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’A Tavola con i Tarocchi’ ... a Giuliano Brenna

Argomento: Alimentazione

di Giorgio Mancinelli
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Pubblicato il 24/08/2013 17:56:49

A TAVOLA CON I ‘TAROCCHI’ … a Giuliano Brenna
Un modo divertente per combinare menu a sorpresa in sintonia con i vostri ospiti e amici.

Indubbiamente la migliore delle diete, e di questi tempi se ne fa un gran parlare, è quella di mangiare poco e bene, soprattutto con gusto. Oppure di sacrificare ai così detti ‘peccati di gola’ qualche chilo di troppo, da portarsi, comunque con dignità. Non so, scegliete voi. In entrambi i casi è lo spirito che conta. Ciò che i libri di solito suggeriscono in fatto di alimentazione spesso non coincide con il ‘carattere’ del momento. Come dire, non risponde in fatto di gola, al desiderio riposto.
È superfluo ricordare che una dieta, qualunque essa sia, va rapportata all’andamento della giornata. La scelta dei cibi, lungi dall’essere trascurata, è sempre una questione di intima rispondenza. Come dire, di umore. Non ci si può affidare al caso, non vi pare? La “casualità porta in tavola le bacche” dice un proverbio popolare, mentre un altro, fresco di conio, ci fa l’occhiolino: “Nutrirsi bene è intelligenza, nutrirsi in allegria è saggezza”.
Ecco ad esempio un modo diverso di mettersi a tavola, non senza però un pizzico di quella sana allegria che così bene ci predispone nei confronti d’ogni cosa, è così che cibi e bevande ritrovano improvvisamente il giusto corrispettivo sapienziale. Un po’ come il ruolo giocato dalla fantasia sulla cultura del cibo che ben conosceva l’Artusi: «L’arte di mangiar bene» (*), da non disdegnare una certa ‘cultura’ a tavola. E, poiché in cucina ci vuole estro e fantasia, nutrirsi assume significato di intenso piacere oltre che di avida golosità; così come di raffinatezza e di eleganza. Perché, come certamente sapete “anche l’occhio vuole la sua parte”.
È così che anche il semplice atto del cucinare, può essere preso come un innocente divertissement. In che modo? Ma nel modo più semplice, con l’ausilio, ad esempio, di un mazzo di carte: i preziosissimi Tarocchi e un prestigioso libro-gioco: «Mettiamo le carte in Tavola» (**), che gli autori Graziella D’Agata e Alessandro Bellenghi hanno creato per soddisfare quanti affidano alla fantasia, e perché no, all’influenza magica, il quotidiano rito della tavola.
Un modo fantastico di creare nuovi gusti per il palato, anche per il più raffinato, in tanti imprevedibili e facili menù, per due, per tre e quattro persone. Il tutto, semplicemente mescolando agli ingredienti di base un po’ di esperienza e una spruzzata di stravagante ‘follia’. Gli elementi ‘insostituibili’ sono: una dimora accogliente, una tavola ben apparecchiata, degli amici possibilmente gradevoli, una modesta disponibilità di tempo, i ventidue Arcani Maggiori, ed ovviamente una copia del più intelligente libro-gioco da mettere in tavola e, come di solito si usa dire: Buon divertimento!
Il modo più semplice di agire è quello di estrarre un solo Arcano dal mazzo lungamente ed accuratamente mescolato per poi andare a vedere o meglio, a ‘creare’ il corrispettivo menù consigliato, in cui è spiegato come arrivare alla migliore ‘ricetta’ adeguata. Presto detto, carte alla mano, una volta trovata la 'parola chiave' del gioco, non resta che consultarla sul libro.
Se invece si vuole organizzare un pranzo ‘completo’ oppure una cena con persone diverse e ognuna con i propri gusti, compresi umori e idiosincrasie, è il caso di procedere estraendo tre carte a caso per ognuno degli ospiti e si pongono sul tavolo così disposte: la prima al centro, la seconda a destra della prima, la terza alla sua sinistra. Così, mentre la carta centrale definisce, in sintesi, il tipo d’incontro, come dire, di situazione conviviale che state per affrontare; la seconda e la terza sono di guida alle scelte alimentari. Non c’è da dubitare sulla buona riuscita, l’Arcano posto al centro sarà indicativo e perfettamente adeguato a trovare la giusta armonia.
Le combinazioni suggerite sono molteplici, soprattutto se vi divertirete a mescolare tra di loro, i piatti che vi sembreranno più opportuni fra quelli riferiti, o meglio ‘predestinati’ ai singoli ospiti. Se volete che la vostra dieta non subisca brusche capovolte, basterà usare solo certi ingredienti e non altri. Non vi pare questo un modo simpatico e divertente di stare insieme? Anche se magari un filino, come dire, ‘esclusivo’.
Et-voila, les jeux sont faites! Il giuoco è fatto, ecco il menù scelto appositamente per l’occasione di stare insieme Io e Voi: come antipasto, un piatto semplicissimo a base di ‘cuore di lattuga’ accuratamente aperta per accogliere un composto di uova sode con dragoncello ed erba cipollina tritato e condito con olio, sale, aceto e senape. A consigliarlo è la carta del «Papa», Arcano particolarmente misurato che non concede alcuno spazio alla sovrabbondanza.
La carta della «Temperanza» suggerisce un primo piatto raffinato, si tratta di ‘riso ai tre sapori’ con frutti di mare, quali ad esempio, calamaretti, gamberetti sgusciati, cozze al vapore, olio, aglio tritato e molto prezzemolo. Per il secondo piatto, il «Carro», Arcano dalla forte personalità, suggerisce ‘orate al sale’. Mentre, per il dessert, non ci sarà nulla da eccepire se porterete in tavola un semplice amaretto o delle castagne glassate, ma nulla di più. Il tutto, ovviamente, accompagnato da un ottimo vino bianco “Passerina”, o “Pecorino” che sia, purché della vitivinicola Ciù-Ciù di Offida (Marche)servito ben fresco. E buon appetito!

DINE WITH TAROTS ON THE TABLE
An amusing way of mixing your menu with the surprise element, but doing everything with the collaboration of your guests and friends.

The best way to go about dieting, and in our time we talk about little else, is to eat little but well, and especially to eat relish. Or else to accept an extra kilo or two in the name of the good table. Either way, make your choice with gusto, the choice is yours. In both cases it is the way you go about it that counts-enthusiasm is of the essence. That which books usually suggest, when it comes to food, completely overlook the mood we are in when we sit down to eat. There is no mention of the specific thing you feel like eating as you go about your meal.
There is no need for us to remind anyone that an essential element in all talk about diets is the fact that they should take into account the way we pass our day, with all its different whims. We can hardly leave the whole thing up to chance, can we? «With pure chance you end up with berries on the table», days a popular saw, while another, a brand new one, states this gem: “Eating is a necessity, eating well is just intelligence, and eating with great cheer is pure wisdom”.
Here is an example of a new way of sitting down to your table, a system not without its own pinch of healthy cheer, a pinch that we could well insert into all our enterprises. With this system, food and drink suddenly become things of the above-mentioned wisdom. A little like the role played in culture by fantasy. The writer, Artusi, knows all about this, and believes in not forgetting culture when it comes to food, something we witness in his book: «The Art of Eating Well» (*).
And, granted that in the kitchen one needs both talent and imagination, eating takes on a sense of keen pleasure that is beyond the happy satisfying of appetite – it becomes a thing of refinement and elegance a thing of refinement and elegance. As you well know, “the eye has its appetite as well”. And so it is possible to turn the simple act of cooking into pure amusement. How? With the help, for example, of a pack of cards, the delicious Tarot cards, and the prestigious game-book: «let’s Put our Cards on the Table» (**). The authors of this book, Graziella D’Agata and Alessandro Bellenghi, intend to meet the needs of all those who desire to torn the daily rite of the table into a thing of imagination, and – why not? – into a thing of magical charm.
Here we are an imaginative way of creating new experiences for the palate, even the most particular and demanding one, with so many unexpected and quite simple menus, whether they be for two, three or four people. The whole of this is done by quite simple mixing into the base ingredients a pinch of experience and a sprinkling of outlandish folly. The “totally essential” ingredients are: a pleasant place to eat, a well-laid table, friends who are, hopefully, agreeable, a certain amount of free time, the twenty-two major arcane cards, and obviously, a copy of the most intelligent game-book in circulation, and as the saying goes: god fun!
The simplest way to go about things is to take one single arcane card from the pack, after it has been thoroughly and accurately shuffled, and then look up the menu which is suggested for this card. How do you get to the recipe or, better, to building up a real menu? Quite simple, if you can cope with some very amusing games using these cards. Then, once you find the key word, all you have to do is consult your book.
If, on the other hand, you want to organize a dinner, or any meal you like, with all kinds of people, all of them with their own tastes and idiosyncrasies, you have to follow this procedure: three cards are taken out from anywhere in the pack for each of your guests. You lay them down like this: the first in the centre, the second on the right of the first, the third on the left. The central card sets the tone for the combination, let’s say, the tone of the company’s situation, while the second and the third act as guides and show you how to find the right mixture.
Have no doubt it the menu suggested by the Arcana card in the centre will turn out to be perfectly right. The combinations suggested can multiple, as the courses that seem most appropriate to you can them be mixed with one another, while still being those predestined for each of your guests. And it is not necessary to add all of the ingredients, otherwise your diet could experience some sudden somersaults. So doesn’t this all look like a very pleasant and amusing way to pass some time together? Maybe you have hit upon something unique.
Et-voila les jeux sont faites! Everything‘s ready: here’s a menu made just for you as hors d’oeuvres, let’s have what I would like to call a “lettuce-heart” dish. What suggested this? The «Pope» card. This is an especially restrained Arcana card; it provides no possibility for excess, nor for any other kind of shortcoming. Open these leaves out and place at their centre a mixture of grated onion, dressed with oil, salt, vinegar and mustard.
The card «Temperance», offers a very refined dish. It is “three-flavor-rice”. It has sea food ingredients such as small squid, shelled prawns, mussels, oil, grated garlic, a lot of parsley. For the second course, the “wheel” card makes the wisest decision for us, it brings to the able golden maid fish in salt. We have no objection to your putting some simple macaroons or some marrons-glaces on the table, but nothing more. All of this to be served with an excellent cool white wine as the “Passerina”, or “Pecorino” made by Ciù-Ciù from Offida (Marche region of Italy) end, good appétit!


(*) Pellegrino Artusi, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” – Einaudi 1970.
(**) Graziella D’Agata e Alessandro Bellenghi, “Mettiamo le Carte in Tavola” - Acanthus Editore, 1985.
Giorgio Mancinelli per Jolly Hotels – Magazine (1990)

 

 


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