I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
- Perche non me lo hai detto prima?
- cosa sarebbe cambiato?
- è morto?
- non so… mi è sembrato di averlo visto muovere poco fa
- cosa pensi di fare adesso?
- non saprei, nasconderlo?
- e dove?
- non lo so
- lo hai toccato?
- che domande sono, certo che l’ho toccato! Cristo, l’ho ucciso!
- voglio dire, dovremmo lavarlo. Ci saranno le tue impronte sul corpo
- e come lo laviamo?
- nella vasca
- mi è finito il bagnoschiuma
- ma non devi mica pulirlo e pettinarlo!
- ma penseranno che non si lavava, guarda qui che unghia nere, la pelle morta dietro le orecchie…
- è tutto morto! Smettila di dire sciocchezze e aiutami ad alzarlo. Questa volta hai proprio esagerato. Prendilo dai piedi, svelta
- gli puzzano, non possiamo scambiarci?
- come vuoi, basta che facciamo in fretta
- quanta forfora, forse è meglio se…
- alzalo per Dio!
- d’accordo! Ecco, fatto… quanto pesa…
-attenta al comodino, aspetta che apro la porta… ecco, poggialo qui dentro. Tienilo seduto così lo sciacquo
- non glieli togliamo i vestiti?
- hai ragione, inizia dalla camicia, io gli sfilo i pantaloni
- no, se permetti a mio marito li sfilo io i pantaloni
- ma che ti importa, l’hai ucciso!
- e questo ti da il diritto di guardargli sotto le mutande?
- come vuoi, facciamo cambio, basta che fai presto
- non me lo ricordavo così peloso, forse avrei dovuto insistere sulla depilazione
- forse avresti dovuto non ucciderlo
- sarà, ma penseranno sia stata con una scimmia. Apri quel cassetto e passami la lametta
- per fare cosa?
- per depilarlo!
- ma depilare cosa se è morto! Forza apri l’acqua e bagnalo!
- fammi dare qualche spuntatina, glieli accorcio soltanto, ecco fatto. Visto? Che ci voleva? Dove lo sciacquo?
- dove l’hai toccato
- ma non mi ricordo
- e sciacqualo tutto allora
- senza bagnoschiuma quindi?
- e mettiglielo!
- ma mi è finito!
- vado a comprarlo! Non ti muovere e non combinare nulla. Sto tornando
Sette minuti dopo
-Ma cosa fai?
- le aveva lunghe e poi gli tolgo lo sporco che avevo visto prima. Vedi ora com’è pulito?
- ma a chi importa se aveva le unghia dei piedi lunghe?
- magari viene la televisione, che ne sai?
- la televisione? Avanti, tieni il bagnoschiuma. Ma facciamo in fretta!
- ecco, hai visto com’è bello adesso? tutt’altra cosa. Vado a prendere i vestiti, aspettami qui
- ma dove li vai a prendere se li abbiamo messi qui a terra? Non li vedi?
- e che fa, gli mettiamo quelli che aveva prima?
- certo! Gli vuoi mettere il completo da matrimonio?
- no, il completo no, ma almeno una bella camicia pulita e dei pantaloni accordati
- ma che ti importa della camicia, dobbiamo sbrigarci!
- e mica me ne vado in cina, un attimo nella camera da letto e torno!
- e veloce!
- ecco, visto che belli? Glieli avevo regalati io per il suo compleanno. Non gli stanno bene?
- benissimo, ma adesso alziamolo e riportiamolo là dentro e pensiamo a cosa possiamo fare
- si un attimo… ecco l’ho preso, che pesante...
- cos’è quello?
- cosa?
- quel pezzo di carta che gli è caduto dalla tasca, vedi?
- non so, aspetta mettilo seduto qui che vado a vedere. È una lettera
- e leggila, svelta! Cosa dice?
- Egregio signor ***** siamo lieti di comunicare la sua vittoria della quindicesima edizione del concorso “ Scrivi e imbusta”. Sarà per tanto disponibile, dopo il giorno 22 di questo mese, il ritiro presso i nostri uffici di via **** dell’assegno di lire 350.000.000 come previsto dal concorso. Congratulazioni, cordiali saluti.
- concorso? E tu lo sapevi?
- no
- ti voleva fare una sorpresa qualora vincesse?
- può essere
- e allora può essere che tutte quelle lettere che vedevi spedire di nascosto era per inscriversi al concorso?
- mi stai dicendo che non aveva l’amante?
- e io che ne so! Dico solo che è più plausibile questa mia ipotesi
- e ora quei soldi?
- quei soldi? se passano a te in quanto moglie, ti ci paghi la cauzione!