Datemi musica, solo musica, non la vita.
F. Pessoa
Sfugge tra le mani quest'onda
che abbatti a tradimento,
sui polmoni
che piccoli si fanno - a te
che non hai suono
mi tieni su filo impalpabile
e penetri la tela leggera
di questo vivere improvviso.
(J.Brahms, op. 36)
In su la nota un pezzo
- tenuto, e corda -
il taglio nel legno
e la lima stesa
lo porgono a me
che sospeso lo tengo
fitto,
sotto il cuore
e stretto
: se penso a lei
e se per lei prego.
(J.S.Bach, partita per violino n.2)
Scale appese
al grave crescere e salire
di un dolore piccolo,
pronunciato nel tempo
che neve, separa
dal sole a ponente.
(G.Mahler, Kindertotenlieder)
Arriccio il segno
che porto in tempo
al tempo lento del
tuo stare
a fronte di maree incostanti
sui prati di Francia
e fronda di nove archi
e martelli e tamburi
di confine incerto
sfoltito a sangue lento
di foglia e d'erba eroso.
(M.Marais - Alcione)
Il volo appena teso
in punta e d'accenno
sul corpo stanco
e lama nel ventre
antico del mio errare
di stagione in stagione
per questi velluti
nell'anno che hanno.
(A.Vivaldi - La Senna festeggiante)
Ruba rima
e allunga il verso
che sotto il velo respira, lento
a polmone vuoto
se del figlio ricerco l'odore
e ne annuso l'assenza
passando la mano sul collo
umido e tra i capelli,
bagnati dal sudore
del risveglio.
(G.B.Pergolesi - Stabat Mater)
Fermo il colpo
nel conto che resta
in mente,
seguendo in sé musica
di sottile accenno
- leggo solo ora il ferro,
steso, e ripido nel sale -.
(Shostakovich - Concerto per Violino n.2 op.129)
[ Anticipazione della raccolta di poesie di Alessandro Brusa: “Intagli ripidi (nel corpo che abitiamo in punta)”, Giulio Perrone Editore. Abbiamo qui proposto la sezione che porta il titolo “Il taglio nel legno”. ]