Eppure era vero.
Dopo la chiamata
la corsa in auto
e quella per le scale
la camera era vuota
lì non c'eri.
Il poco calore rimasto
convertito in gelo.
Solo un' infermiera
a indicare il sentiero
di là,
attraversando i dormienti
giù fino ai sotterranei.
Ma neanche lì c'eri
sotto il lenzuolo bianco
solo un corpo nudo.
T'ho toccato la fronte
nessuna traccia del calore antico.
Il resto, il giorno dopo,
chiuso in scatola
con un attrezzo ronzante insopportabile.
Sentirlo ti fu risparmiato.
Ma torneranno le foglie sugli alberi,
dopo che il vento che fa i capelli bianchi le ha strappate
d' un colpo, piegando gli alberi a terra
che per rialzarsi le hanno lasciate andare.
Forse non domani ma torneranno,
giovani e verdi spunteranno improvvise,
e gli uccellini torneranno a farci il nido e a cantare.
Oscureranno il sottobosco
dove nascono i bucaneve
e poi le gialle primule
e tutti gli altri fiori.
Anche gli alberi fioriranno
e le api inizieranno il loro lavoro
per addolcire il sonno ai bimbi.
E il cielo sarà azzurro.
Lei guarderà tutto questo fiorire e sarà felice.
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