I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Il ritratto
Ho raccolto i miei sogni in una nuvola e ho aspettato il vento per viaggiare con loro e tenerci compagnia Ho trovato il tempo per raccoglierci e stare in silenzio, per dire a me stesso di quanto è stato bello non essere visto ridere e piangere nei miei colori, in quegli occhi che cercavo come fossero un tesoro, il mio Ho fatto un disegno in bianco e nero ho fotografato il cielo
Id: 5459 Data: 13/12/2022 13:07:26
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Il sogno di Cesare
Quel giorno, alla riunione delle onde non mancò proprio nessuno. Anche il sole e la luna, in silenzio, si diedero appuntamento all'orizzonte, davanti alle nuvole, alle spalle del mare. La luna illuminava gli scogli facendoli brillare di luce, il sole scaldava il cielo e i cuori. Quel giorno, non c'era notte. Il vento maestro portò la rotta e la parola al nostro respiro, donando in un soffio alle vele, il coraggio. Eravamo tutti capitani, marinai, onde, mari e pesci. Gettammo all'ancora il passato, ammainammo nei fondali i ricordi di naufraghi. Issammo la vita ai nostri sorrisi, ai nostri occhi, ai colori della zattera. Legammo all'amo dei desideri un sogno. Diventammo sogno. Sogno è ancora più bello di essere, perché per noi bambini immaginarsi a volte, è ancora più bello di esserci. Una speranza. Terra. Tornammo a camminare. A correre. Tornammo persone libere, non sogni. Tornammo liberi e felici.
A Cesare, Giuseppe Wochicevick
Id: 4758 Data: 30/01/2020 08:31:59
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