Giuseppe Carlo Airaghi è nato e vive in provincia di Milano.
Una moglie, paziente. Due figli recentemente usciti incolumi dall'adolescenza.
Sul comodino si ostina ad accumulare libri che invano tenta di leggere contemporaneamente senza mai riuscire a terminarne uno. Malgrado abbia iniziato ad accumulare testi da riporre nei cassetti fin da quando era ragazzo ha soltanto da poco trovato il coraggio è la sfacciataggine di condividerli.
Ha pubblicato le raccolte di poesia I quaderni dell'aspettativa (Italicpequod, 2019), Quello che ancora restava da dire (Fara Editore, 2020), La somma imperfetta delle parti (Ladolfi Editore, 2021), il poemetto Monologo dell’angelo caduto (Fara Editore, 2022), "Ora che tutto mi appare più chiaro" (PuntoaCapo Editrice, 2023) e il romanzo I sorrisi fraintesi dei ballerini (Fara Editore, 2021).
Suoi componimenti sono presenti sulle pagine delle riviste letterarie "Atelier", "Versante Ripido", "Il Punto Almanacco di poesia", “Kult Underground”, “Poesia Ultracontemporanea”, “Centro Culturale Tina Modotti”, “L’Estroverso”, “L’Altrove appunti di poesia”, "Arteinsieme", “Casamatta”, “Margutte”, “Transiti poetici”.
E’ risultato finalista e vincitore di alcuni concorsi letterari tra i quali il “Lorenzo Montano”, “Europa in versi”, “Terre di Virgilio”, “La Recherche”, “Poesia a Napoli”, “Versante ripido”, “Prestigiacomo”, “Premio Arcore”, "Premio Lago Gerundo".