Pubblicato il 21/10/2016 22:50:41
In paradiso la settimana lavorativa è di trenta ore gli stipendi sono più alti i prezzi in continuo calo il lavoro manuale non affatica (per la minore forza di gravità) tagliare la legna è come lo scrivere a macchina il sistema sociale è stabile e i governi ragionevoli davvero in paradiso si sta meglio che in qualsiasi altro paese All’inizio le cose dovevano essere diverse – cerchi luminosi cori e gradi di astrazione - ma non si è riusciti a separare esattamente il corpo dall’anima e questa veniva qui con una stilla di grasso e filo di muscolo se ne dovettero trarre le conclusioni mescolare un granello d’assoluto a un granello d’argilla ancora una deviazione dalla dottrina l’ultima deviazione solo Giovanni l’aveva previsto: risorgerete col corpo sono in pochi a vedere Dio c’è solo per quelli fatti di puro pneuma gli altri ascoltano i bollettini su miracoli e diluvi col tempo tutti vedranno Dio quando ciò avverrà non lo sa nessuno Per ora il sabato a mezzogiorno le sirene ululano dolcemente e dalle fabbriche escono i proletari celesti sotto il braccio portano goffamente le loro ali come violini. (da Rapporto dalla città assediata, 1983 – Traduzione di Pietro Marchesani) .
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