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eBook n. 181 :: Lustrante d’acqua, di Rosaria Di Donato
LaRecherche.it [Poesia]

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28/04/2015 12:00:00

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# 7 commenti a questo e-book [ scrivi il tuo commento ]

 Rosaria Di Donato - 07/04/2024 13:23:00 [ leggi altri commenti di Rosaria Di Donato » ]

Ritrovo oggi, tra i miei appunti , questa prefazione che avevo scritto per la raccolta ma che non ho poi inserito nella stessa per motivi editoriali: la trascrivo qui perché magari a qualche lettore potrà interessare.

Prefazione dell’autrice

L’espressione lustrante d’acqua è di Elsa Morante e viene usata nel romanzo La Storia per descrivere il telo impermeabile sotto il quale erano rannicchiati per la pioggia Assodicuori (Nino) ed il suo amico Quattropunte prima del loro arrivo nello stanzone in cui Ida, Useppe e gli altri si erano rifugiati durante la guerra: “ …d’un gesto solo buttò a terra l’impermeabile tutto lustrante d’acqua…” .
Mi è sembrato di cogliere in tale immagine una delle innumerevoli, possibili definizioni della poesia: infatti essa, a volte, come un candido velo, madido di rugiada, riveste il mondo di significato. Altre volte, come un’onda anomala, sradica dalla superficie della Terra banalità, luoghi comuni, qualunquismi.
Sempre lustrante d’acqua è la poesia perché essa lava, bagna, rende abbagliante ai nostri occhi tutto ciò su cui posa lo sguardo: tutto ciò che essa evoca all’essere attraverso la parola.
Impalpabile, ma reale, la poesia, accende l’anima, la mente, la coscienza, il pensiero.
Ad Elsa Morante, per la sua bella scrittura in versi ed in prosa dedico questa raccolta con gratitudine ed amore,


Rosaria Di Donato

 Rosaria Di Donato - 18/05/2015 21:25:00 [ leggi altri commenti di Rosaria Di Donato » ]

Sono grata a Loredana e Lorenzo per il loro passaggio e per la messa a fuoco di aspetti fondamentali del mio dire poetico che tende a varcare confini cercando un passo proprio che attinge all’interiorità e alla bellezza vissuta come tramite, come percorso verso l’armonia. Trovo appropriati i vostri commenti e mi arricchisco nel confronto.
Un cordiale saluto.

 Lorenzo Mullon - 18/05/2015 07:20:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

devo dire che mi sono già commosso per questi primi versi
c’è un girotondo
di bambini ed angeli
sotto la volta blu
cobalto della chiesa
gotica

come si può descrivere meglio l’atomo, l’infinitamente piccolo?

gli scienziati, certi scienziati, chiedono ai poeti di abbandonare la rappresentazione umana quando si parla del microcosmo o del macrocosmo
mi sembra una aberrazione, una profonda ignoranza di quello che siamo
come scrive Roberto Sanesi a commento della sua traduzione di Yeats
la realtà non è altro che l’emanazione dell’anima
però ci vuole un tremendo abbandono
e una capacità formidabile di divincolarsi dal nostro pensiero ristretto
per comprenderlo

 Loredana Savelli - 09/05/2015 07:06:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Avverto in Rosaria Di Donato un istinto poetico forte. Ciò che mi colpisce di queste poesie è infatti in primo luogo la grande musicalità, il ritmo.
I temi sono edificanti, nessuna traccia di autoreferenzialità.
C’è sempre in questi testi l’indizio di una luce, l’apertura ai segni di una speranza che trasforma tutto in preghiera.
Così anche le figure e le persone concrete, così come le suggestioni derivanti da una mostra o dal "semplice" sguardo sul reale, assumono uno spessore trascendente. Diventano icone.
Complimenti all’autrice anche per la coerenza interna della raccolta e per la sobrietà generale del dettato. L’uso delle minuscole, poi, la dice lunga sull’umiltà poetica e umana di Rosaria. Un caro saluto.

 Rosaria di donato - 30/04/2015 21:38:00 [ leggi altri commenti di Rosaria di donato » ]

Ringrazio vivamente Anna Maria Curci e Marzia Alunni per la rinnovata attenzione che hanno voluto dedicare alla mia poesia e per i loro giudizi attenti e benevoli che mi incoraggiano a proseguire nel cammino della scrittura, nel sentiero della ricerca e nella condivisione della parola poetica.

Rosaria Di Donato

 marzia alunni - 29/04/2015 16:08:00 [ leggi altri commenti di marzia alunni » ]

La ricerca poetica che Rosaria di Donato conduce è sempre più emozionante e viva. Colpiscono le sue scelte lessicali. Raffinate e dense di concetti, le poesie scorrono, come una musica sacra, e invitano alla meditazione, ora gioiosa, ora sofferta, nel segno della responsabilita’ del dire e dell’esistere. L’acqua, menzionata nel titolo, oppure oggetto di fini allusioni, più che puro segno di vita, appare sinonimo del fluire, percorrere la via della luce, mantenendo una sorta di accordo fra interiorita’ e mondo esteriore, rivalutato, quest’ultimo, attraverso la mediazione della bellezza. Tutto appare perche’ e’ gia’ dentro l’orizzonte, ricreato e posto in salvo anche con gli strumenti della verita’ filosofica, sebbene a volte solo accennati, con misura, ovveroarmoniosamente. E’ una proposta poetica rara che si distingue per la sua profondita’ in un certo senso melodiosa! Marzia Alunni

 Anna Maria Curci - 28/04/2015 16:02:00 [ leggi altri commenti di Anna Maria Curci » ]

In "Lustrante d’acqua" di Rosaria Di Donato è lo stupore a soffiare sui versi, ad animare la meditazione. La parola prende quota, ma non dimentica la terra. L’abbandono fiducioso si affianca alla coscienza, le presta ali e speranza. La lirica che dà il titolo alla raccolta - qui a pag. 36 - ha, in questo senso, tutti i connotati del manifesto programmatico. Il desiderio di rifugiarsi nella nuova Gerusalemme, nella città di Dio, si accompagna alla critica inequivocabile allo scialo perpetrato quotidianamente, come avviene in "città" (p. 10). Se è il moto ascensionale a prevalere in "tracce" (p. 28), la fatica è il fardello esistenziale di chi vede e sente ben oltre ciò che (gli) altri vedono e sentono, come leggo in "inquieto sentire" (p. 27). Il confronto con la storia raccoglie gli indizi sconcertanti della cronaca ("hina", p. 15) e li scruta alla luce del lascito della memoria ("lager", p. 13; "a pier paolo pasolini", p. 14).
Il bilancio, provvisorio perché con limpida onestà si apre alla ricerca ulteriore, è racchiuso nel titolo del componimento che leggo come salda sponda di approdo in questa raccolta e, allo stesso tempo, punto di partenza di altri viaggi:"altro ci vuole" (p. 16). Grazie a "La Recherche" per questa proposta che rinnova per me il piacere della lettura della poesia di Rosaria Di Donato.
Anna Maria Curci