I.
Di questa mia battaglia
Non ho mai capito il perché
“Sono un Poeta”
Mi dissi
La mia natura è grandiosa
E delicata
Il cuore mio è come un muro di crepe
Che pure un soffio di vento può scuotere
L’anima mia è come una lente
Vasta e rotonda
Che tutto quanto deforma e riflette
E sarà sempre così, mi dicevo
Tutto quanto,
ogni cosa
affascinante e incomprensibile
meravigliosa e grottesca
“Sono un Poeta”
Mi dicevo
Senza capire nulle delle mie parole
Provando invano a dare un senso
A questo senso di cruda guerra
La mia battaglia divenne un massacro
La mia ricerca mutilazione
Finché il bisogno di sentire il mio sangue
Esplose
E mi trovai sventrato a terra
Sconfitto.
Senza nemmeno una parola
Per spiegare.
II.
Eppure è vero,
Sono un Poeta.
Ogni mio istinto risponde
A questa causa
Non ho bisogno di capire,
di integrarmi
di accumulare competenze e numeri
per dimostrare il mio valore sociale
Io sono un Poeta
E il mio dovere è la testimonianza
La mia natura è delicata
Per camminare fra le trame del tempo
Le mie paure sono vaste ed ardenti
Per prevedere i biechi orrori dei miei simili
la grandezza delle loro opere
Ogni cosa in me s’infiamma
Alla ricerca della battaglia
Ed assieme si ritira
Desiderosa di pace e riposo
Perché è così che agisce l’uomo:
lotta e riposa
ed è di ciò che devo scrivere
Io sono un poeta
Il mio corpo rifugge ogni catena
Il mio spirito
Gli stretti limiti del sangue
Non ho né crediti, né lascito
Perché i miei versi sono il mio lascito
Le mie impressioni i miei crediti
Non ho bisogno di una patria, di una casa
Di un lignaggio
Perché le mie parole sono il mio lignaggio.
III. Sono un Poeta
Nessuno può usarmi
Se non il canto dei fiumi e del vento
Se non lo sguardo di chi è solo ed oppresso
Di chi è schiacciato dalla morsa del mondo
E della concretezza
Di chi è vessato da un potere
Da un governo
Da una morale
Dal suo lavoro
Dalla sua famiglia
Per chi è frustato dagli “sbrigati”
Dai “Forza”
Dagli “Svegliati”
Per chi rifugge ogni forma di addomesticamento
Per chi ha bisogno di canzoni
Nuove, sempre
“Andate, mie canzoni, dai solitari e dagli insoddisfatti,
Andate anche da chi ha i nervi a pezzi, dagli schiavi delle convenzioni,
Portate loro il mio disprezzo per i loro oppressori.
Andate come un’onda d’acqua fresca,
portate loro il mio disprezzo per gli oppressori.”
Per chi cerca, e non si è mai accontentato
Per chi è privato dell’aria
Dalle pretese meschine di chi gli è attorno
Per chi è debole
E non si adegua ad essere forte
Per chi è indifeso
Ed ha intenzione di restare tale
Sì, eccomi
Sono un Poeta
Non ho bisogno di diplomi e di curricula
Non ho bisogno di adattarmi
I versi dei poemi sono il mio lignaggio
Siano loro a decidere il mio posto.
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