Cosa respirate a fare?
Non vedete che il mio amore è morto.
Non avete alcuna pietà, se ve ne importasse qualcosa
abbandonereste di corsa la vita.
Invece continuate a consumare le vostre primitive prime colazioni.
Mentre il mio amore giace sul letto del fiume.
E andrete al lavoro come ogni altro santo giorno
a imprecare nel traffico il vostro servile servizio.
Ma il mio amore è morto, non canterà la canzone del solstizio
per farmi addormentare stanotte
non cullerà le mie tempie dopo che il mondo si sia allontanato da me.
Non fermerà più l' apocalisse del tempo tra le sue braccia nuziali
al collo le ghirlande che raccolsi per lei.
Cosa fate invece di odiarmi? Pazzi!
Sacrificate ancora sugli altari
quando il mio amore è morto e l' ho uccisa con queste mie mani
che mi tradiranno per sempre
il vento bisbiglierà il nome del colpevole
tutte le volte che tocchino qualcosa
il mio, che le tengo legate dietro la schiena
dall' istante dopo a che le ebbi strette sul suo collo d' argilla.
Fresca fontana di vita estinta.
Perchè ridete? Il mio amore è morto ed è solo colpa mia.
Tutti sapete cosa ho fatto, perchè non venite a bruciarmi sul rogo?
Assassino, assassino, sussurrano sulfuree le santissime serenate del sole
negli ultimi raggi serali.
Cosa ho fatto? E perchè non muoio?
Ma forse è solo un brutto sogno e lei mi starà aspettando.
Dev' essere così altrimenti perchè non penzolo da una corda?
Oppure, oppure sono già morto e questo è il mio inferno.
Per saperlo mi basterà versare in terra il siero velenoso delle mie vene?
Presto un coltello, una lama nazarena, una superficie affilata.
Adielle, A di elle, adieu, un coro di voci da dentro
vi prego basta! Mi scoppia la testa.
Confesso, sono stato io, con queste mie mani
a strappare le ghirlande dal suo collo!
Venitemi a prendere! Adesso o sarà troppo tardi per tutto
ma ancora non si vede nessuno nella carogna del giorno che fuma.
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