Siamo nel primo foglio
del calendario. Siamo lassù,
tra i fori che testimoniano
lo strappo o la giravolta
dei mesi accartocciati. Siamo
a cavalcioni dei flûte di rigore.
È la prova che in quel punto
lo spirito dichiara il sangue
un buon trasporto e mischia
il capogiro con un rigurgito
del cambiamento mai avvenuto.
Poiché è visibile il mondo
dopo il diluvio tergiversato,
posso affermare che noi siamo
lo scroscio peggiore venuto
in terra - nessun’altra terribilità
è stata così tanto invasata.
Nell’improbabile visione
della colomba nella cerchia
degli ulivi, la verità dei rami
sta nella bocca dei cannoni
dove i falchi beccano pallottole
mentre l’anima rincula
e i bossoli vuoti sono espulsi
come fronzoli della ragione.
L’uomo seduto accanto a me
rifà il brindisi fino alle lacrime,
senza pietà. Ha chinato il capo
perché fare la festa a qualcuno
impone che solo alzando il gomito
si lascino i ruderi in pace.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Robert Wasp Pirsig, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.