chiudi | stampa

Raccolta di testi in prosa di Annalisa Chieffo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Turchese

NELLA CITTÀ DI PAX NON E' MAI NE TROPPO CALDO NE TROPPO FREDDO, PER QUESTO AI GIARDINI CI SI VA TUTTO L'ANNO. E' LI CHE COMINCIA QUESTA STORIA.

ERANO LE CINQUE E MEZZO E ANCORA TURCHESE NON ERA ARRIVATA. STRANO, MOLTO STRANO...

I SUOI AMICI ERANO MOLTO PREOCCUPATI, ERA QUALCHE GIORNO CHE NON LA RICONOSCEVANO... ERA STRANA NON PARLAVA, SE NON POCHISSIMO, L'INDISPENSABILE, E I SUOI OCCHI ERANO SPENTI.

CHIARA FORSE ERA LA PIU' PREOCCUPATA (TRA LE SUE CAPACITA' POSSEDEVA QUELLA DI VEDERE IL FUTURO E, SE NON CAMBIAVA QUALCOSA, LA VITA DI TURCHESE SEMBRAVA PROPRIO AVER PRESO UNA STRADA BUIA) MA ANCHE GLI ALTRI LO ERANO. TUTTI. LA NONNA SAGGIA DEL PAESE LI CHIAMAVA I PICCOLI 10 GIOIELLI DELLA CITTÀ; QUANDO ERANO TUTTI ASSIEME ERANO UN'ESPLOSIONE DI ENERGIA E REGALAVANO A CHIUNQUE SOLO LI VEDESSE GIOIA E SERENITÀ. ORA NO; IN 9 SENZA TURCHESE SI SENTIVANO PERSI: LEI ERA LA LORO FORZA. ''DOBBIAMO FARE QUALCOSA'' DISSE CHIARA DOPO TANTO SILENZIO ''SE LEI NON VIENE QUI, ANDREMO NOI DA LEI'' ''A CASA?'' DOMANDO' MARCO DUBBIOSO ''FORSE VUOLE STARE UN PO' DA SOLA, NON SO SE FACCIAMO BENE...'' ANCORA SILENZIO PER UN BEL PO' POI REP. SOSPIRO' E DISSE: ''BISOGNA ALMENO PROVARE A CAMBIARE LE COSE IO... SENZA DI LEI IO MI SENTO PERSO'' LO GUARDARONO TUTTI CON UNO SGUARDO DI ASSENSO E SI DIRESSERO VERSO LA CASA DI TURCHESE SENZA AVERE LA MINIMA IDEA DI COSA FARE E COSA DIRE.

CAPELLI MARRONI, OCCHI MARRONI, PELLE TROPPO CHIARA, OCCHIAIE... LABBRA TROPPO SOTTILI: QUELLO CHE VEDEVA NELLO SPECCHIO ERA IMMAGINE TRISTE .TURCHESE NON SI PIACEVA PIU' ERA SUCCESSO QUALCOSA IN QUELLA SETTIMANA CHE LE AVEVA CAMBIATO LA VITA, IL SEME DELLA TRISTEZZA AVEVA TOCCATO IL SUO CUORE.

D'IMPROVVISO SI ERA RESA CONTO CHE OGNUNO DEI SUOI AMICI AVEVA GIA' SVILUPPATO IL POTERE CHE LO RENDEVA UNICO, GLI DAVA IL SUO POSTO NELLA CITTA' E LO SCOPO NELLA VITA.

CHIARA AD ESEMPIO VEDEVA IL FUTURO E IL PASSATO DI OGNI ESSERE. QUESTO VOLEVA DIRE CHE DA GRANDE AVREBBE FATTO IL GIUDICE COME LA MAMMA DI TURCHESE, (I GIUDICI A PAX LAVORANO IN MANIERA DIVERSA CHE DA NOI; PENSATE CHE, QUALSIASI SIA LA COLPA, NESSUNO PUO' ESSERE GIUDICATO SE NON E' LUI A CHIEDERLO, PUO' ESSERE ALLONTANATO, CERTO, SE RITENUTO PERICOLOSO PER GLI ALTRI, NIENTE GIUDIZIO PERO'... UN POSTO MOLTO DIVERSO DAL NOSTRO) E MARCO CAPIVA GLI ANIMALI COSI' BENE DA SEMBRARE UNO DI LORO IN ALCUNI MOMENTI, AVREBBE FATTO CERTAMENTE IL VETERINARIO DA GRANDE... E VIA E VIA TUTTI I SUOI AMICI AVEVANO GIA' CAPITO; LEI NO, ORMAI AVEVA GIÀ 10 ANNI... SI SENTIVA UNA NULLITA'... USCI' DAL BAGNO E SI BUTTO' SUL DIVANO. DRIN. DRIN

''TURCHESE PUOI APRIRE LA PORTA?!''

ERA LA VOCE DELLA MAMMA, ANCHE LEI ERA UN PO' IN APPRENSIONE PER LA SUA CUCCIOLA... SAPEVA CHE AVEVA ENORMI CAPACITA', DA SEMPRE, MA DOVEVA CAPIRLO DA SOLA, STARE A GUARDARE NON ERA FACILE, PER LEI MENO CHE PER GLI ALTRI... VEDEVA CHIARAMENTE, CONOSCENDO IL FUTURO, CHE DAVANTI AL SUO PICCOLO AMORE SI APRIVANO DUE STRADE: UNA LUMINOSA, UNA BUIA.

SAREBBE DIPESO SOLO DA TURCHESE, DOVEVA RIUSCIRE A ROMPERE LE CATENE DELLA TRISTEZZA DA SOLA.

''SI MAMMA'' DISSE TURCHESE MENTRE SI STRASCINAVA VERSO LA PORTA. CHE SORPRESA QUANDO SI TROVO' DAVANTI TUTTI I SUOI AMICI... ''CI MANCHI!!'' DISSE REP. PARLAVA QUASI SEMPRE LUI A NOME DEL GRUPPO PERCHE' AVEVA LA CAPACITA' DI PARLARE OGNI LINGUA IN MANIERA APPROPRIATA... CONTINUO': ''CI MANCHI E VORREMMO STARE CON TE...'' TURCHESE SBALORDITA LI FECE ENTRARE. LE VENIVA DA PIANGERE, NON AVEVA VALUTATO NEPPURE PER UN SECONDO L'IDEA DI POTER MANCARE A QUALCUNO, FIGURIAMOCI A TUTTI. SI SPOSTO' E LI FECE ENTRARE SENZA DIRE UNA PAROLA E SI RISEDETTE SUL DIVANO. GLI AMICI ENTRARONO: ''POSSIAMO STARE UN PO' CON TE?'' DOMANDO CHIARA CHE NON VOLEVA IMPORRE LA LORO PRESENZA. ''CERTO, VENITE!!'' DISSE TURCHESE ''MI FA PIACERE VEDERVI''. TUTTI SI SEDETTERO INTORNO A LEI. ''E' SOLO CHE NON SONO TANTO IN VENA DI PARLARE'' DISSE TURCHESE FACENDOSI SCAPPARE QUALCHE LACRIMA. ERANO COSI' BELLI I SUOI AMICI, COSI' SPECIALI, COME FACEVA A MANCARGLI UNA NULLITA' COME LEI, ECCO COSI SI SENTIVA: UNA NULLITA'

FU ANCORA REP. A PRENDERE LA PAROLA ''A NOI NON INTERESSA, VOGLIAMO SOLO STARE CON TE''. IN QUEL MOMENTO ESATTO LA MAMMA DI TURCHESE, CHE AVEVA SENTITO TUTTO, PERCEPÌ CHE IL CUORE DELLA SUA PICCINA AVREBBE SCELTO LA LUCE.

SI AFFACCIO' IN SALOTTO CON UN VASSOIO DI SALATINI DI ALGHE (CHE A PAX SONO LA SPECIALITA') E SUCCHI DI FRUTTA IN GRANDE QUANTITA', LO APPOGGIO' SUL TAVOLO ''TESORI'' DISSE ''IO ESCO''.

LA SUA VOCE ERA COSI' BELLA, SEMBRAVA UN CANTO. POI USCI', NON PERCHE' AVESSE TANTE COSE DA FARE, MA PERCHE' CI SONO SITUAZIONI IN CUI I GRANDI NON SI POSSONO INTROMETTERE (IN TUTTE LE CITTA', ANZI, IN QUALSIASI MONDO DIREI). SAREBBE PASSATA IN OSPEDALE A RECUPERARE SUO MARITO CHE FINIVA IL TURNO DI MEDICO E SI SAREBBERO CONCESSI UNA CENETTA ROMANTICA, COME NON FACEVANO DA UN PO'. PRIMA PERO' SAREBBE PASSATA A CASA DI CHIARA PER DIRE A SUA MAMMA CHE NON SAREBBE TORNATA PRESTO, SI SA I RAGAZZI DIMENTICANO SPESSO DI AVVISARE. AVREBBE PENSATO LEI AD AVVERTIRE GLI ALTRI GENITORI... SILENZIO. PASSARONO ALMENO DUE LUNGHE ORE DI SILENZIO. TURCHESE AVEVA VOGLIA DI DIRE COME STAVA, DI RACCONTARE AI SUO AMICI LA SUA SOFFERENZA, MA TEMEVA IL LORO GIUDIZIO.... NON VOLEVA SENTIRSI DIRE DA UNO SOLO DI LORO CHE AVEVA RAGIONE, CHE NON VALEVA NULLA.... SAREBBE STATA LA FINE; SAREBBE CROLLATA IN UNA DEPRESSIONE INFINITA E IRREVOCABILE.... MA SE ERANO VENUTI LI... SE LE VOLEVANO STARE VICINO.... AVEVANO DETTO ''CI MANCHI!!'' … ''SE GLI MANCO UN PO' DEVO VALERE... IL NULLA NON MANCA'' DICEVA UNA VOCINA FLEBILE DENTRO DI LEI ''IO...'' LA SUA VOCE TREMAVA, I SUOI OCCHI PIANGEVANO. ''IO MI SENTO UNA NULLITA'; TUTTI VOI SAPETE ESATTAMENTE QUALE E' IL VOSTRO POTERE, LE VOSTRE CAPACITA', E COSA FARETE DA GRANDI. SOLO IO NON POSSIEDO NESSUN DONO'' UNA VALANGA DI LACRIME LE SCROSCIARONO DAGLI OCCHI. TUTTI L'ABBRACCIARONO E STETTERO COSI' UN BEL PO' FINCHE' LE LACRIME NON FINIRONO POI FU SEMPRE REP. A PARLARE: ''ANCHE SE FOSSE COSI' NOI TI VORREMMO BENE LO STESSO, SARESTI SEMPRE IMPORTANTE PER NOI, SIAMO I TUOI AMICI''. ''GIA'!!'' STAVOLTA FU MAX A PARLARE ''MA NON E' COSI'!!!!'' DISSE ''TU HAI PIU' FORZA DI ME!'' E DETTO LA LUI CHE SPOSTAVA I MASSI CON UN DITO AVEVA CERTO UNA VALENZA DIVERSA QUELLA FRASE '' SENZA DI TE IO NON AVREI MAI TROVATO IL CORAGGIO DI ENTRARE A SCUOLA. TI RICORDI QUANTI PIANTI?!?!?! CI SONO RIUSCITO SOLO DOPO I TUOI ABBRACCI E NEI MOMENTI DIFFICILI MI SERVIVA LA TUA MANO, RICORDI?'' CERTO CHE TURCHESE RICORDAVA, ERA SUCCESSO ALL'ASILO TANTO TEMPO PRIMA, MA RICORDAVA BENISSIMO. ''BEATO TE CHE NE HAI AVUTO BISOGNO SOLO TANTO TEMPO FA!'' DISSE MARCO CON UN SORRISO UN PO' IMBARAZZATO ''IO DUE SETTIMANE FA NON AVEVO IL CORAGGIO DI OFFRIRMI VOLONTARIO PER L'INTERROGAZIONE DI SCIENZE; SAPETE CHE L'ARGOMENTO ERANO LE BALENE E TUTTI SANNO CHE SONO LA MIA PASSIONE, SAPEVO TUTTO TUTTISSIMO, MA MI TREMAVANO LE GAMBE... E' STATO L'ABBRACCIO DI TURCHESE'' ABBASSO' GLI OCCHI E CONTINUO' ''MENO MALE CHE C'ERA: HO PRESO DIECI E LODE!''.

TURCHESE RICORDAVA ANCHE QUELLO.... ''TURCHESE TU CON LA TUA DOTE CI SEI NATA, O GIU' DI LI'' ERA DI NUOVO REP. A PARLARE '' DAI CORAGGIO A TUTTI NOI E SOLO IL FATTO CHE TU SIA IN UN LUOGO CI RENDE FELICI. SARAI LA MIGLIORE DELLE MAESTRE, UN GIORNO; E' VERO CHE TI MANCA ANCORA IL POTERE DI TRASMETTERE LA CONOSCENZA, MA QUELLO ARRIVA PER ULTIMO, LO SAI, I GRANDI CE LO HANNO SPIEGATO TANTE VOLTE, NO?''

''NO!'' PENSO' TURCHESE ''NON E' POSSIBILE..... E' TROPPO BELLO PER ESSERE VERO, NON AVEVO MAI NEPPURE PENSATO DI POTER INSEGNARE'' IL VISO DELLA PICCOLA SI ILLUMINO' NEL SORRISO PIU' BELLO CHE AVESSERO MAI VISTO, L'ARIA DELLA STANZA DIVENNE LEGGERA E PROFUMATA, IL CUORE DI TURCHESE ERA LIBERO. DOPO AVER GUARDATO UN FILM ''SDOLCINATO DA FEMMINE'' PER FESTEGGIARE L'EVENTO E DATO FONDO A SALATINI E SUCCHI OGNUNO TORNO' VERSO CASA, PRONTO A QUALCHE PUNIZIONE, VISTO CHE NESSUNO DI LORO AVEVA PENSATO DI AVVISARE A CASA...

OVVIAMENTE NESSUNO FU PUNITO.

CAPELLI CASTANI UN PO' SPETTINATI, OCCHI BRILLANTI, PELLE CHIARA CHE INCORNICIAVA UN SORRISO LUMINOSO. TURCHESE VOLTO' LO SGUARDO VERSO IL BASSO, LA SUA CODA DI SIRENA AVEVA RIFLESSI CHE ANDAVANO DAL VERDE AL BLU FORMANDO NELL'INSIEME QUEL COLOR TURCHESE CHE LE DAVA IL NOME. SI PIACEVA TANTO QUELLA MATTINA.

AVEVA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE MOLTO DI PIU' DI QUELLO CHE VEDEVA NELLO SPECCHIO!!!

 


Id: 2758 Data: 17/04/2015 11:34:28

*

Claudio

C'ERA UNA VOLTA, IN UN PAESE TANTO LONTANO, UN BAMBINO DI NOME CLAUDIO.

CLAUDIO ERA UN DOLCISSIMO BAMBINO, RISPETTOSO E BUONO MA AVEVA UN PROBLEMA: AVEVA UNA GROSSA PAURA, SOPRAGGIUNTA ALL' IMPROVVISO E SENZA UN MOTIVO LOGICO, LA PAURA CHE QUALCUNO GLI RUBASSE L'AMORE .

"RUBARE L'AMORE?", VERREBBE DA DOMANDARSI... "SI! PAURA DEL FURTO DELL'AMORE"..."DI QUALUNQUE TIPO DI AMORE?"..."SI! DI QUALSIASI TIPO!".

L'AMORE DELLA MAMMA E IL BABBO, QUELLO DEI NONNI,QUELLO DEL SUO AMICHETTO DEL CUORE,L'AMORE DI TUTTI QUELLI CHE FACEVANO PARTE DELLA SUA VITA, TUTTI, PROPRIO TUTTI, ANCHE L'AMORE DEL PANCIUTO GATTO DI CASA CHE AMAVA FARE LE FUSA TRA LE GAMBE DI CLAUDIO MENTRE FACEVA I COMPITI O DORMIRE NEL LETTO CON LUI.

LA VITA DI CLAUDIO ERA DIVENTATA TERRIBILE: LA MATTINA NON VOLEVA SEPARARSI DAI GENITORI PER PAURA CHE IN SUA ASSENZA QUALCHE LADRO D'AMORE POTESSE CONOSCERLI, A SCUOLA NON SI SEPARAVA MAI DAL SUO AMICHETTO LORENZO E OSSERVAVA ATTENTAMENTE GLI SGUARDI DEGLI ALTRI COMPAGNI CHE SI POSAVANO SU DI LUI.

LORENZO NON POTEVA GUARDARE, PARLARE O GIOCARE CON ALTRI CHE... ADDIO!!! CLAUDIO IMPAZZIVA, URLAVA DICENDO A LORENZO DI NON GUARDARE GLI ALTRI, DI NON GIOCARCI ,PERCHE' POTEVA NASCONDERSI QUALCHE LADRO DI AMORE.

LORENZO, AVEVA TANTA PAZIENZA, MA TANTA DAVVERO, ABBASSAVA LA TESTA E SCONSOLATO OGNI VOLTA COMMENTAVA: "CLAUDIO, NON ESISTONO I LADRI DI AMORE! E A STARE SEMPRE DA SOLI CI PERDIAMO UN SACCO DI DIVERTIMENTI IN PIU', IO TI VOGLIO BENE E NON SMETTERO' MAI DI VOLERTENE MA VOGLIO ANCHE GIOCAE CON TUTTI GLI ALTRI CHE POSSONO INSEGNARCI GIOCHI NUOVI!"

MA CLAUDIO NON CREDEVA A QUESTE PAROLE E SOPRATUTTO CHE NON ESISTESSERO I LADRI DI AMORE E STAVA SEMPRE PIU' ATTENTO CHE NESSUNO RUBASSE NIENTE DI CIO' CHE ERA SUO.

LA NONNA, POVERINA, QUANDO C'ERA CLAUDIO, NON POTEVA PIU' APRIRE LA PORTA DI CASA O APRIRE LA FINESTRA PER SALUTARE LA VICINA, PERCHE' LUI AVEVA PAURA CHE LEI, LA VICINA, AMICA DI NONNA, FOSSE UNA LADRA DI AMORE.

QUESTO STRAZIO NON POTEVA CONTINUARE, DOVEVA FINIRE... COSI' UN BEL GIORNO DAL MONDO DELLA MAGIA DECISERO DI INTERVENIRE.

UNA NOTTE, MENTRE CLAUDIO DORMIVA UNA FATA DEL SONNO LO RAPI' E LO CONDUSSE NEL MONDO FATATO.

AL SUO RISVEGLIO, CLAUDIO SI TROVO' CIRCONDATO DA ESSSERI MAGICI, TUTTI SORRIDENTI.

NON EBBE PAURA NEANCHE PER UN SECONDO, PERCHE' LI' ERA TUTTO TROPPO BELLO PER AVERE PAURA, L'UNICA COSA E' CHE DOVE ERA LUI NON C'ERA TANTA LUCE COSI' DOVETTE IMPEGNARSI PER VEDERE MEGLIO.

SI ACCORSE DI ESSERE SU UN ENORME PRATO, GLI ESSERI MAGICI AVEVANO FORMATO UN ENORME CERCHIO ED OGNUNO DI LORO AVEVA IN MANO UNA CANDELA SPENTA.

AL CENTRO DEL CERCHIO UN SIGNORE CON UNA VOCE MOLTO CALDA E RASSICURANTE GLI PARLO': " CLAUDIO, TI ABBIAMO PORTATO QUI' PER SPIEGARTI CHE COS'E' L'AMORE: L'AMORE E' MAGICO, PIU' MAGICO DI TUTTI NOI MESSI INSIEME!"

"SAI" CONTINUO' IL SIGNORE " L'AMORE E' ENERGIA, E' CONDIVISIONE, E' PASSIONE, E' GIOIA, E' FELICITA', E' LUCE, ELETTRICITA'...GUARDA!" E COSI' DICENDO GLI CONSEGNO' UNA CANDELA ACCESA, "QUESTA RAPPRESENTA L'AMORE CHE C'E' DENTRO DI TE, NESSUNO PUO' RUBARLO!"

CLAUDIO, SORRISE E L'UOMO CONTINUO' A PARLARE: "VIENI, FORZA, CORAGGIO, ACCENDI LA CANDELA DI OGNUNO DI NOI, SCOPRIRAI COSA SUCCEDE QUANDO DAI IL TUO AMORE A QUALCUNO".

CLAUDIO SI FECE CORAGGIO, SI SPOSTO' LEGGERMENTE E ACCESE LA CANDELA DELLA FATA CHE ERA AL SUO FIANCO, LA SUA CANDELA NON SI SPENSE OVVIAMENTE, ANZI, CON DUE CANDELE ACCESE IN QUEL POSTO C'ERA MOLTA PIU' LUCE.

"VISTO?!" RIPRESE A PARLARE L'UOMO," NESSUNO PUO' RUBARTI L'AMORE, ANZI, PIU' PERSONE LO CONDIVIDONO PIU' LUI CRESCE, VIENI, ACCENDI TUTTE LE NOSTRE CANDELE!"

CLAUDIO ACCESSE TUTTE LE CANDELE E I SUOI OCCHI EBBERO UN PREMIO: UNA LUCE CHIARA E SPLENDENTE CHE GLI DIEDE MODO DI VEDERE: LE FATE, GLI ELFI, GLI GNOMI, I NANI, LE SIRENE VICINO A UN LAGHETTO, UN RUSCELLO, LA CASCATA, GLI ALBERI, I MILIONI DI FIORI, LE FARFALLE COLORATE E NON CREDENDO AI SUOI OCCHI VIDE PERFINO LA CASA DI BABBO NATALE E DELLA BEFANA CHE APPENA FINITO IL LORO LAVORO GLI SERVIVA PER LE LORO VACANZE .

CHE SPETTACOLO!!!!

LA MATTINA SEGUENTE SI RITROVO'DI NUOVO NEL SUO LETTINO, SALTO' GIU' DI CORSA ANDANDOSI A LAVARE IN UN BALENO.

QUANDO FU' PRONTO DETTE UN BACIO E UN ABBRACCIO GRANDE A MAMMA E BABBO AUGURANDO LORO UNA BELLA GIORNATA .

PASSO' DALLA NONNA, BUTTANDO UN BACIO A LEI E ALLA VICINA CHE CHIACCHERAVA CON LEI.

ARRIVO' A SCUOLA, CORSE DA LORENZO, LO ABBRACCIO' FORTISSIMO E GLI DISSE :"AVEVI RAGIONE TU, SCUSA!"

DA QUEL GIORNO CLAUDIO GIOCO' CON TUTTI E SI DIVERTI' TANTISSIMO IMPARANDO GIOCHI NUOVI DA I SUOI NUOVI AMICI.

 


Id: 2645 Data: 22/02/2015 17:04:13