VITA
Franco Fortini (pseudonimo diFranco Lattes), nato a Firenze il l0 settembre 1917, ha compiuto i suoi studinella città natale laureandosi in lettere e in giurisprudenza. Espulso, inseguito alle leggi razziali, dall'organizzazione universitaria fascista, dopo l'8settembre ripara in Svizzera. Dal l945 ha svolto una molteplice attività di copywriter, consulente editoriale,traduttore e, infine, docente universitario. Ha tenuto la cattedra di Storiadella Critica all' Università di Siena. È morto a Milano nel l994.
OPERE
Fogliodi via e altri versi,Einaudi, Torino, 1946; Agonia di Natale, Einaudi, Torino,1948; Dieci inverni (1947-1957), Feltrinelli, Milano, 1957; Poesiaed errore (1937-1957), Feltrinelli, Milano, 1959;Verifica deipoteri, Il Saggiatore, Milano, 1965; L'ospite ingrato, DeDonato, Bari, l966; I cani del Sinai, De Donato, Bari, 1967; Questionidi frontiera, l977; Insistenze, l985; Compositasolvantur, Einaudi, Torino, l995. Della sua vasta attività ditraduttore ricordiamo: M. Proust, Albertina scomparsa, Einaudi,Torino, 1952; e, dello stesso autore, Jean Santeuil, Einaudi,Torino, l953; Bertold Brecht, Poesie e canzoni, Einaudi,Torino, 1961; W. Goethe, Faust, Mondadori, Milano, 1970; Illadro di ciliege, Einaudi, Torino, l983; Composita solvantur,Einaudi, Torino, 1994. Franco Fortini ha collaborato ad alcune tra le piùimportanti riviste del Novecento: a "Letteratura" (di Bonsanti) e"Riforma letteraria" (di Carocci e Noventa), sotto il regimefascista; e, dopo la guerra, a "Il Politecnico" (di Vittorini),"Ragionamenti" (da lui fondata nel l955 con L. Amodio, S. Caprioglio,e Roberto e Armanda Guiducci) "Officina" e "Comunità",nonché a diversi quotidiani: dall' "Avanti!" (di cui è statoredattore dal l945 al l948) al "Corriere della Sera", al"Sole-24 0re".
PENSIERO
FrancoFortini ha attraversato la problematica dell'ermetismo, per arrivare presto auna forma di marxismo critico che lo ha collocato in una posizione fortementepolemica, sia verso l'establishment letterario, sia verso leneoavanguardie, tra le cui file si è mosso.Testimone intransigente di quellasperanza di rivoluzione, che aveva sostenuto la lotta partigiana, nelle sueforme più avanzate, come la Repubblica della Val d'Ossola, Fortini si ècostantemente impegnato, da intellettuale rivoluzionario, nelle lotteideologiche del suo tempo, con opere di critica e di narrativa, con reportagesed epigrammi, in cui come, un Aiax mastigophoros allarovescia, ha "trattato da eroi quelli che erano poco più di ungregge".
[Tratta da http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=331]