I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
PAROLE E SMOG…
(pensieri vaganti nella città fantasma)
Cerco le parole nel fondo del bicchiere.
Cerco il fondo del bicchiere nella notte buia e profonda.
Cerco la notte profonda nell'armonia della musica.
E cerco l’armonia negli sguardi.
È tutto un mistero, È nei dettagli che riesco a vedere il vero.
Quanto è profondo il mare?
Quel colore rosso.
A volte è acceso e spesso è spento.
E i portici sui quali lei lascia la sua ombra e se ne va.
Lui disse:” mi manca il mare”!
E quella fontana così imponente e così sola, E gli angeli nudi dietro ad essa,
E la piazza calda sotto i raggi del sole ,
E una stella vagante.
Quante possibilità esistono in un solo istante ?!
Lui si lascia trascinare dalle onde,
e balla con il vento,
e si perde per ritrovarsi.
Lei ha lasciato la poesia avvolta in un fazzoletto di seta sul sedile del 14A!
E lui prima di salire le scale si è fermato,
A guardare una stella!
Cerco le parole nel fondo del profondo di una notte buia in cui la luna si è nascosta,
perché si vergognava!
E lei disse:” io mi voglio divertire, senza pensare”.
E in fondo al bicchiere trovò le sue ombre,
e scrisse su un foglio di carta ” quando sarà la fine io non ci sarò, finché io ci sono non ci sarà fine”.
Scende di corsa dal 27b.
Il passato sembra così lontano, visto dai binari della stazione centrale!
C’è un treno in partenza,
c’è un ragazzo al finestrino, gli occhi verdi e il capello in mano, urla da dentro.
” non farlo partire, fallo tornare”.
A chi dovremo rendere conto e perché ?!
Disse un bambino mentre faceva finta di perdersi nel centro di Bologna.
Lei si è persa molte volte al bar,
ma poi ha saputo tornare.
Ho raccolto le parole dal bordo della strada,
e ho costruito un ponte.
Ho raccolto le lettere,
e ho costruito un aeroplano di carta.
La poesia vola sopra il cielo grigio della città.
Così oggi ho incontrato una persona molto fragile.
Mi disse: ” attento a non perderti nei dettagli ” !
Per lui tutto è così reale,
per lei tutto può essere un sogno.
Un soffio di vento…
Può cambiare il ritmo di una notte,
la danza della candela,
la direzione dei pensieri.
Quanti specchi dovresti attraversare prima di trovare te stesso?!
Il cielo sopra questa città spesso è confuso,
La distanza tra le sue parole e i suoi occhi, tale
quanto la distanza tra Dio e le campane della chiesa.
Lui suona la chitarra, si allontana dai suoi peccati, e divenne un angelo!
Lei danza sotto la pioggia,
non pensa ai suoi capelli,
non pensa a domani !
danza e prega.
Il vento riporta il viaggiatore alla Piazza!
Una fiamma sempre accesa,
una notte tira dal suo grembo un canto tribale.
Suonatori di tamburo,
si muove un cerchio nello spazio,
Anime vaganti,
Anime curiose,
Ricercatori delle molte verità
animi abbandonati.
Sulle pareti di una sala studio trovarono scritto:
Mi dissero “impara a perdonare” ed io lo dico a tutti i sassi che incontro lungo il cammino.
Mi dissero ” lasciati trascinare dalla forza del vento ” ed io lo dico agli alberi che incontro lungo il cammino.
Parlai alla polvere,
E nacque il fuoco .
Ritrovo le parole nel sorriso sincero,
Ritrovo me stesso, negli sguardi!
Dov'è la luna quando la notte è così tanto buia e profonda ?!
Moltitudine di colori,
L’infinità corsa contro il tempo,
La totale perdita del senso,
La noia vissuta ogni giorno,
Gli sguardi persi nella vacuità!
La continua ricerca della perfezione,
La ricerca della felicità,
La mela perduta,
Il realizzare se stessi!
E ti domandi; perché la bellezza dell’universo è così estranea agli sguardi della gente?!
Perché un uomo può sentire la terra stringersi a lui,
Quando sono i cuori degli uomini a stringersi !
Perché un uomo passa la propria vita ad accumulare,
Quando in fondo nulla potrà avere!
Perché nell'ansia di correre un uomo si scorda di respirare !
Lei è seduta per terra,
Beve una birra e riflette ..
Se avessi due strada davanti da cui scegliere una, sceglierei la terza!
Lei appare magnifica nel suo vestito bianco,
i fiori gialli riportano alla mente l’odore dei campi verdi,
E la pioggia di maggio.
i suoi seni ricordano un campo di mele.
Lui non trovò il campo di mele né i fiori gialli né le farfalle né il vestito bianco.
Ma trovò mille uomini indaffarati,
A cercare il senso.
Lei crede che dopo una notte molto profonda
ci sarà un bagliore molto forte.
A lui scendono le parole dal soffitto,
lettere che inseguono i sogni,
Immagini e parole.
Il silenzio è il divino.
Il vento accompagna il respiro,
A trasformarsi in un mantra sufi.
Il respiro è l’armonia,
Il respiro è così maestoso da dirigere l’orchestra chiamata vita