Pubblicato il 24/10/2021 11:49:00
Si svegliava un pò irritato la mattina, per la fame, trovava subito dove far colazione lo riconosceva dall' odore. E' così che si calmava, poi apriva gli occhi, e lasciava che il mattino ci entrasse dentro, chiaro e limpido, assieme al viso di lei. Non c' era tempo o luogo, lei era il tempo e tutto quel che c' era, credeva che sarebbe stato così per sempre. Il mondo poi si allargò arrivando davanti al lago quando col sole sulla pelle si lasciava addormentare dal suono delle onde, c' era tanta gente intorno, e risa di bambino, e c' era sempre lei, il mondo era sempre bello. Il tempo arrivò dopo, aspettando babbo tornare dal lavoro, babbo era un uomo buono, tornava sempre con qualcosa, tipo una macchina perforatrice per fare i coriandoli riempire i sacchettini, che domani è festa, o anche solamente una piccola trottola. Ecco, lui voleva fare proprio l' elettricista come babbo magari prendere un treno la mattina e andare al lavoro che il lavoro doveva essere un posto bellissimo se babbo tornava sempre con qualche meraviglia. Anche il Don era buono, e i maestri, e i professori poi... ma lui voleva sempre fare l' elettricista. E allora chi erano quegli uomini che venivano la notte con le mani in tasca a portar spavento Chi era che veniva a farlo nascondere sotto le coperte? E se trovava un pò' di pace, tra gli alberi, alla madonnina, chi era che poi veniva a prenderlo? a ricordargli che la pace non esiste. Divenne davvero poi un elettricista e non riusciva a voler male agli uomini ma il tempo s' è fermato sotto quella madonnina e non lo diventerà mai. Apre ancora gli occhi la mattina e lascia che il mattino ci entri dentro, chiaro e limpido anche se vede il mondo un po' meno bello
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