Pubblicato il 23/12/2015 01:20:52
Le pareti cominciano a muoversi in avanti sono immobile e al contempo indietreggio fuggendo dallo spavento. Il terrore mi ha disegnato chiaro il futuro: ogni direzione converge a un unico punto, è così da sempre. Comincio a correre piangendo con la disprezione di un bambino innocente in cerca di salvezza. Vedo i collegamenti la brutale semplicità l'assenza di vie di fuga... Qual è la risposta? Come puoi vivere quando sai che non ti appartieni?
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