Pubblicato il 15/07/2015 16:48:13
Ti accarezzerò di carezze tenere e ti bacerò di baci feroci scalza ti camminerò dentro fino alle viscere e come un vento ti abbraccerò.
Ti verrò a penetrare innanzi allo sguardo oltre i lucenti binari dei tuoi occhi folgori impazzite che strappano il mio misero petto.
Quale filo di ambra colerò sulla bocca e le labbra schiuderanno i petali come un papavero sgualcito.
Sarò canto di sirena per le tue orecchie amene conchiglie e intreccerò sulle tue guance lacrime acquamarina insieme a riccioli di capelli increspati.
Mi farò vino e profumerò di sambuca i miei seni per adescarti… nella stiva delle mie cosce remerai come uno schiavo ubriaco.
Sarò la tua notte e poi… ti lascerò gli occhi i miei occhi pieni di sole perché tu mio meraviglioso viandante li hai traboccati di luce i lampi di tutti gli universi.
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