Pubblicato il 17/10/2013 08:36:34
E’ venuta la solitudine, coi suoi modi leggeri ecco, si siede e fa le viste di non essere vista. Non conoscevo questo arrivo di niente, e poi la simulata presenza, il tempo che si disfa nell’idea di non servire più come un tempo, l’aria e la luce uguali su ogni cosa non dovendo più uscire da quella indisturbata pace. Tutto tace, sta senza voglie d’altro nei posti convenuti, gli odori sono usciti dalle porte, è dissolta l’essenza di una casa. Quanto soggiornerà il silenzio, dove sono le ore? Non trovo più i secondi sulla vena del polso, persino il cuore è altrove. (Ravenna, 1923) da L’infinito istante (Mondadori 2012) http://ipoetisonovivi.com/
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