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al testo di Fausto Torre
ammarare
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dorsale di grooving di contrafforte alla metropoli che chiamerò sofia giusto di legame, discontinuo dai registri o canto di sonnifere lunghezze invece segnalare alla leva, qua, là, l'arte nelle mani da un lato innaffiare ermo come va al gelsomino la sulla in orfanezza fintantoché non macchia i colli di caso strambo di racemo di casta e di capra
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ferdigiordano
- 08/05/2013 16:16:00
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ancora la tua lingua tesa e monda, del tutto sola... epperchè? vuolsi così colà ove si riscuote ciò che rado è in merito? bah! ma sai che tutto qui parla di te come tu stesso parli di chissa chi? forse mi direi, in quel "segnalare alla leva, qua, là, larte nelle mani", che sono leva, che "racemo e capra, gelsomino e sulla" furono e sono sofia non stramba nè per colli nè per moline, ma tue solo tue armoniche battiture in gioco.
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