Nando
- 10/05/2017 18:21:00
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Alcuni dicono che unopera darte viva di una sua vita autonoma, cioè al suo fruitore nulla dovrebbe importare della biografia del suo autore; tesi senzaltro valida, ma che non ritengo di valore assoluto. La premessa mi nasce dalla commozione con cui sempre leggo i testi di Valentina, non solo per la loro bellezza, il suo sguardo sulla realtà non fugge lo scandalo del male, ma neppure rinuncia alla "chiaroveggenza" che le viene dalla certezza dell"imago Dei" su cui è stato plasmato il cuore umano, ma anche perché un tempo della sua vita è diventato importante per chi, o almeno lo è stato per me e lo è tuttora, ha condiviso anni di scrittura e lettura larecherchiana e, soprattutto, ha condiviso la prese nza poetica e critica dellindimenticato Pietro Menditto. Vorrei maggiore agio di commento, sto scrivendo dal cellulare mentre viaggio in trama, per sottolineare alcuni versi, alcuni passaggi che mi hanno colpito, ma mi devo accontentare del poco per non perdere il tutto che abbiamo e che è questo presente.
Un abbraccio, carissima Vale.
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