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Commenti al testo di Pietro Menditto
La distanza da colmare tra insipienza e oggetto

Sei nella sezione Commenti
 

 Stefano Sabattini - 11/03/2012 20:01:00 [ leggi altri commenti di Stefano Sabattini » ]

poesia potente, impegnativa, forte, carica, interessante. Importante, coraggiosa.

 pietromenditto - 11/03/2012 10:42:00 [ leggi altri commenti di pietromenditto » ]

Grazie a entrambe, carissime.

 Carla de Falco - 10/03/2012 20:02:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

stupefacente. soprattutto in passaggi come
i cieli assorti nell’albagìa della separazione
ammantati di un lutto sbiadito dalla perplessità

 cristina bizzarri - 10/03/2012 17:09:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Il titolo è un annuncio senza soluzione possibile, non lascia spazio a un’eventuale liaison che permetta un ricongiungimento tra passato e presente, tra illusione e realtà.Ma, del resto, questo ricongiungimento non è nemmeno ricercato, né tantomeno sperato. Solo, si osservano le cose con la consapevolezza che "prima o poi sarò io a non dire più io". "Si abbassano vanamente le palpebre sulle ore ruminate". Il percorso tratteggiato nella quinta parte è senza sfondi di stupore o speranza o attesa di. Il ragazzo che"credette che un’ingenua fronte potesse stupire il tramonto" ha conosciuto ben altro. Bellissima poesia che si legge con dolore, più intensa di un grido, di una preghiera...