Pubblicato il 26/03/2019 18:20:22
POPSOUND infiamma l'Annibal Caro “Senza musica, la vita sarebbe un errore” Friedrich Nietzsche Un Annibal Caro gremito all’inverosimile ha celebrato con balli e canti al ritmo dei Beatles e dei Rolling Stones la chiusura del secondo appuntamento di PopSound. La serata si era aperta con una sorpresa: l’omaggio ai cinquant’anni di Abbey Road con l’esecuzione fuori programma di “Come together” interpretato dai Talk Radio di Ettore Basili e Piero Cappella.
Un Annibal Caro gremito all’inverosimile ha celebrato con balli e canti al ritmo dei Beatles e dei Rolling Stones la chiusura del secondo appuntamento di PopSound. La serata si era aperta con una sorpresa: l’omaggio ai cinquant’anni di Abbey Road con l’esecuzione fuori programma di “Come together” interpretato dai Talk Radio di Ettore Basili e Piero Cappella. Da lì è partito un viaggio filosofico dedicato al fascino e alla suggestione dei classici delle due band che hanno segnato il destino della musica internazionale e la vita culturale degli anni sessanta.
Dal successo planetario del travolgente “Love me do”, che apre definitivamente l’era della popolarità dei quattro ragazzi di Liverpool, alla dolcezza di “Hey Jude”. Per passare al grido di guerra “I can’t get no satisfaction” dei Rolling Stones e approdare infine alla struggente tristezza della loro “Angie”. Uno spettacolo musicale reso possibile dalla bravura e dal talento della Band di Popsophia, Factory.
La serata ha visto anche la partecipazione appassionata del filosofo Massimo Donà che, ha intrattenuto il pubblico con riferimenti filosofici e racconti legati alla musica e alla vita pubblica e privata di queste due geniali e rivoluzionarie Band. “Se i Beatles - dice Massimo Donà - sono l'archetipo della musica Pop, i Rolling Stones sono contrari al Pop e alle sale da ballo. La loro ambizione era quella di diventare la migliore Blues Band di Londra”.
Lo spettacolo ha cercato di decodificare e raccontare la magia e la genialità delle due band musicali che hanno segnato un'epoca e ispirato le generazioni a venire.
“Tra luce e ombra, bene e male - ha concluso la Direttrice Artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli - la canzone d’amore ha dispiegato la pura potenza dell’immaginazione. Siamo ancora oggi eredi della creatività di due band musicali che hanno reinventato e posto le basi di una nuova era, cambiando per sempre non soltanto la musica ma anche lo “sguardo” dei loro contemporanei e di tutti quei giovani che nei cinquant’anni successivi hanno cercato la colonna sonora della loro vita”. La rassegna si chiuderà con l’ultimo appuntamento di giovedì 11 aprile alle 21.30 con il terzo e ultimo spettacolo filosofico-musicale dal titolo “ROCK REVOLUTION a cinquant’anni da Woodstock” con il filosofo della musica Alessandro Alfieri.
Per prenotarsi scrivere a info@popsophia.it Maggiori informazioni sul sito www.popsophia.it, su Facebook @Popsophia Festival del Contemporaneo e su Instagram @Popsophia
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