Pubblicato il 02/07/2015 22:02:55
VERSI DI UNA SERA DI LUGLIO La luna si addormenta Fra le stelle, si appoggia sul nero tappeto del cielo come una gatta persiana in attesa che il vento le carezzi il bianco pelo come un padrone che fuma la sua pipa davanti un camino spento. Mondo, come sei metafisico! La chiesa buia Non riflette nessuna luce, sui portoni in ferro le scritte in latino sbiadite e le immagini arruginite mi fanno ricordare Michelangelo morto. Arte, mia arte, il volgo ti disprezza! Sei come una puttana Da quattro soldi Ormai gettata Su una strada Ad aspettare La tua umiliazione Per un pappone Che dopo Ti picchierà Comunque. Miei versi, non c’è altare al quale mi inginocchi, non c’è Dio nel quale io creda, ma solo la pazzia che divora il mio fegato lentamente come un verme affamato che si contorce su un cadavere ancora caldo. Odio la guerra ma non voglio far pace, odio la morte ma voglio morire, odio l’amore ma amo, odio il canto ma non smetto di cantare. Versi miei, se foste raggi di sole che perforano le nuvole, se foste stelle di galassie lontane, se foste angeli dalle trombe d’oro pronte a risuonare nell’etere lontano spezzando il fiato solo nelle estasi più pure ... ma il Se regna dentro la mia psiche, perché voi siete la bara di un cadavere che ormai è polvere, siete un riflesso della luce che cade e rimbalza in una pozzanghera dove molti piedi hanno infradiciato la loro scarpa, siete la merda dove i maiali si contorcono lieti e grassi, siete il soffio di una tenera madre che toglie la terra dagli occhi del bimbo che giocando scivola di faccia nella terra. Ed il cielo, tutt’ora, buio e silenzioso come mai è stato, è infinito e incommensurabile ai miei occhi.
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