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Commenti al testo di Amina Narimi
Con la terra di Malta

Sei nella sezione Commenti
 

 Ferdinando Battaglia - 06/07/2014 15:17:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Difficile ancora ad un lettore semplice, evitare il rischio di una lettura semplicistica o addirittura di capirne le profonde ricchezze, i tuoi testi chiedono sempre una cultura ed una cultura disposta a mettersi in ginocchio.
Mi fa male questa poesia, perché attraversa una passione dolorosa di un’anima, solo per questo e solo dopo, s’impazzisce di gioia (ma è una mia impressione immediata)
MiainsuperabilePotessa.

 Luca Soldati - 06/07/2014 14:00:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

Versi che si spingono al "confine" (ma tutto il tuo poetare lo è) per una terra di confine. Bellissima Amina, come sempre... come sempre.

Ti abbraccio

 amina - 06/07/2014 10:39:00 [ leggi altri commenti di amina » ]

Ho vissuto là tanto tempo e tanto tempo fa per lavoro quando ancora non sapevo di Rilke, amavo l’acqua così fredda di sistiana i percorsi da opicina a basovizza..il Carso i fiumi ... Sì Lœ
Ogni tanto vado ancora a rifugiarmi tra quegli odori cari ..

 Lorenzo Mullon - 06/07/2014 10:00:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

con la mia bicicletta, alle cinque del mattino, e poi a Lipiza, a salutare i cavalli bianchi, fino alla valle dei pomi
ma le sere d’estate, dopo una bella nuotata, a Duino alla passeggiata Rilke a fare la grigliata di cevapcici bruciando i tronchi secchi del ginepro, quando non c’erano ancora i divieti né i turisti, e non si chiamava Rilke

 Amina Narimi - 05/07/2014 23:53:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Porto Rilke sotto il seno
La grazia del suo Rainer
Lo amo come fosse Vivo
Ma non è Lui che cerco
Sul sentiero di Duino
Quel che ha visto ..senza palpebre
che fa cadere il tempo, nelle rose


tutta colpa dell’Arcangelo Gabriele!
quante volte da Sistiana a quelle rose lungo il ciglione delle falesie e giù tra i pini neri il terebinto e i campi.
Fino in cima ai 1700 a raccogliere conchiglie ti ho visto sai, coi fiori rosaviola colorato e le trine dentro gli occhi azzurre
mentre parlavi al falco pellegrino ed io ero in capriole per mano agli scoiattoli su per la griza eppoi ancora sul sentiero della salvia
Quante volte, quante rose, da Sistiana fino a Rilke
e Villa Opicina? salivi all’obelisco?

 Lorenzo Mullon - 05/07/2014 22:34:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

come le rose di Duino? è il mio rifugio . . . devo essere geloso?
rose selvatiche, rose di pietra carsica