie
nei sinistri giardini delle statue spettrali
si addensano
nei cunicoli dei sotterranei abissali
e resuscitano
dalla pace dei luoghi cimiteriali
i morti
dolenti figure viscerali.
Nell' aria un grammofono spande
una tetra musica
mesta.
LA FUGA:
Cantano
sotto le finestre di bionde ossa femminili
spiriti irrequieti;
in questi luoghi,
nelle tenebre,
inquieti.
Spettri opachi volano in cielo
sfregiando grigie catene;
dietro di loro
nel silenzio
un velo.
Cavalieri senza testa infuriano
cavalcando neri cavalli
verso una macabra festa.
Nell' aria un grammofono spande
una tetra musica
mesta...
LA PROFEZIA
... Mi sovviene del gargoyle nella roccia la testa
e le fauci
e la bocca aperta.
Infondo agli occhi ha rossi bagliori,
come vive scintille degli albori.
Id: 20291 Data: 04/05/2013 15:33:15
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La dolce vergine dell aurora
Celeste trascendenza:
Una vergine, risplendente in biondi
crini ed alloro,
s' avanza.
Passo sommesso e soave;
Un velo la copre sottile
con lei
fluttuando.
Dove il suo piede poggia
leggero
rifiorisce la brezza di primavera,
le colonne dove le sue
dolci perle
poggia
languide disciolgono
le dure fattezze.
Canti di uccelli,
suoni di flauti,
danzano i fauni
nelle selve:
il Divin Bacco incorona
la dolce vergine
dell' aurora.
Id: 18836 Data: 24/01/2013 23:07:51
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Occhio malato
Nella bianca sala del torpore: il mio occhio
riflesso.
Dolcezza innocente e vivace Orgoglio stanco e freddezza.
come d' ingenuo bambino; Una statua si sgretola nel grigio,
Gioconda e malinconica uno stallone rensicchito.
si staglia Signore di ricchezza svestito e
goffa sul cuscino cavaliere ferito.
irruenta e pacata cullata
dalla musa.
Ciò leggo
nel mio pallido occhio
sonnambulo
da una lieve febbre
colpito.
Id: 18726 Data: 18/01/2013 23:08:07
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La confraternita nel teschio
In una valle arida e bianca,
in un' asprezza irta di crepe,
sotto un oscuro albero
un teschio.
Involucro morto di una mente liquida
dove si agitano vipere e visioni.
Immobili
come statue nel nero le emozioni.
Dentro il liquido universo marciano
le negre soldatesche/fra ossa ed avvoltoi
avanzano i boia della peste.
Un ricordo infante
questa tetra confraternita
emozionante.
Id: 18725 Data: 18/01/2013 22:48:46
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Il gufo
Nel nero erebo si perde il mio sguardo;
Dinnanzi a questo abisso il tuono del cuore:
Un gufo apre le ali.
Vola il signore della notte nel buio
scrutando senza fine
dove ad esso niente è ignoto.
Nel suo silenzioso volo si perde
in un groviglio di arborei spiritelli
negli alberi a vegliar.
Le tenebre
inghiottono il loro
signore.
Id: 18466 Data: 05/01/2013 19:08:17
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La gatta nella stanza
Una camera nel buio denso di opaco
sopra un vasto letto una gatta.
Soffice ispido batuffolo.
Fissa i suoi occhi attenti nel mio vuoto immenso
come acide luci verdi di ambiguità.
Graziosa e misteriosa come te
ocra musa che fuggi da me.
Id: 18365 Data: 30/12/2012 23:08:43
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Il vampiro nella notte
In viaggio. Fuggendo da opachi silenzi. Vaga per l' avventura,oltrepassando l' oscurità dei viali alberati, dal maniero del silenzio lontano. La vita notturna attraversando fra luci dai pigmenti di musica e liquori e cortei di maschere vagar mirando nel comune teatro la borghesia a recitar. Tra veglie, amori e concerti di luci uno spirito da altrove come un vampiro nella notte.
Id: 18295 Data: 25/12/2012 22:53:38
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Amor titano
Angelo dei cieli metafisici
solo tu,
inquietudine nella mia quieta anima conduci
languore nella roccia che è il cor mio effondi.
La tua dolcezza è d' immenso
quindi sovrasta, oh
divino volere,
i tetri succubi che t' addolorano.
Ascoltando la tua melodia
mirando i tuoi dolci diamanti
il mio spirito,
come l' aquila, violento
vola
titano verso l' immenso.
La tua ambiguità non spegne la perpetua
fiamma che arcana accese la tua dolcezza.
Id: 18204 Data: 19/12/2012 21:32:29
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Viandante nella tempesta
Pungenti, i bianchi chicchi, cadono.
Soffici solcano il cielo/di nebbie
candido.
Un lieve venticello turbina,
i chicchi candidi
avvolgendo,
su di un viandante
nella tempesta.
Id: 18028 Data: 08/12/2012 22:02:09
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