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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Poesia della settimana

Questa poesia è proposta dal 25/04/2016 12:00:00
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Il taglio nel legno - anticipazione

di Alessandro Brusa (Biografia/notizie)

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Datemi musica, solo musica, non la vita.

F. Pessoa

 

 

 

Sfugge tra le mani quest'onda

che abbatti a tradimento,

     sui polmoni

che piccoli si fanno - a te

     che non hai suono

 

mi tieni su filo impalpabile

e penetri la tela leggera

di questo vivere improvviso.

 

(J.Brahms, op. 36)

 

 

In su la nota un pezzo

- tenuto, e corda -

 

il taglio nel legno

e la lima stesa

     lo porgono a me

che sospeso lo tengo

     fitto,

sotto il cuore

     e stretto

: se penso a lei

e se per lei prego.

 

(J.S.Bach, partita per violino n.2)

 

 

     Scale appese

al grave crescere e salire

     di un dolore piccolo,

pronunciato nel tempo

che neve, separa

     dal sole a ponente.

 

(G.Mahler, Kindertotenlieder)

 

 

Arriccio il segno

che porto in tempo

al tempo lento del

     tuo stare

a fronte di maree incostanti

sui prati di Francia

e fronda di nove archi

e martelli e tamburi

     di confine incerto

sfoltito a sangue lento

di foglia e d'erba eroso.

 

(M.Marais - Alcione)

 

 

Il volo appena teso

in punta e d'accenno

     sul corpo stanco

e lama nel ventre

     antico del mio errare

di stagione in stagione

per questi velluti

nell'anno che hanno.

 

(A.Vivaldi - La Senna festeggiante)

 

 

     Ruba rima

e allunga il verso

che sotto il velo respira, lento

a polmone vuoto

 

se del figlio ricerco l'odore

     e ne annuso l'assenza

passando la mano sul collo

     umido e tra i capelli,

bagnati dal sudore

     del risveglio.

 

(G.B.Pergolesi - Stabat Mater)

 

 

Fermo il colpo

nel conto che resta

     in mente,

seguendo in sé musica

     di sottile accenno

 

- leggo solo ora il ferro,

     steso, e ripido nel sale -.

 

(Shostakovich - Concerto per Violino n.2 op.129)

 

 

 

[ Anticipazione della raccolta di poesie di Alessandro Brusa: “Intagli ripidi (nel corpo che abitiamo in punta)”, Giulio Perrone Editore. Abbiamo qui proposto la sezione che porta il titolo “Il taglio nel legno”. ]

 


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