Pubblicato il 12/11/2020 12:07:36
E vanno via di schiena, gli alberi nel mattino, le chiome nella foschia grigia e luminosa come capelli di donna che nella nebbia immagini volare via come le foglie. Che cosa banale il mattino se c'è una cosa che viene al mondo ogni giorno è proprio lui uno spazio di tempo, legittimo e quotidiano, e sta sicuro, viene ogni mattino. E io ero lì a guardarlo uscire dalle oscurità della notte e prendersi il cielo e gli alberi e me, ero lì perchè qualcosa ha cambiato i ritmi del sonno e della veglia e del sogno. Ero lì perchè i vecchi vivono nel sogno. E nel sogno quell' albero era la sua schiena che piano piano usciva dall' oscurità per poi svanire nel respiro nebbioso della terra che confondeva la chioma al cielo. E se ne volava via, come tanti uccellini di Braque.
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