I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
Io credo che l'erotismo non abbia in realtà un punto di arrivo conclusivo, a differenza della pornografia.
L'erotismo è il modo in cui appare la nostra più intima natura, la parte più bella e non istintiva di ciascuno di noi, perché l'erotismo è astrazione della realtà, quindi dal punto di vista sessuale l'erotismo è come l'arte e, ci differenza dagli animali.
Devo dire però, che la natura dell'uomo non può essere racchiusa dentro contorni definiti, nessuno può uniformarsi a un altro, quindi possiamo estrarre un numero a caso e chiedere a qualcuno cosa pensa dell'erotismo, poi a qualcun altro e nessuno dirà mai la stessa cosa.
Una delle differenze più significative fra la pornografia e l’erotismo, secondo me, la si ritrova nella moda, la pornografia sveste il corpo, l’erotismo è più simbolico, sveste il corpo solo il giusto e cerca di comunicare l’inclinazione naturale ad attrarre, mettendo in risalto i propri pregi.
I vestiti, come ben sappiamo, sono un elemento evolutivo, perché assolvono a una funzione pratica, quelle di coprire un corpo nudo sia per ragioni di pudore che di utilità pratica. L’erotismo quindi non denuda ma usa i vestiti per creare mistero, per migliorare il rapporto del corpo con l’abito, e rendere più funzionale e attraenti le forme del corpo, secondo Michel Eyquen de Montaigne “La moda prolunga la nostra fantasia corporea”. L’erotismo è un modo sensuale di esprimersi, con quello che si ha e con quello che facciamo supporre agli altri di avere, non è una forma marginale del nostro essere. Direi che l’erotismo è anche legato alla spontaneità del desiderio che fluisce e alla sua libera manifestazione, cercando di manifestare quello che si è dentro, senza lasciare vedere tutto. Non è necessario precipitarsi verso le passioni, ma bisogna usare come strumento una spontaneità contenuta, che crei turbamento, ma in modo moderato e non esplicito.
L’erotismo è lo specchio del nostro stato vitale e irrompe nella creatività, rompendo tutti gli schemi e abbracciando l’imprevisto. C’è nell’erotismo un piccolo progetto di autorealizzazione in cui ci piacciamo, piacendo. Ed è grazie all’energia e agli effetti prodotti da questo progetto che dobbiamo il nostro maggiore successo sessuale o meno.
Nella seduzione il corpo è celebrato, lodato, diventa soggetto ed è totalmente differente dalla pornografia in cui il corpo diventa oggetto. L’erotismo pone il corpo e la poesia allo stesso livello, afferma che nessuno dei due può sentirsi superiore all’altro. Il corpo nell’erotismo è liberato dalla corruzione, viene esaltato in tutta la sua pienezza, creando delle nuove realtà nell’immaginario. La seduzione è come l’amplesso dell’azione poetica e dà linfa vitale all’eros. I connotati del corpo che vuole sedurre, cambiano, e i gesti divengono delle rappresentazioni simboliche, quasi oniriche, piene di energia, vigore, è come se attraverso lo sguardo, e le posture si creassi un’osmosi con il pensiero, penetrando la mente della persona sedotta.
L’erotismo richiede una compenetrazione mentale e non azione, è una forma di realtà velata, che si espande senza invadere i territori altrui.
L’erotismo permette l’integrità dello stato corporale, ed è motivato dall’esigenza di rimanere aderenti e di non disperdersi nello sguardo dell’altro.