:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
Attenzione, dal 19 al 29 luglio 2024 è prevista una prima parte di lavori di manutenzione sul sito LaRecherche.it pertanto non sarà possibile, in tale periodo, registrarsi o autenticarsi, non sarà possibile pubblicare, commentare o gestire i propri testi in nessuna forma ma sarà possibile solo la consultazione/lettura del sito ed eventualmente la eliminazione dell'utenza di chi ne farà richiesta. Una seconda parte è prevista dopo la metà di agosto, le date saranno comunicate. Ci scusiamo per l'eventuale disagio. Ovviamente se riusciremo ad accorciare i tempi lo comunicheremo.
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 19/10/2020 12:00:00
Pagina aperta 590 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sun Jul 14 10:08:00 UTC+0200 2024

sa plume rêche

di Yves Bonnefoy (Biografia/notizie)

« indietro | versione per la stampa | invia ad un amico »
Invita un utente registrato a leggere la poesia della settimana »
# 2 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »


 

VII

 

L'aboi d'un chien, qui a mis fin à sa peur. Le pilier dun soleil parmi les nuages, le soir. Les flaques que l'écolier voit étinceler dans les mots, dans l'à venir de sa vie, quand il pousse sa plume rêche dans l'enchevêtrement de la dictée trop rapide.


Et toute branche devant le ciel, à cause des évasements des resserrements de sa masse. L'invisible qui là bouillonne, comme la source au dégel, violente. Et les baies rouges, parmi les feuilles.

 

Et la lumière, au retour; la flamme en quoi tout commence et tout prend fin.

 

 

 

VII


Il latrato di un cane, che ha posto fine alla sua paura.
Il pilastro del sole tra le nuvole, a sera. Le pozzanghere che lo scolaro vede scintillare nelle parole, nell'avvenire della sua vita, quando calca la sua ruvida penna nel garbuglio del dettato troppo veloce.

 

E ogni ramo davanti al cielo, a causa degli allargamenti dei restringimenti della sua massa. L'invisibile che qui ribollisce, come la sorgente al disgelo, violenta. E le bacche rosse, tra le foglie.

E la luce, al ritorno; la fiamma in cui tutto inizia e tutto ha fine.

 

 

[ da Qui dove ricade la freccia (1991), traduzione di Fabio Scotto, Bonnefoy. L'opera poetica, I Meridiani Mondadori ]

 

 


# 2 commenti a questo testo: Leggi | Commenta questo testo »