:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Saggi
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1883 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Tue Dec 3 04:14:06 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

E’ morta la Poesia?

Argomento: Poesia

di Franca Colozzo
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i saggi dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 14 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 17/02/2017 17:38:27

 

La poesia che in passato era composta in metrica e rima, è stata volutamente - a partire dagli esordi del secolo scorso, in particolare durante e dopo le due guerre mondiali - avviata verso una forma di scrittura prosaica. Unica invariante, ma non sempre, l'andata a capo come a mimare una sorta di metrica o rima, ovvero uno stile poetico cadenzato come per gli antichi greci e latini.  

 

...“Per gli antichi le cose andavano diversamente. L'accento tonico della parola e la durata delle sillabe costituivano due aspetti coesistenti e autonomi. L'accento tonico, che poteva cadere sia su sillabe lunghe che su sillabe brevi, doveva essere fatto sentire con un innalzamento dell'intonazione vocalica sulla sillaba accentata, che pertanto risultava più acuta rispetto alle sillabe non accentate. Questo doveva accadere sia nel parlare quotidiano che nella recitazione poetica.

Dovremo quindi concludere che per gli antichi la lettura di un brano poetico non comportava nessuna difformità rispetto ad una normale lettura, né nella pronuncia di chi recitava né nella percezione dell'ascoltatore. La ritmicità della recitazione era l'inevitabile risultato dell'alternarsi regolare di sillabe lunghe e brevi che costituivano il testo poetico.

L'abilità del poeta consisteva dunque nel produrre un testo significativo, espressivo e nello stesso tempo costituito da una successione di sillabe lunghe e brevi coerente con lo schema metrico di volta in volta prescelto. Le lingue classiche, sia il Greco che il Latino, si differenziano dalle nostre lingue, oltre che per molti altri aspetti, in particolare per il fatto di distinguere consapevolmente, nell'ambito delle parole, sillabe brevi e sillabe lunghe. Come dire che le singole sillabe hanno una durata che di volta in volta è determinata da vari fattori: la durata della vocale che costituisce la sillaba, il fatto che si tratti di sillaba aperta o chiusa, terminante cioè in vocale o consonante, ecc…. Quello che importa è il fatto che ogni parola è costituita da una sequenza di sillabe, ciascuna delle quali è lunga o breve. In una normale sequenza di parole, quale potrebbe essere un qualsiasi brano in prosa, il susseguirsi di sillabe lunghe e brevi è inevitabilmente irregolare, con la conseguenza che la lettura di un brano in prosa non dà come risultato nessuna percezione di ritmicità.

Diverso il discorso per la poesia, che proprio in questo si distingue dalla prosa: la successione di sillabe lunghe e brevi deve presentare una qualche regolarità, tale da garantire la ritmicità della lettura di un brano poetico. Per metrica si intende appunto lo studio sistematico dei ritmi della poesia, determinati da una successione regolare di sillabe lunghe e di sillabe brevi. Da queste premesse risulta chiara la peculiarità della poesia classica rispetto alle nostre più recenti forme di poesia, la cui musicalità è determinata dalla presenza della rima, o dal susseguirsi di versi caratterizzati da un identico numero di sillabe o dalla collocazione degli accenti tonici della parola su sillabe prestabilite.

È per questo che si parla di poesia quantitativa e accentuativa per indicare rispettivamente la poesia classica e le altre forme di poesia”... Tratto da”Metrica greca e latina”. 

 

Da Dante e dal Dolce Stil Novo (1200) in poi c’è una sostanziale evoluzione del linguaggio poetico che avrà conseguenze anche sul linguaggio successivo.

Ad esempio, la rima " incatenata " (ABA BCB CDC …) si ha nelle terzine dantesche (schema usato da Dante nella Divina Commedia) così come su “La riva del Serchio, a Selvapiana” di Giovanni Pascoli o anche in Pier Paolo Pasolini ne "Le ceneri di Gramsci", con connotazione alquanto diversa e più popolana (metrica e rima non sempre vengono rispettate).

Dopo l’Ermetismo del 1900, in cui il poeta si chiuse in sé stesso, naufrago da un mondo squassato da conflitti e senza apparente redenzione, si diventò inclini a perseguire nuove forme e sperimentazioni artistiche in tutti i campi delle Arti.

Prima e dopo la  Grande Guerra,  c’è stata una riscossa in tutti gli ambiti artistici, un desiderio di rinnovamento,  la rottura dei preesistenti schemi.

Al giorno d'oggi imperversa l’uso o abuso di nuovi stilemi: haiku (è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, composto in genere da tre versi), aritmie del verso, parole a volte senza senso buttate là per sorprendere e stupire il fruitore della poesia, non per rappresentare un’emozione.

Nell'epoca digitale, ci si sente quasi obbligati ad usare frasi brevi, un gergo conciso e stringato.

L’aforisma è molto in voga, anche se non sempre nel linguaggio comune che si lascia spesso andare a contrazioni linguistiche, nel gergo telefonico abbreviato, costituite da “xchè” o “ke”.

Si brucia tutto in fretta: amore o poesia, poco importa! Quest’ultima viene avvertita sostanzialmente come malinconia, una forma di tristezza, sgradita ai più, giovani o meno giovani.

In quest’epoca di sfrenato edonismo, in cui si cerca di rimuovere ogni sofferenza distogliendo lo sguardo da ciò che non ci appaga, è importante consumare tutto in fretta dal sesso alla lettura, dai sentimenti alla pratica di vita.

La poesia, quella vera, risulta troppo impegnativa, rendendo le persone più riflessive e tristi, anche quando canta la gioia che, però, non vibra più tra le pieghe di anime ormai anestetizzate.

E’ morta dunque la Poesia? Eppure c’è, oggi più che mai, una proliferazione di poeti, veri o sedicenti. Evidentemente, è innato nell’uomo quel sentimento di natura e di bellezza con tutti i suoi fardelli di sofferenza, che induce a riflettere sul proprio destino e a cercare un riscatto anche attraverso il dolore.

 

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 14 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franca Colozzo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Franca Colozzo, nella sezione Saggio, ha pubblicato anche:

:: [ Filosofia ] Questions about Ethics (Pubblicato il 11/02/2024 00:57:43 - visite: 856) »

:: [ Filosofia ] Che cos’è l’Etica? - What is Ethics? (Pubblicato il 06/09/2023 23:45:24 - visite: 568) »

:: [ Politica ] Meritocrazia all’italiana. (Pubblicato il 26/11/2017 00:54:12 - visite: 1415) »

:: [ Cultura ] La Cultura (Pubblicato il 30/05/2017 19:39:09 - visite: 1172) »

:: [ Filosofia ] Anatomia del Rispetto (Pubblicato il 08/02/2017 19:32:33 - visite: 1150) »

:: [ Politica ] La Turchia di Erdoğan - TheTurkey of Erdoğan (Pubblicato il 12/08/2016 17:56:50 - visite: 1385) »