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eBook n. 86 :: Uomo del mio tempo, di Giorgio Mattei
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Data di pubblicazione:
22/09/2011 12:00:00
Di Giorgio Mattei
puoi anche leggere:
:: La scuola dell’obbligo »

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# 6 commenti a questo e-book [ scrivi il tuo commento ]

 Giorgio Mattei - 14/11/2011 23:13:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mattei » ]

Grazie a te Clemente per le tue parole e la tua amicizia!! Penso sia davvero bello condividere una realtà così importante come la musicoterapia, possiamo davvero andarne fieri! Un forte abbraccio!!

 clemente - 14/11/2011 20:56:00 [ leggi altri commenti di clemente » ]

Giorgio,
mi rivolgo al poeta,
all’amico,
al collega,
alla persona che ho conosciuto,
al musicista innamorato della musica,
che non si dimenticherà della musicoterapia quando diventerà
(sicuramente) un bravo psichiatra,
grazie!

P.S:
Continua a scrivere sull’uomo!

Clemente

 Giorgio Mattei - 26/09/2011 18:24:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mattei » ]

Carissima Franca, grazie di cuore per la tua lettura così attenta. Non immagini quanto mi faccia piacere quella tua frase, "Personalmente preferisco di Giorgio Mattei la poesia civile". Più passano i giorni, i mesi, più credo che la poesia debba prendere (anche) quella direzione, con vigore - del resto nulla di nuovo sotto il sole: dove lo mettiamo il nostro Dante? o il S.Francesco del Cantico delle Creature? Da sempre la poesia si propone qualche cosa di più di provocare una fugace emozione nel lettore. I due esempi per il poemetto che citi sono stati i Sepolcri del Foscolo e le Ceneri di Gramsci di Pasolini, entrambi modelli che ancora oggi mi accompagnano. Grazie infine per l’ultima immagine che mi (e ci) hai donato, quella della parola poetica che col tempo lievita, portando il suo frutto. Un abbraccio da Giorgio

 Franca Alaimo - 26/09/2011 12:14:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quando mi accingo a leggere un libro di poesia, è sempre importante per me sapere l’età dell’autore, perché la poesia è un lungo cammino e, quando è coltivata, porta lontano. Vederne i primi passi è comprendere quali sono i nuclei tematici, ossia i nodi sentimentali e psichici, che in genere, restano identici pur nel mutare e maturare dell’espressione, che costituisce il corpo più vistoso d’indagine e di lavoro per chi scrive. I nuclei tematici di Giorgio, che è giovane, ed era poco più che adolescente, quando scrisse queste poesie che vengono pubblicate con un titolo che ricalca la poetica ungarettina, sono l’amore e l’impegno civile. Il primo è cantato con quella forza e quello struggimento propri di un cuore giovane, che scopre nella donna il suo possibile completamento ed insieme il suo eterno fuggirgli innanzi, come il senso segreto della vita e della stessa morte.
Come dichiara l’ autore, i richiami ai grandi scrittori italiani sono palesi per via di citazioni che non vengono registrate come tali,ma inserite nel tessuto poetico come proprie, quasi a dire che costituiscono un’eredità morale ormai acquisita.
Personalmente preferisco di Giorgio Mattei la poesia civile, forse perché, avendo una certa età e avendo esercitato fino all’anno scorso il mestiere di insegnante, ho sempre cercato di lasciare nel cuore dei miei alunni i semi del bene, della dignità, della consapevolezza civile. Quando ci sono riuscita, ne sono stata molto contenta, non per me, ma per loro. E’ importante, infatti, che i giovani crescano con la consapevolezza che devono fare qualcosa per reinventare la politica e le sue categorie, che devono riscoprire i valori del sacrificio, della fatica, della fede nel sogno, dello spirito, se vogliono rinnovare e ripulire il mondo attuale.
Tutto questo è detto dal giovane autore con chiarezza e vigore espressivo, con candore, direi quasi, ma allo stesso tempo, con profonda fiducia nel futuro. Dunque,per me, il fulcro di questo e-book è la sezione, di sapore ungarettiano, "Uomo del mio tempo", in cui Giorgio appare risentito,ma sereno e desto, testimone, come il grande poeta Ungaretti, del suo tempo per fare risuonare nelle orecchie dei suoi lettori parole piene di lievito buono, quello che fa crescere il pane che alimenta il cuore, come deve fare la poesia.

 Giorgio Mattei - 23/09/2011 15:18:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mattei » ]

Carissima Loredana, grazie davvero per la tua lettura così attenta di questa raccolta! Ho apprezzato molto il collegamento tra la Scuola dell’Obbligo e Uomo del mio Tempo: la poesia civile mi affascina da sempre, fin da quando a scuola studiavo Foscolo (poi vennero Pasolini, Magrelli, ecc. ecc.). L’idea che la poesia possa scuotere la coscienza (civile) senza la presunzione di darle delle risposte (non spetta alla poesia) ma di assalirla di dubbi e domande rimane un cardine, per me. La possibilità di inserire le musiche è un grande dono della tecnologia... e della Recherche! Grazie e un abbraccio forte, Giorgio.

 Loredana Savelli - 22/09/2011 21:12:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Poesia onesta questa di Giorgio Mattei. Onesta e autentica. Attraverso il verso poetico, l’autore dialoga con se stesso, si osserva per mettere completamente allo scoperto le sue passioni, l’amore per certi paesaggi, il sentimento civile che, come abbiamo visto anche nel precedente e-book, ha, anzi avrà (dal momento che la presente pubblicazione cronologicamente è anteriore) una notevole rilevanza nella poetica e nella dimensione etica di Giorgio. Interessante a questo proposito il poemetto che dà titolo alla raccolta "Uomo del mio tempo", di cui riporto alcuni versi:
“mi riconosco uomo del mio tempo
prigioniero della macchina mortale
del consumismo e del capitale”.
Mattei si mostra saggio e lungimirante anche quando osserva certi dettagli della natura, come nella poesia “Novembre” che conclude la raccolta con versi cristallini, da conservare:
“Così preziosa questa
vista appare: devi conservarla
nel cuore, per richiamarla alla mente
nei tristi giorni bagnati di pioggia.”
Molto schietta anche la poesia di apertura, un manifesto poetico inequivocabile.
L’autore con questo scritto dimostra sincera e serena adesione alla vita, prova ne è anche il suo talento musicale, apprezzato nelle gradevoli musiche di sottofondo. Complimenti e auguri a Giorgio.