Pubblicato il 21/03/2021 17:43:12
Come se il poeta fosse le sue liriche la voce nella stanza, sola si contrae, contorce panneggi e le finestre slittano da altre finestre si separa ciò che era unito e si vive daccapo, si ri- respira il ritmo -sono io che muovo i fili al pathos e giro in tondo ai muri non più perimetri a un certo punto ci leviamo vibrato ed arco quanto più deciso è il vento che strane cose porta nell’altalena della persistenza
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