I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
*
Il tuo arcobaleno
Notte pura, senza sogni o pensieri. Ho ripreso la mia notte, il mio sonno, me stessa. In un attimo solo. In un attimo ho perso la strada, in un attimo è nuovamente mia. Come sempre! Sono io, raccolta dalle mie stesse mani, accarezzata dai miei stessi sorrisi. Un giorno mi hai chiesto da cosa fuggivo Oggi mi chiedi da cosa voglio tornare Fuggo sempre e solo da me stessa e torno sempre disperatamente da me stessa. Nuova pelle sulla mia pelle, ancora uno strato, che appartiene a te. Si è spento tutto, in un attimo, ma per fortuna ho raccolto da te quanto basta per sentirmi un pochino più forte. Proseguo questo cammino serena, proseguo pensando che ovunque andrò nei miei pensieri nelle mie righe ci sarai anche te. Come sempre è bastato rendersi conto che non sempre sei prima, e quasi mai sei esclusiva. E’ bello comunque, quando senti di esserci per te, quando ti affossi da sola, quando ti rialzi da sola, quando giochi a farti del male e poi ti impegni a farti del bene. E' bello ricordare che l'arcobaleno è anche un pò tuo. E’ un ricordo che non ricordi, ma che è parte di te. Quando smonti quello che sei, e lo fai con un effimero sorriso, perché sai che sarà facilissimo ricostruirti anche senza istruzioni.
Id: 233 Data: 14/09/2008 21:25:43
*
Emma
Quel giorno i suoi occhi si aprirono e rimasero aperti per sempre. In quel cammino,in quel percorso che si chiama semplicente vita per Emma era un problema capire tutto. Emma viveva o forse si lasciava vivere, dagli eventi, dai fatti ,dai piccoli passi della sua vulnerabile esistenza. La scuola, la famiglia, i numeri del successo,la danza e la pallavolo, il mare, i sogni, il costume da bagno e la maglietta che meglio si sarebbe abbinata sotto quei raggi di sole. Parlo di Emma e i ricordi si muovono velocemente ai compagni di scuola, agli amici, alle sigarette, alle scarpe,ai maglioni colorati, alla morbida lana, al freddo e alla nebbia. Emma cresceva e con lei crescevano le ansie,le aspettative,cresceva la paura degli insuccesi, sempre troppi,talvolta troppo duri da comprendere, da dimenticare. Emma era libera di scegliere eppure si sentiva sempre in trappola, non capiva da chi o da cosa, ma era in trappola. Solo oggi Emma ha capito che il suo ostacolo era sempre stata semplicemente se stessa. Emma è la ragazza che mai si vorrebbe essere, eppure è la ragazza che spesso si scopre di essere.
Id: 118 Data: 16/05/2008
*
Io e te siamo liberi
Ci sono emozioni che non si fermano, sono appoggiate alla nostra pelle e restano lì, nella muta attesa di essere rinfrescate, rivissute, con uno sguardo, un pensiero,o una matita.
Rivissute insieme a chi le ha provocate, ma anche risentite nel silenzio, nella quiete di una mente vuota e pronta : la nostra. Un tuffo esagerato nel passato e il pensiero fisso che adesso non se ne va neanche a provare a prenderlo a calci, un libro, delle parole, delle frasi... e un ricordo immenso grande che riaffiora nella mia mente senza neanche troppa fatica e poi non se ne va, mi trapana il cervello mi fa rivivere tutte quelle emozioni in fila, le prime, le ultime. Le sento e sono giorni che non riesco a smettere di pensarci, sono giorni che mi dico:no! Non cercarle più, non perchè ci sia qualcosa di male nel ricordarle, ma perchè a volte si ha paura che il solo pensarci le scolori. Scavando nella memoria qualche brivido torna anche a te? A dire la verità non credo cambierebbe per me, perchè come ti dicevo, quando sento riaffiorare il fiume del ricordo non ha importanza dove sono, cosa sto facendo e del resto in quell'istante non ha importanza che tu sia libero da altri pensieri perchè io ti sento comunque e mi sento immersa nella follia che è stata e che torna, ma in maniera diversa, perchè risiede in una dimensione ovattata, assume le forme di quegli istanti che si sono fotografati nella mente e per quanto ci si siano formati sopra tanti altri ricordi, tante altre situazioni restano lì ad aspettare che un colore o una parola li riporti alla superficie. Ecco,torna tutta la voglia di riaprire quel libro, di riapire quelle emozioni per riviverle tutte insieme, per poi riscriverne altre, perchè ricordi che in quegli attimi stavi veramente bene, non si scappava da niente semplicemente ci si regalavano dei momenti diversi, fuori dal comune e dal solito modo di essere. Voglio aggiungere al mio quaderno di vita, che ciò che sono è anche ciò che allora ho vissuto. Penso spesso a quanto vorrei camminare per il mondo con tutto quello che di buono mi è accaduto nel percorso che ho lasciato alle spalle, nei percorsi che tutte le persone che hanno condiviso qualcosa con me, hanno tracciato. Ci sono delle emozioni che appoggiandosi sulla pelle tracciano dei solchi talmente netti che non ci permettono mai più di tornare ad essere quello che eravamo prima, questi solchi ci costringono a trovare la voglia di ripensarci e riproporci non troppo diversi da ciò che eravamo, non troppo uguali da ciò che saremo dopo un'altra camminata, dopo un altro pezzo di noi. Tu sei stato per me una corsa in moto a 250 Km orari senza casco perchè con il casco i capelli non sentono il profumo di libertà... E far riaffiorare tutti gli istanti è impossibile, ma già ricordare i sorrisi, le onde del mare, il profumo di un qualcosa che hai scelto tu, il sapore,quel sapore nuovo, che lascia per un attimo inebetito ma che finisce col farti esplodere, già basta, bastava prima e basta ora. Perchè quando vivi così, vuol dire che hai capito tutto quanto, e più gli atri non ti capiscono più ti solletica l'idea di andare avanti e spingerti oltre, oltre quello che ti sembra possibile fare, oltre quello che la tua mente ti propone .........oltre..... Avere sulla pelle luoghi ,posti, km, colori e vento che hai vissuto senza che nessuno lo sapesse, lo immaginasse, lo potesse credere, ti fa sentire per qualche piccolissimo istante il vero e unico scrittore della tua vita. E non c'è niente di piu' bello al mondo che sentirsi bene e liberi allo stesso tempo. Liberi di cambiare idea in ogni momento, liberi di pensare sempre alla stessa cosa, liberi di sentirsi come ci pare, liberi di dire tutto quello che ci pare. Eccoli qui i messaggi che aspettavo, ed ecco le parole che consumavo a volte velocemente (ma solo per averne altre) a volte lentamente per tenerle con me quando di altre non ne potevo avere erano un' espressione di libertà ...della mia libertà che cercava la tua... della tua che cercava la mia. Non è sbagliato desiderare tutto e subito! Per me resta semplicemente l'unico modo bello, ricco, saporito e reale in cui riesco a descrivermi. Forse un giorno ti troverai dipinto,tra le pagine di un libro che forse mi apparterrà.... in quelle pagine ti cercherai trovandoti, mi cercherai ricordando cio' che sai, scoprendo ciò che non è stato chiaro capire prima.... A dirla tutta non è un rivivere il passato è il provare a prendere per poco il controllo del piacere di assaporare un particolare,che poi appartenga al nostro prima, ad un sogno o al momento in cui lo si percepisce poco cambia. E' la voglia di sentire questo particolare che prende tante forme prima di farci suo. Voglio parlare di noi, di come vestiamo ogni giorno la nostra anima nella speranza di farla sentire meno nuda, per poi scoprirci vogliosi di spogliarla proprio davanti ad un paio di occhi che sanno da che parte guardarla. Ti chiedi mai perchè facciamo giochetti che ci fanno tremare ma mai allo stesso modo e mai allo stesso tempo?
Id: 115 Data: 13/05/2008
*
Una pagina del mio diario
Ruvidità,virilità di uomo, durezza, consapevolezza di potere, voleva trovarsi davanti a cio' che solo in apparenza fa paura. Ed invece si stava rendendo conto che sotto quel sottile strato di pelle, si celava un uomo terribilmente dolce, fastidiosamente insicuro , ma bello, bello come il sole. <<Sono pensieri scomposti >> Tania si scopre a parlare da sola.
<<Perchè in un attimo ti rendi conto di quanto vorresti che quel gioco diventasse esclusivo? Quanto c’era d’istinto? Quanto il destino ci ha messo del suo?>> Tania apre il suo diario e inizia a scrivere.
<<Mi domando perchè accanto al bello debba sempre camminare l'incertezza e perchè insieme alle insicurezze che portano i colori delle donne, ci sia sempre la paura di non poter rivivere ciò che ci ha fatto tremare ed essere orgogliose di ciò che scateniamo accavallando le gambe. Davanti agli occhi quel magico sogno che piano piano sbiadisce insieme al ricordo di mani prese dalla foga di aversi, di voglie ribelli che non si danno per vinte, e cercano inutilmente un modo per prolungare il piacere. Voglio rivivere quel che è stato. Sono stretta in una morsa che sola ho creato, e le mie stesse emozioni ora mi accompagnano decise anche verso cio' che non è stato, che non è accaduto e che non accadrà perchè oltre il tuo freno Alex, non c'è niente. Mi hai portata cullandomi fin dove mi si è spezzato il fiato e ora hai deciso di usarmi ma non come vorrei io. Ti amo e amo il tuo sapore amo quel senso d'incompiuto che mi hai lasciato dove aspetto solo di ricominciare. E su questo letto, che non ha nulla di te, respiro, sudo e respiro e ti vorrei avere lì, ti vorrei accanto ad irrompere e a devastare tutto il mio potere, voglio sentirti arrivare dove nessun uomo ha mai osato. Fastidio, dolore... Voglio stringere fra le mani queste lenzuola. Voglio schiacciare la faccia sul cuscino, e gridare la gioia e il dolore, e gridarti il mio amore perchè questo è quello che voglio da te>>. La pagina è finita e la voglia di torturarsi anche. Tania sorride. Si spoglia velocemente.Giu' la gonna, le mutandine,via la maglietta, il reggiseno. Va veloce in bagno, uno sguardo a quel corpo riflesso nello specchio e poi via, veloce, sotto le lenzuola. Domani tornerà da lui, e cercherà disperatamente nei suoi occhi, una traccia di desiderio.
Id: 113 Data: 12/05/2008
|