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Ella and John – un film di Paolo Virzì

Argomento: Cinema

di Giorgio Mancinelli
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Pubblicato il 25/01/2018 17:47:26

‘Ella & John – The Leisure Seeker’ – un film di Paolo Virzì tratto dal romanzo di Michael Zadoorian.

Non c’è molto altro da aggiungere su Paolo Virzì ma di certo non abbiamo ancora visto tutto, data la sua giovane età e la sua già corposa e premiata cinematografia, se non che ci aspettiamo ancora moltissimi film di buona qualità che riscattino il cinema italiano dalla mancanza di idee e dal decadimento in cui è finito da qualche anno. Citato più volte in questa stessa sede (larecherche.it) il regista s'impone alla ribalta col suo ultimo film ‘Ella & John’ appena arrivato sugli schermi dopo il successo riscosso alla Mostra del Cinema di Venezia. Un film ‘on the road’ che ripercorre La Route 1 sulla East Coast degli States e che termina a Key West dove si trova la casa di Hemingway, tappa disillusoria e conclusiva del dramma che, fra colpi di scena e situazioni comiche, quelle ormai tipiche di Virzì che da sempre ha fatto proprie cogliendo il lato ironico della vita.

Una location tipicamente americana quindi come americana è la storia d'amore che si svolge tra i due anziani personaggi meravigliosamente interpretati da Donald Sutherland ed Helen Mirren, tali da far credere alla leggerezza di due ‘novelli interpreti’ presi appunto dalla strada, quando ben sappiamo ciò che entrambi rappresentano per il cinema e il teatro mondiale, qui impegnati in una sceneggiatura di genere solo apparentemente evasiva. Altresì, che mantiene i suoi punti fermi con coraggio registico nel trattare un tema che potremmo definire usato ma anche abusato dal cinema in genere e da quello americano in modo particolare: quello dell'invecchiamento, la demenza senile e le malattie invasive che hanno costituito terreno di coltura per film belli (vedi per tutti ‘Sul lago dorato’ il film di Mark Rydell del 1981 con i pur immensi Katharine Hepburn ed Henry Fonda), ma anche per retoriche di calibro mediocre.

Un film decisamente ‘poetico’ almeno nell’intento della sceneggiatura che a sprazzi si abbandona e ci regala piccole perle di saggezza (senile ma pur sempre valide) legate alla quotidianità attuale, del tipo “… ma è il paradiso, credi che si possa avere un hamburger quassù?”. Virzì pur conservando intatto il proprio modo di fare cinema ma guardando l'America con lo sguardo di chi ama un certo modo scanzonato di vivere tutto italiano, (si notano infatti alcune discrepanze di linguaggio in quanto certe espressioni non appartengono all’uso americano), coadiuvato dai suoi co-sceneggiatori (F. Archibugi e F. Piccolo) si dimostra invece sempre più in grado di equilibrare (apparentemente senza sforzo) il riso e la commozione, l'ironia e lo sconforto. Quegli stessi sentimenti che pure deve aver trasmesso ai due attori protagonisti che si calano nei loro personaggi (ognuno con la propria tecnica recitativa) al punto di consentirci di ammirarli ex novo.

Non nuova è invece ‘l’ispirazione poetica’ della trama in cui si racconta di due anziani, John (Donald Sutherland) ed Ella (Helen Mirren), che partono in camper per un ultimo viaggio di piacere.‘The Leisure Seeker’ è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d'estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese. Questo professore di letteratura che ricorda le studentesse ma dimentica i nomi dei figli ha lampi di tenerezza nello sguardo che si spengono all'improvviso lasciandolo solo e indifeso. Ha al fianco una moglie volitiva che si è fatta carico del suo e del proprio disagio e ha deciso che la loro storia possa concedersi (così come recita il nome del vecchio camper) una ricerca di quel tempo libero che cliniche e case di riposo vorrebbero loro togliere e che già i loro figli hanno iniziato a condizionare.

Un risvolto amaro che Virzì non dimentica di raccontarci, di come sia faticoso e anche doloroso divenire, a un certo punto della vita, genitori dei propri genitori. Avere cioè la sensazione che coloro che ti hanno tenuto per mano e ti hanno insegnato a muovere i primi passi nella vita debbano infine dipendere da te per compiere invece i loro ultimi.


‘In fuga per la vita con Ella & John’ articolo di Camillo De Marco in collaborazione con Cineuropa.

"Libertà è solo un altro modo per dire che non hai più nulla da perdere..." canta Janis Joplin mentre il vecchio camper Winnebago del 1975 corre sulla Old Route 1, destinazione Key West, Florida, a casa di Ernest Hemingway. Sembra il classico film on the road americano, anche se il regista è l'italiano Paolo Virzì, considerato un erede della grande commedia all'italiana. Protagonisti sono Helen Mirren e Donald Sutherland, anziana coppia del Massachusetts, lei malata di cancro terminale, lui ex professore di letteratura con un Alzheimer che già gli apre improvvisi baratri nella mente. Insieme hanno deciso di partire, ed eccoli in fuga da inutili e crudeli cure mediche per ripercorrere un viaggio già fatto anni prima attraverso un'America neo-trumpiana che ovviamente non riconoscono più. E' Ella, nonostante la sofferenza fisica, che deve badare a John.

L'attrice britannica infonde al suo personaggio forza, allegria e ‘joie de vivre’ sufficienti, Sutherland quella malinconia e saggezza necessari, e anche se battute e situazioni sono tutte già viste, la coppia funziona benissimo per tutti i 112 minuti del film. "Sono una natural born tourist" scherza lei, e lui alla guida (un po' distratta ma esperta) del camper torna con finta gelosia su quel primo fidanzato di lei, discetta di Joyce e Melville con le cameriere dei diner in cui si fermano a mangiare junk food, consiglia un corso serale di grammatica ai due giovani che tentano di rapinarli, si unisce ad un gruppo di sostenitori di Trump: Make America Great Again.

"Viaggiare allarga i tuoi orizzonti", dice John, peccato che dimentichi Ella alla stazione di servizio, di avere due figli ormai quarantenni, persino il nome di sua moglie. Quando la scambia per la vicina di casa, con cui ha avuto una storia solo di sesso mentre lei era incinta, Ella lo pianta per dispetto in una casa di riposo per anziani, per poi andarlo a riprendere e perdonarlo dopo 45 anni. Momenti di felicità, dolore, tenerezza e nostalgia si alternano, innaffiati con Canadian whisky e Diazepam. Lui cita Hemingway al rovescio, "un uomo può essere sconfitto ma non distrutto", lei scrive un'ultima lettera ai figli per spiegare il perché di quel viaggio senza ritorno: evitare loro la visione di menti e corpi in disfacimento.

Ella & John, dal nome dato al vecchio camper, si ispira al romanzo The Leisure Seeker (in Italia "In viaggio contromano") di Michael Zadoorian, autore armeno-americano di Detroit di successo, scritto in forma di diario da Ella. Il libro, ambientato invece sulla mitica Route 66 da Chicago a Los Angeles e Disneyland, non risparmia particolari crudi edulcorati nel film. Virzì ha scritto la sceneggiatura con gli italiani Francesca Archibugi, che aveva collaborato con lui per La Pazza Gioia , e Francesco Piccolo, con il quale aveva scritto La Prima Cosa Bella e Il capitale umano , assieme al romanziere Stephen Amidon, il cui libro del 2005 Human Capital è stato adattato da Virzì nel 2014. Quando la Motorino Amaranto, la società di produzione di Virzì, ha deciso insieme alla Indiana Productions di realizzare Ella & John, Virzì si è rivolto ad Amidon per includerlo nel team di scrittura. Menzione per il direttore della fotografia Luca Bigazzi, noto negli Stati Uniti soprattutto per il suo lavoro ne La Grande Bellezza, film premio Oscar 2013.

Note.

Donald Sutherland, 82 anni, non è mai stato candidato ad una statuetta, nonostante una carriera lunga 50 anni - aveva infatti debuttato nel 1967 con Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, - e alcuni ruoli iconici come quello del disincantato e ironico chirurgo militare Hawkeye Pierce di MASH (1970). Più recentemente ha interpretato il Presidente Snow nella saga di Hunger Games. Reduce dal successo a riportato a Venezia per il film di Paolo Virzì The Leisure Seeker, riceverà l'Oscar alla carriera dall'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, in una cerimonia che lo vedrà protagonista insieme ai registi Agnes Varda e Charles Burnett e al direttore della fotografia Owen Roizman.

Helen Mirren, nata Elena Vasil'evna Mironova (Hounslow, 26 luglio 1945), è vincitrice di un Premio Oscar, tre Golden Globe, quattro Premi BAFTA, quattro Screen Actors Guild Award, quattro Emmy Award e di un Tony Award, per le sue straordinarie interpretrazioni. Tra le più apprezzate attrici cinematografiche, è attiva da quattro decenni in teatro (in particolare shakespeariano), in televisione e nel cinema. Ha vinto il primo dei suoi numerosi Emmy nel 1993 per la sua interpretazione di Jane Tennison nell'acclamata serie TV Prime Suspect (1991-06). È tra le poche attrici nella storia del cinema ad aggiudicarsi due Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, rispettivamente nel 1984 per Cal e nel 1994 per La pazzia di Re Giorgio. Ha inoltre ottenuto il plauso della critica con la sua interpretazione di Elisabetta II del Regno Unito in The Queen - La regina (2006), per il quale vince l'Oscar alla miglior attrice, il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, un BAFTA, uno Screen Actors Guild Award e una Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia.

La colonna sonora, rigorosamente anni ’70 è curata da Carlo Virzì, e include canzoni e musiche originali già utilizzate nel trailer e, presumibilmente, anche nel film sono: Carol King all'inizio e Janis Joplin alla fine, due donne che restituiscono l'atmosfera del periodo; a seguire,Laughing, brano del 1971 di David Crosby estratto da If I Could Only Remember My Name, e Me & Bobby McGee brano del ’70 di Janis Joplin estratta dall’album Pearl, ed altre, per quanto la lista completa delle canzoni e le musiche originali non è ancora disponibile.

Rilevanti (da premiare) i doppiatori che prestano le voci ai due protagonisti, accattivanti e teneri, al tempo stesso credibilissimi con le splendide voci di Giancarlo Giannini e Ludovica Modugno, ed anche tutti gli altri.

In collaborazione con Mymovies.it





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