Pubblicato il 01/07/2016 08:56:11
‘dalla parte delle nuvole ...’
migranti sopra gli estesi deserti incompresi dove l’incontro col tempo remoto sussegue al presente fin dentro il futuro del mondo e che vanno sospinte dai venti d’un vortice di fuoco che avvampa bruciando ogni cosa d’intorno …
a piedi nudi affrontano in peregrino andare masse di genti che nude nell’anima ambiscono di sopravvivere in questo mondo estremo
migranti che s’avvoltolano sui rami rinsecchiti degli alberi senza fronde dove la pantera affamata ha cercato una visuale migliore prima d’assalire la preda che stanca si trascina nella traversata …
uomini contro avidi d’ogni cosa che s’impossessano delle vite degli altri da vendere al mercato dei nuovi schiavi della contemporaneità
migranti di differente credo accomunati che obliterano il soldo all’odierno traghettatore d’anime per un insensato viaggiare verso un medesimo inferno ultraterreno nello spazio indefinito di un mare da attraversare senza ritorno
che ancor li tiene legati a un ancestrale destino prigionieri accecati e abbandonati alla luce d’un domani che non si accenderà
migranti nel buio di quelle profondità marine che li accoglie senza identità come broscia da dare in pasto ai pesci alle divinità melliflue che avare d’ogni ragione s’avanzano a contrastarne l’antropico riconoscimento
'from the part of the clouds... migrant above the wide misunderstood deserts where the meeting with the remote time it follows to the present until inside the future of the world and what they go pushed by the winds of a vortex of fire what it catches fire burning everything of around… afoot naked they face in I wander to go masses of people how naked in the soul they aspire to survive in this extreme world migrant that they wallow him on the branches shrunken of the trees without leafy branches where the hungry panther you/he/she has looked for a best view before attacking the prey what it gets tired he drags in the crossing… men against avid of every thing that you/they take possession him some lives of the others to sell to the market of the new slaves of the contemporaneity migrant of different I believe united what they obliterate the penny to the today's ferryman of souls for a foolish to travel I pour a same ultra mundane hell in the indefinite space of a sea to be crossed without return what anchor holds them tied up to an ancestral destiny imprisoned blinded and abandoned to the light of a tomorrow that it won't ignite migrant in the dark of those sea depths what it welcomes them without identity how glutton to be given in meal to the fishes to the mellifluous divinities how stingy of every reason they are advanced to oppose of it the entropic/human recognition
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