:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 08/03/2010 12:00:00
Pagina aperta 2836 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Nov 21 13:31:00 UTC+0100 2024

Rocca dei falchi (inedito)

di Stelvio Di Spigno (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
# 9 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


Non so se Dio esiste.
Lo credo. Lo spero.
Mi pare cosa buona che le bocche
di Bisaccia condensino pietà
per chi viaggia veloce in autostrada
con i fiori schiumosi dei larici,
l’esalare immenso della foresta –
E che le nubi abbiano un carico
nel cielo, e non scorrano
solo nel contorno della pupilla
malata di cemento
di un giovane scrivente,
arcade nudo nascosto dietro un fico.
La vita rinasce nel bruco e nel cipresso,
rinasceva a Gaeta e a Baia, sulla scesa
di Monte di Procida e a Rocca dei Falchi
dove prendevi il sole a torso nudo.
La bellezza rinasce, anche se non siamo
più noi a portarla – rinasce il desiderio,
ma i tuoi occhi non sanno più radiografare
la mia ferita e il suo flusso continentale.
Si allontanarono sul monticchio d’assi a Ponza.
E mi lasciasti a pensare che un proiettile
o lo svenevole rosa del mare al tramonto
avessero ormai lo stesso peso vitale.
Fu allora che forse qualcuno
o nessuno mi disse
perché mi perseguiti –
La natura richiuse il suo libro per tutti.

# 9 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »