chiudi | stampa

Raccolta di testi in prosa di Nando Lucchese
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Dialogo con venditore di frutta

Lo scroscio improvviso ha rinfrescato ancor più la giornata. Di per sè volgeva monotona, tanto che quel grigiore sembrava incollarsi sui vestiti, fin dentro l'umore a spasso con me nell'ultima speranza di sole. Non per questo ci si scoraggia, e gli umili lavoratori, come piccole rane, saltan fuori a ripopolare strade e negozi, colorando con le proprie luci, i loro prodotti, quel fin'ora mancato distacco tra urbe e cielo. Questi confini...sempre alla ricerca di limiti... e arginare l'identità e le forme in una ridicolaunicità, artificialmente plasmata e al contempo derisa e umiliata; tutto sommato effimera ed alla fin fine nemmeno notata. 

Un carrello cigola in lontananza, s'ode un piccolo eco tra il brusio paesano che per un attimo arresta il mio flusso di pensieri e m'incuriosisce.

 

-Giovanotto! Volete della frutta?-

-Buonasera signore, avreste per caso qualcosa che delizi palato ed animo?-

-Quanti anni avete?-

-Venti-

-E già soffrite d'animo?-

-Alle volte, casualmente, ma nemmeno troppo-

-Ah...i miei vent'anni...qual'è la vostra storia giovanotto? Cosa vi affligge?-

-Raccontate prima la vostra per favore-

-La mia storia...è come mi vedete, si snoda nel tempo attraverso le storie di coloro che incontro, con cui parlo. Una non-storia allo stesso tempo: esiste dacchè esiste la vostra, quella dei passanti all'angolo e di coloro ai remoti angoli del mondo; non esiste perchè esiste la vostra e di tutti coloro che esistono...mi limito solo a portarla in giro, assieme alla modesta frutta che riesco a vendere, scomparendo per chissà dove. Ah...giovanotto...potessi riavere i miei vent'anni... Quel che farei, dove ancora andrei... suvvia, raccontate la vostra, sedete qui accanto a riposar le gambe-

-Vi ringrazio. La mia storia, sapete, più che di vissuto tratta di reazioni, di pensieri e di emozionti a quanto accaduto nella mia vita. La mia vita...non posso fare a meno di adorarla e detestarla!-

-Perchè dite così?-

-Perchè? Perchè verso il più alto dei tributi in un'illusione, nella sfiducia, una vorticosa maledizione nello stanziare tra amore e odio e indovinate? Più muovo verso un capo piuttosto che l'altro e soffro... Fermo, e resto a soffrir ugualmente... Bastarda! Più l'amo e più mi odia; più la odio e più m'ama, ma sapete? Non importa, ad ella non importa, nuon muove dito, non batte ciglio, non ascolta, assiste beffarda intrinseca di magie oscure da scatenare contro ognuno di noi scolpendo infine i nostri nomi sulle lapidi tanto per farci un favore...-

-Il vostro, giovanotto, è un caso assai grave! Dovreste essere così pieno di vita e sentite cosa state dicendo! Ma di affetti ne avete di riparo dai vostri sentimenti?-

-Son orfano e solo, abbandonato a me stesso...-

-Ascoltate giovanotto, ascoltate a fondo il vostro cuore, ascoltate i vostri sensi volti ad orizzonti più equilibrati, rosei, leggeri; riversate il vostro amore non nell'odio, ma in altro amore e trovate semplicità nel vostro quotidiano, assaporando, con la bellezza della vostra giovinezza, frutti migliori-

-Io non so quanto volete farla facile, non fraintendetemi però: vi dirò un'altra cosa, di come son divenuto adulto, di come ho smessod'essere un innocente fanciullo. Credete forse ch'io non abbia cercato un equilibrio? Ebbene, esso con violenza inaudita è stato spazzato via, sforzi visti sfumare non davanti bensì dentro i miei occhi, stuprati dall'agghiacciante silenzio che bacia e blocca la gola ed il sole! In un'eterna notte di paura...Gli artigli infettano le radici, e quel che nasce è solo uno spaventapasseri... Con quale faccia tosta si vuol veicolare in un solo punto due infiniti opposti? Mi vien tristemente da ridere al pensiero di una formica che possiede terra e cielo e che sia in grado di convogliarli nel suo piccolo covo. Sono stato tradito dalle piccole cose che amavo con un colpo sparatomi alle spalle, e poi un altro, ed un altro ancora. L'innocenza, così trapassata, è scivolata via senza che potessi tentare un disperato recupero...amavo quell'innocenza, ma è stata tradita ed ella ha tradito me. Le lacrime si son sciolte, rocce sotto la lava. Il mio stesso amare è cambiato, forse non so più amare o forse son io che non so farmi amare, sono inamabile non so. Com'ero, come sto diventando, come sono...solo la pazzia m'è amica e sto impazzendo inesorabilmente. Son io e non son più io, mi vedo ma non mi riconosco e mi duole arginare questa carcassa in un lago dove potrebbe sul serio riposare in un'ultima salvezza. Ho smesso d'essere fanciullo sin dal mio primo pensiero, un treno travolgente sulla schiena schiantato nel cranio come mosca nel barattolo. Ho letto, sapete, di piccole voci dentro lo stomaco a richiamar l'attenzione, ma son solo fantasmi che possiedono l'antico castello; iene che si cibano di carcasse nella notte. I desideri...carcasse in pasto alle iene. A volte sento le trame nelle dita sfilarsi, la penelope notturna annegare in un lago di sangue...-

-Giovanotto mio...io vi ho capito...ascoltate le mie sciocche parole: vedete, nel vostro dolore ho colto la vostra bontà, il vostro smisurato amore e l'incredibile voglia d'amare ed essere amato. Voi state in un perituro orgoglio ma non state facendo la vostra partita. L'amore brucia, e voi con la vita vi siete ingenuamente e bonariamente bruciati, ma reagite come voi non sapete reagire. Avete erroneamente chiuso i ponti e volete imporre una storia-identità al mondo intero, cosa che fan deboli ed egoisti. Mi addoloro però con voi, di chi vi ha offeso, tradito ed incompreso, di chi e di cosa vi ha causato questo dolore senza conoscere nemmeno il colore dei vostri occhi.-

-Le vostre parole amichevoli alleviano la mia sofferenza-

-Vedete giovanotto, questo mondo vive ed è morto, ed egli è un grasso paradosso: coloro che disprezzano della vita, abusandone come porci ingordi ne traggono beneficio a discapito di chi l'ama. Ma ahimè, l'amore è così, cosa ci volete fare...troppo impeto e vi ritroverete così; gestitelo, non abbandonatevi troppo ad esso, conoscetelo e fatelo vostro in piccole dosi ricambiabili senza esasperare, dando prova matura di come sapete e siete in grado di apprezzare. Così sarete ricambiato, darete a voi stessi la possibilità d'essere ricambiato, e dinanzi a questo chi non vi ricambierà, chi non v'apprezzerà, chi vi parlerà con mezzi termini e senza sbilanciarsi in una evidenza, chi vi negherà ancora qualcosa sarà uno sciocco che non v'ama e che del vostro amore non merita nemmeno la considerazione. Abbandonate la vostra guerra d'imposizione, lasciate caderre con tonfo sordo le armi, abbassate quegli scudi che vi accecano e aprite di nuovo gli occhi, apritevi alle storie altrui come ho io ho fatto con voi, facendo così più ricco il vostro animo e la vostra storia da raccontare, e non sparirete mai da questo mondo-

-Così proverò a risolvere l'amore, ma la vita? Come farò?-

-Voi vivete d'amore, giovanotto mio, spetta a voi vivere di vita. Troverete la vostra strada oltre qualsivoglia consiglio. Adesso potrete provare a  convogliare cielo e terra in un unico punto, voi! Se vi mischierete ad essi senza spaventare il topo sull'uscio-

-Vi ringrazio buon uomo, smetto di annoiarvi con queste lagne, queste cause di malessere atroce. Spero che chi mi circonderà d'ora in poi abbia il vostro briciolo di pazienza e non sia frettoloso ad andarsene-

-Prendete questa pesca giovanotto, che possa tirarvi su-

-Prendete-

-Grazie giovanotto-

-Grazie a voi-

-Buona vita giovanotto-

-Buona vita, buon uomo-

 

Quella sera il vecchio venditore di frutta sparì e non lo rividi mai più... Eppure sembrava così vicino a me, quasi una parte di me...

 

Torno a casa è tardi. Conterò le stelle: uno... due.... tre... quattro...

 

-Nando-

22/8/16

8:30 am


Id: 3319 Data: 10/09/2016 22:09:09