I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Cigola lontano,
rumore assordante nel silenzio,
rimbomba, riecheggia,
struggente tra le pareti rosso sangue.
E sei lì, persa nel vuoto. Non senti più nulla, il nero scorre languido tra le dita...lo afferri, ci affondi le unghie ma come sabbia si sgretola sotto la tua presa disperata.
E cadi nel vuoto.
E tu, misera, ti lasci andare...le tua ali sono chiuse, le piume scalfite dall'aria sferzante, il volto rigato dalle lacrime, goccie di anima pura che si scioglie e lascia le tue membra nulle.
Ormai non sei che un misero ammasso di ossa e carne, che volteggia verso l'infinito.