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Raccolta di testi in prosa di Letizia Tartuferi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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l’infanzia

Quando sei bambino e cadi, i tuoi genitori ti insegnano che una sbucciatura non è una gamba rotta e che un taglietto non comporta la netta amputazione dell'arto; come quando le ginocchia bruciavano e l'odore metallico del sangue che scivolava leggero da un minuscolo graffietto ci faceva lacrimare gli occhi, forse più per paura che per il dolore vero e proprio.
Quando cresci, capisci che le delusioni che le persone ti danno non sono fatali e sono anche loro piccoli graffietti e bruciori delle ginocchia; 
che il dolore non è altro che la paura che quella delusione ti faccia diventare 
arido come il deserto e freddo come il ghiaccio.


Id: 2603 Data: 06/02/2015 11:57:06

*

La ragazza

Giocava nervosamente con i capelli, 
mentre parlava gli occhi diventavano grandi e di volta in volta le sopracciglia le si arricciavano o meno in base alla qualità della conversazione.
Il suo gesticolare e la sua irruenza la rendeva una persona difficilmente avvicinabile, un tempo però non era così, era dolce carina e solare..

Ma a seguito di molteplici delusioni diventò marmorea e appena qualcuno di nuovo le si avvicinava si trasformava in un piccolo riccio e i suoi aculei colpivano mortalmente l'altro costringendolo ad allontanarsi..
Poichè aveva paura che qualcuno entrasse nella sua vita, sconvolgesse tutto e poi la lasciasse lì nuda e ferita in mezzo alla strada, rimaneva nel suo piccolo guscio protetta e al caldo come un piccolo uccellino pauroso di volare
e quindi delle volte era riccio 
e delle volte era uccelino,
ma ogni volta era sempre più sola..


Id: 2602 Data: 05/02/2015 12:56:48