Paride Mercurio è nato a Novara nel 1969 da genitori calabresi (il padre era di Nocera Terinese, la madre è di Gizzeria). Studi classici, ha collaborato, tra il 1983 e il 1999, con vari periodici piemontesi. Ha esordito come poeta nel 2002 con la raccolta Fiori d’autunno (L’Autore Libri Firenze), cui hanno fatto seguito le sillogi Anima memor, nel 2003, e Archeolemmi, nel 2006, sempre per lo stesso editore. Nel 2011 è uscito il volume Penultimi fuochi (Book editore) che è stato finalista lo stesso anno al Premio Antonio Fogazzaro. Del 2015 è La persistenza del tempo (Book editore), la sua raccolta più recente, che è stata premiata in vari concorsi. Nel 2016: Ponte di Legno, Marineo, Danilo Masini, Atelier Vent’anni e Alberoandronico. Nel 2017: Il Golfo, L’Anfora di Calliope, Pontremoli, Francesco Graziano, Sellion, Giovane Holden, Caserta, Michelangelo Buonarroti e Villotte-San Quirino. Nel 2018: Antica Sulmo, Voci-Città di Roma, Città di Arona-Omodei Zorini, Città di Latina, Città di Amantea-Franco Bazzarelli, Baudelaire-Morano Calabro, Il Convivio e Lord Byron-Il Golfo dei Poeti. Nel 2019: Città di Grosseto-Amori sui generis. Lo stesso volume è inoltre risultato vincitore, nel 2017, dei seguenti premi: Medusa Aurea-Giovanni Pascoli, Tropea Onde Mediterranee e Thesaurus-Albarella. Suoi versi e recensioni alle sue opere sono apparsi su svariate antologie, blog e riviste cartacee (Atelier, Poesia, Il Segnale, Paideia, Quaderni Democratici, Ilfilorosso). Dal 2006 al 2016 ha fatto parte della giuria del Premio Cerruti-Marianni e, nel 2019, del Premio Internazionale Rime sul lago. Nell'estate del 2021, per i tipi di Cosmopoli editura, a Bacau in Romania, vedrà la luce Foc rece în stele (Fuoco freddo nelle stelle), una plaquette, curata dalla poetessa Eliza Macadan e tradotta da Alexandru Macadan, contenente suoi versi scelti tradotti in lingua rumena con testo italiano a fronte. È traduttore dal latino.