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Commenti al testo proposto da Emanuele Di Marco
La Rete pro-ebrei di Pio XII

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 30/01/2010 19:07:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Personalmente non posso che ringraziare Emanuele per aver proposto questo articolo molto interessante che porta una testimonianza a conferma di quanto penso, cioè che ognuno, nel proprio intimo segreto, può essere molto diverso da quello che appare, molto meglio o molto peggio, in genere penso sempre al meglio, per mio ottimismo personale, e suffragato da molta esperienza diretta di relazioni con persone nei più vari ambiti sociali. Dunque Pio XII da buon cristiano ha avuto modo di agire nel segreto, molto probabilmente in una più esplicita manifestazione di ostilità verso il nazismo avrebbe avuto la peggio, ha scelto l’atteggiamento che inducesse il minore dei mali, la responsabilità è sua.
Per quanto riguarda Ignazio, caro Emanuele, è necessario imparare ad accogliere tutti, ma tutti tutti, proprio sull’esempio di Colui che nomini nel tuo commento, la diversità si esprime in molteplici modi. Il tuo intevento è pacato e spiega le tue ragioni, quelle per cui potresti esserti anche offeso, ma credimi, è necessario, e dà più soddisfazione, ritenersi liberi anche da ciò che può offenderci.

 Maria Musik - 30/01/2010 18:29:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Mi spiace, Emanuele, la chiusa di questo tuo ultimo commento. Cosa ti aspettavi di più di ciò che, come Redazione, è stato fatto? Per la prima volta nella storia de larecherche abbiamo censurato un testo anzi, soprattutto, i commenti ad esso. Non era mai successo! Atto doveroso non verso la Chieda Cattolica od i suoi antagonisti ma verso la Persona, cioè, ognuno di voi e di noi. Non sono stati tollerati gli insulti, le offese alla altrui credenza, l’incapacità di gestire eticamente la grande libertà di chi usa Internet per esprimere opinioni e/o confutarle e/o confrontarsi.
Non credo che ciò sia poco nè, tantomeno, deludente!

 Emanuele Di Marco - 29/01/2010 19:29:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

vorrei aggiungere un’ultima, davvero ultima, notazione: qui, come altrove, si parla tanto, e giustamente, di rispetto per tutti. per le minoranze etniche, religiose, sessuali... ma di che rispetto ci si vuol mai fare paladini, se poi chiunque, a ogni piè sospinto, spesso senza valide argomentazioni, si permette di offendere la mia "dolce religione" (P.P.Pasolini), il mio Papa, la mia Chiesa che, per quello che io intimamente credo, è il lascito concreto di Gesù in terra? perchè mai dare del nazista all’attuale Papa, colui che, per il mio credo più profondo, è il rappresentante nientemeno che di Dio nel mondo? con quale diritto offendete così me, gli altri cattolici, il mio primissimo padre spirituale? lo fareste con un aderente ad altro credo, religione, setta? questo mi chiedo, lo fareste? o avreste un minimo di rispetto per coloro che la pensano diversamente da voi? dire ’il Papa è nazista’ è come dire, a me che il Lui e nella Chiesa credo fortemente, ’tuo padre è un delinquente, un mafioso, un omicida’... e poi così, senza pensarci un attimo. con quale diritto, poi? mancano le basi del rispetto fra uomini, al di là di ogni altra considerazione, ciò è molto, molto triste...
non aggiungerò più una singola parola sull’argomento, perchè già troppo ho detto e polemizzato nel passato anche recentissimo: sono estremamente deluso, perchè da un sito che si chiama ’la recherche’ e da alcuni dei suoi utenti più significativi, mi aspettavo davvero di meglio...

 Emanuele - 29/01/2010 18:26:00 [ leggi altri commenti di Emanuele » ]

ignazio, dire una cosa meno banale no, eh?

 ignazio - 29/01/2010 00:46:00 [ leggi altri commenti di ignazio » ]

sicuramente Pio XII era meno nazista di ratzinger! Ma ciò non vuol dire che non lo era!!

 Pietro Di Marco - 21/01/2010 05:15:00 [ leggi altri commenti di Pietro Di Marco » ]

Grazie per avermi segnalato questa intervista all’ultimo testimone diretto di quanto è stato fatto dalla Chiesa Cattolica per sottrarre più vite possibili (senza distinzione di razza o credo religioso) dalla furia omicida del Nazismo.