La poesia mi gronda dalle mani
con un forza davvero travolgente
alle volte le dico ripassa domani
ma lei resta impressa nella mente...
come posso coi versi campare
benché il dono fatato della sorte
nessun editore vuole stampare
liriche d’anime fra pagine risorte...
solitario penetrando pazze rime
lo spirito diviso dal corpo spazia
però se ogni istante si sopprime
a chi interessa uno stato di grazia...
aspetto che il sogno s’espanda
siccome non sembro ossia sono
viaggio su una vetusta panda
vecchia di quindici anni or sono...
migliori amici un cane e un gatto
insieme a loro gioco all’esistenza
ho già dichiarato d’essere matto
colmo d’un’eterna controtendenza...
vorrei conoscere qualche lettore
dietro le lenti il senso del tragico
magari percepisce nello scrittore
andando oltre soltanto il magico...
ad una giuria d’angeli sottopongo
il mio tracciato poetico particolare
perché col mio sangue compongo
favole quindi ali per poter volare...
talvolta travolge la penna pudica
chiazze d’innominabile vergogna
poi stillando il significato dedica
a ciascun uomo che ancora sogna...
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