Pubblicato il 02/12/2021 10:19:09
Sopra, un gran cielo chiaro e in volo alto uccelli dalle lunghe ali erano i primissimi giorni che non ricordo, eppure c'ero. Sotto, un grande buio scavava l'albero a mo' di vulva dentro il buio la vergine oscura l'abitante dei tronchi l'invisibile se non nei sogni manteneva l'albero rigoglioso. Ma la ferita nel legno è ancora tormento e supplizio entrarci affatica le notti e rende stanchi. E lei lo sa, forse le basta. Ma un giorno andrò al bosco quello solito, quello degli alberi capovolti, radici al cielo quello dei tronchi gravidi di muschio, quello con un lago in mezzo e il capanno delle margherite e lei tra le margherite. Proprio quello delle mete di tanto vagabondare. Ecco, un giorno andrò a quel bosco ma niente sembrerà uguale il cielo sarà chiaro e in volo alto uccelli dalle lunghe ali ricorderò i primissimi giorni svolterò sì al solito sentiero seguendo i canti dei pettirossi ma stavolta apparirà, sul sentiero, visibile e vestita color d'amore. Saremo uno, attorno all'altro la ferita nel legno non più tormento nè supplizio entrarci sarà rigenerante gioia.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franco Bonvini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|