Pubblicato il 12/01/2014 11:09:43
Vagarono per la vecchia Tallinn, salirono fino alla Città alta, là dove gli artisti vendono i loro soggetti originali, sempre gli stessi.
Bevvero birra “Saku” ora qui, ora là, consumarono un lauto pranzo, una colazione leggera. I loro amici, non gravati da sventure, si aggregarono a loro, incrociandoli ovunque. In quei giorni in città c’era un grande festival rock, ma li interessava poco. Del resto il centro era pieno di conoscenti, richiamati dall’evento. Lui aveva smesso di fumare la pipa, ma la sua cartella di cuoio serbava il dolce odore di tabacco. Lei di nuovo copriva la testa con fazzoletti di seta dai toni ambigui. Li divertiva la città, in cui tutto sembrava appena arrotondato, come quelle stanze nelle case vecchie, sempre con un tavolino nel mezzo. Di solito lì suonava la musica e bevevano tè. Ora era estate, amici simpatici facevano tutto lievemente. Nessuno era più saggio, ma giravano insieme per i negozi.
***
Un gatto bianco venne da noi. Era sordo. Quando dormiva nella scatola di cartone nel mio piano, si poteva urlare e battere i piedi, lui sonnecchiava dolcemente. Certamente passeggiava, non di rado potevo vederlo uscire dalla finestra dello scantinato, lo seguivano altri gatti, come giocatori dopo una partita a carte. A volte passeggiava sino a tardi, io facevo pressappoco lo stesso. Quando arrivavo al portone, lui aspettava quieto sui gradini, aprivo e rincasavamo insieme. Entrava in ascensore sempre per primo. Salivamo tranquillamente al sesto piano, uscivamo uno dietro l’altro, andavo alla mia porta, lui talora passeggiava per il piano, talora mi seguiva. Ma lo allontanavo dolcemente dalla porta e, in risposta ai suoi miagolii indignati, gli portavo carne o formaggio. Stamattina, andando al lavoro, l’ho visto nella scatola, dormiva acciambellato. L’hanno avvelenato a mezzogiorno. Una donna ha tentato di dargli un po’ di latte, ma era tardi. L’ho portato sotto un albero dal sentiero d’asfalto.
(a cura di paolo galvagni, http://rivistapaginazero.wordpress.com/2007/05/10/sergej-timofeev-riga-1970-due-poesie/)
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